Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974
praticamente la scrittura e l'altro autogenerato come soggetto del testo sintomo, la sua verità . Essi non pos sono coincidere, e qui sta un punto centrale, perché ciò che non avviene è appunto il ritorno del sintomo sul soggetto pratico che lo conosca. Entrambi sono ciechi, l'uno è di finzione e l'altro ne raddoppia l'effetto perdendo pratica e conoscenza, resta preso in un tessuto elastico, una decorazione murale. Questa è la figura del revisionismo che recupera ideo logicamente la rivoluzione copernicana (la scoperta freu diana dell'inconscio) nel sistema ordinato e produttivo di un linguaggio alla fine suturato; nella rivendicazione economicista dell'inscrizione significante della verità sul corpo, s'installa una logica del supplemento in cui il fantasma della rappresentanza « riempie d'inconscio» un corpo senza soggetto. Il testo-lettura-scrittura siamo noi, non c'è fuori, non c'è lotta di classe, non c'è contraddizione (essa funziona simbolizzata nel testo mantenuto), non c'è soggetto pra tico rivoluzionario... non c'è rottura non c'è divisione... « Soggetto al desiderio s1 mcontra egli stesso come l . perduto. In quanto egli tenta di farsi rap- a questione 1 . , . ll' 1. presentare presso un a tro, c10e m quanto a ana zsta , . 1 , . ff . e sessuato, 1 soggetto non puo, 1n e etti, che scontrarsi con questa proprietà del significante che è di non poterlo rappresentare che come differente da se stesso... l'esperienza della parola mette in gioco neces sariamente l'inattitudine del significante a rendere conto di ciò che avviene della differenza sessuale». (Lettres de l'Ecole Freudienne n . 9, Décembre 72 bulletin inté rieur de l'Ecole Freudienne de ·Paris). La scena del discorso mentre si è fatto, nel tempo graffiato avanti e indietro, era attraversata dai testi: 126
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