Pensiero e Volontà - anno III - n. 15 - 1 ottobre 1926

342 PENSlERO E VOL01~TA' I • . visto in qualche brano già riportato e co111e ri1->etevaquau.<lo esa1ni11ava le cause per cui la rivoluzione francese mancò ia1 suo SCO[JO : « I dolori sofferti indicavano il fine della . rivolnzione fra,nicese: le guerre civili da cui era stata lacerata, -le n1olteplici tirannidi, gli insopportabili o-rava111i del 111·edio-evo conducevano all'unità, all'eguaglianza, all'abolizio- . ne dei privileg·i. ,:i\1a il diritto ,di proprietà, cardine ,prin\..ipal.e dell'antica società, era ' scosso, non ,divelto; ,dunque i mali, sotto altra forma, dovevano indpbitatan1ente rinascere·: la solidità di un edificio non soffre se, conservando le fondamenta e le n1ura n1aestre, vi studiate solo .a mutare gli scompartin1enti. La unità anch',essa divenne tirannide, usurpazione, privilegio : l' eguaglianza civile un'an1ara derisione, perchè la 111iseria dei 11iù as icura va al ricco quei privilegi che la legge aveva aboliti.•. Eglino {i dominatori) furono costretti ad usare la forza per sostenersi; la libertà sparì. .. » (pag. 87 e 88). . Déi due volun1i dei « Sagg1 » auco,ra sconosciuti o quasi in Italia, il primo è certamente . il più importante; e per cio io mi sono diffuso più che altro su di esso. Il secondo, it1vece 1 - Dell' .. Irlc Bellica in Italia,. se può avere una sna importanza speciale p•cr i cultori -de1l' arte mili~arc, _per noi e per la rnaggior parte cl_cl pubblico profano a t·al_genere di studi è il. 111cno,interessante. Ed anche per gli studiosi çlelle scuole milita,ri, l'in(teresse ch'esso può · :avere è quasi esclusivamente storico e documentario, - perchè dal 1850, purtroppo, l'Arte del reciproco massacro ha fatto ta1i orrendi · progressi, così mostruose e imnrevidibili nuove scoperte si sono fatte di or- ·a.egni, esplosivi •e 1nezzi di ogni sorta di distruzione, che tutta o qu.asi le teorie di circa un secolo, :fa ne sorno state sconvolte e superate. Più 1ung,amc:nte ancora della storia civile, riassunta nel volun1e precedente, in questo second-o volun1c Ca.rlo Pisaca.111etr.accia tutta la evoluzione dell',arte n1ilitare italiana dai tempi dei Romani, e prin1a ancora, fino a1 1850. Tutte 1e guerre e battaglie con1battrtte in Italia sono passate in rassegna attraverso i tre cvi .antico, 111eclicrvale e 1110,derno. Chi si chiedesse con1c mai Carlo Pisacane rivoluzionario e· socialista, dedioasse tant~ te111po e lBvc-ro intorno a-d un argomento da cui oarrebbe avesse dovuto rifuggire, deve tener conto di due circostanze soggettiva l'unia e obiettiva l'altrft. ' BibliotecaGino Bianco ------ · Carlo Pisacane, dì nascita .aristocratica con1e Duca di S.' G~o,vanni, era stato fin da raiazzo allevato al n1estiere dell,c armi nel coll~-- . gio militare della Nunz1~ttclla a KaJ.·oli;-e 1u quegli studi primeggiò. Fu ufficiale n«eil'arH1a del Genio nell'esercito delle Due Sicilie, 1)oi s·ottotenente nella Sezione Straniera francese in Algeria; nel 1848 fu capitano nella guerra contro l'Austria e nell esercito Piemontese, e nel 1849 co]onn,el,lo della Repubblica Romana e uno dei capi della difesa. Niente di più naturale, quindi, ch'egli si diffondesse parecchio intorno ad nn argomento, a studiare if quale im :teoria e in pratica si era particol,arn1cnte specializzato. Piuttosto vi sarebbe da 1neravigli,arsi del contrario: con1e cioè un uomo, per nascita, educazione e lungo esercizio del coman.do così lontano dal popolo soggetto, abbi,a potuto sposare ccn tanto ardore la causa di questo, fino a vr~correre di ta.11,to 1 tc1npi suoi, da ,essere nel te111po stesso indomito, rivoluzionario nell'azione e pensatore ardjtissimo so-cialista ed anarchico.· F,orse fu l'a1nore, c-1uesto sentimento 1rreclucibiln1ente aniarchico che tante rivolte. susc1ta fra gli uomini, che mjse sulla via della rivolta anche l'ex paggio della corte req.le di Napoli? Probabiln1e11te Pisacane s'era da giovanetto, quasi da ianciullo, innamorato d'un.a f~ncinlla della su.a età, che all'uscir di collegio trovò spos.1 d'altro uon10. I/an1ore riarse e vinse su tutte le convenzioni so,ciali; e il giovane Duc=1, dopo poco te111po, se -ne tngg1va all'estero con la sua dilçtti:.1. Sulle vie asr)re e àolor·ose <.1ell'esi 1 lio, a11ora, egli conobbe 1a verità, e si consacrò alla causa della libertà. lVIa non divaghian10 ... La ragione obiettiva, per cui Pisacane continuò ia occuparsi di studi militari, fu che la rivoluzio111e aveva a1l1qra bisogno, e del resto ne avrà bisogno anche in seguito, nou solo di uon1ini cli pensiero, dicospiratori, di. ribelli per in1pulso, n1a anche di uomini di guerra. La rivo1uzion,e è quasi se111pre anche ena gueì·ra, o lo clivent,a entro- breve te1npo. Ciò CarL01 Pisacane accenna di volo. , . • nelle prime due pagine di questo secondo sag · gio, irn cui si 111ostra scettico verso la previsione della scomparsa <li t11tte le guerre, e af-- f er1na che in ogni modo la fine delle guerre non si avrà finch.è tutti i diversi popoli e classi non :avrann0 ragginnito un sufficiente equili-- brio d'interessi, e che a tale equilibri<J non si . . ' g1ung era senza guerra. « Finchè l'Europa, - diceva egli fin <la prima del 1857, - è in balìa di tre O quattro despoti sostenuti da una selva di baionette, fin- •

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