Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974

da», aveva una carnagione eburnea, una lunga barba, un turbante e una lunga veste nera che strascicava per terra. Dietro a lui c'è un curato contento di sè con la faccia rossa. Davanti a loro un povero vecchio rovinato dalle intemperie, un repubblicano veterano delle cam­ pagne del '93... novant'anni, con in mano una borsa per l'elemosina e vestito di vecchia tela bianca rappezzata. Guarda i detriti romantici ai suoi piedi (è compatito dall'ebreo). « Poi viene un cacciatore, un mietitore, un ercole (un uomo forte), un queue-rouge, un venditore ambu­ lante di abiti e pizzi, la moglie di un bracciante, un brac­ ciante, un becchino, un cranio su un giornale, una don­ na irlandese che allatta un bambino, un manichino [la descrizione, si noterà non è completa]. La donna irlan­ dese è anch'essa un prodotto inglese. L'ho incontrata per le strade di Londra: i suoi soli indumenti erano un cappello di paglia nero, un velo verde strappato, un logoro scialle nero sotto il quale il suo braccio reg­ geva un bambino nudo. Il venditore ambulante presie­ de all'intero gruppo: mostra a tutti la sua sgargiante robaccia, e tutti mostrano il più vivo interesse, ognuno a suo modo. Dietro a lui una chitarra e un cappello piu­ mato occupano il primo piano. « Seconda parte: Poi viene la tela sul mio cavalletto e io stesso che dipingo, mostrando il profilo assiro del mio capo. Dietro alla mia sedia sta una modella nuda; si appoggia allo schienale della mia sedia e mi osserva dipingere per un momento; i suoi abiti sono sul pavi­ mento in primo piano; poi accanto alla sedia un gatto bianco. « Vicino alla donna c'è Promayet col suo violino sotto il braccio, così come ha posato per il ritratto che mi ha inviato. Vicino a lui Bruyas, Cuénot, Buchon, Proudhon (Mi piacerebbe vedere il filosofo Proudhon che guarda le cose come noi: se posasse per me sarei 104

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