Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974

lisi capace di dissolvere le assise storiche ideologiche del concetto metafisico di uomo; impossibile una poli­ tica che non misuri, insieme alla strategia della sua effi­ cacia di lotta, tutti gli investimenti che nel soggetto por­ tano la lotta stessa o la sua negazione o l'indifferenza o l'investimento fascista o l'irrigidimento dogmatico. L'intervento di un'avanguardia materialista in que­ sta congiuntura diviene il punto d'incandescenza in cui il linguaggio passa !'interdetto del silenzio e della contraddizione facendosi non-luogo del soggetto e ter­ reno dello scontro del linguaggio vivo e creativo delle masse. Momento dell'altro, esso vi punta come un'in­ serzione impossibile, ripetuta e decentrata, ma dove in­ fine c'è qualcosa di nuovo, c'è dell'inconscio che inco­ mincia a passare, c'è una barriera di secoli che è in­ filtrata . L'interdetta spostato e non levato nella pratica di finzione dell'avanguardia, e nella costituzione della teo­ ria che le permette il balzo in avanti, fa di essa un mo­ mento capitale della lotta di classe per strappare all'idea­ lismo il dominio ideologico delle pratiche significanti e per mettere, con il presidente Mao, la lotta ideologica in primo piano con la lotta politica . Unità ideologico­ politico . La prospettiva rivoluzionaria dell'esplorazione psi- ·z . .fi canalitica congiunta alla linguistica pro- i signi cante d . 1 ff . . 1 1 t uce 1 terreno e 1c1ente per par are a ruccato d. l d. . emergenza 1 una paro a nuova 1 cui si va misurando lentamente la topologia. In questa posizione nel linguaggio, il testo si strut­ tura come un movimento del significante secondo i regi­ stri della metonimia (spostamento) e della metafora (condensazione). Il significante sottratto all'asservimento alla comu- 121

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