Il piccolo Hans - anno I - n. 1 - gennaio-marzo 1974
C'è poi, già Champfleury lo sbandierava, l'orrore del fa composizione, dell'adhoc, il gusto del pennello che sorprende, dell'instantanea. E di tutto questo L'atelier è la reale allegoria. Attor niano Courbet intento a dipingere gli amici, i clienti, la società tutta: la pittura realista si fa nel milieu, di pinge secondo natura e dispone alla rinfusa. Ma per maggior precisione non abbiamo che da rife rirci alle sante intenzioni dell'artista. La lettera è lun ga, ma ne vale la pena. Courbet a Champfleury, gen naio 1855. « Benché sia sull'orlo dell'ipocondria, ho in trapreso un immenso quadro, lungo sei metri ed alto tre e mezzo - forse più grande dell'Enterrement, il che le proverà che non sono ancora morto, né lo è il rea lismo, perché questo è realismo. E' la storia morale e iìsica del mio studio. « Prima parte: qui stanno le persone che mi servono, . sostengono la mia idea e le mie azioni. Là la gente che trae profitto dalla vita e quella che trae profitto dalla morte: è la società al suo meglio, al suo peggio, al suo medio; in breve è il mio modo di vedere la società nei suoi interessi e passioni: è la gente che viene al mio studio per farsi dipingere... il quadro non ha titolo, ma cercherò di descriverlo. « La scena è nel mio studio a Parigi. Il quadro è - diviso in 2 parti. Io sono al centro e dipingo; a destra ci sono tutti gli azionisti, cioè i miei amici, artisti e col lezionisti. A sinistra, l'altro mondo di trivialità - la gente comune, miseria, povertà, ricchezza, gli sfruttati, gli sfruttatori; quelli che vivono della morte... « Enumererò le figure cominciando dall'estrema sini stra. Sull'orlo della tela c'è un ebreo che vidi in Inghil terra aprirsi la via nel traffico congestionato delle stra de di Londra, portando con reverenza sul braccio de stro uno scrigno che copriva con la mano sinistra - sembrava dicesse « Sono io che sono sulla buona stra- 103
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy