Pensiero e Volontà - anno III - n. 15 - 1 ottobre 1926

- . • .PENSIERO E VOLONTA' scarso lasciato ad altri che ci sen~brano assai piu interessn.nti. Per esempio,· all"nrc1litettura si dantlO più <li ~9 colonne; mentre· con 1' azione diretta ci ::li sbriga con tre colo1111eappena; e agli anab~tti ti, questa setta r,osì interes~n.ute dal pu11to di vi8ta rivoluzionario e 001nunista clel i:;ecolo X V 1, una Vf\l1ticinqu1na di righe solt~nto ! Qualche articolo ha il difetto. di ~sere poco informativo quasi e&clusivnn1.ent~ letterario €1 , suppone un lettore già al corrente e b~ne 111i-01·- n1ato in antece<lenza: può pas!::>are con1e artil'olo di varietà, in una rivista, ma non part: a posi. o in una enciclO'pedia. \,"'"~si trova qua e là qna1dH:.:- affer1nazione <liscutibi,le. Ho parlato della V•O-C'b « anabattisti ... »; ,ebbene, questo tipico ed eroico episodio di ribellione popolare, a-nnegnto nel nngue di tanti martiri, 1Li sembra liquidato un p,o' troppo leggern1ente, alla svelta, e con parole 11!- giuste. Rull'azione diretta, non capisco perchè la , i fa figurare come un c·o-ntrapposto c~ell'1nsu1T-- zi-0ne od un sostituto di questa, n:entre non ne è ' ,ehe una forma, un n1odo, un n1e1/.Z-O .•.• Ma, ripeto, s~no nèi inevitabili che potranno essere eliu1inati in seguito, in succes, ive ediz10111, speciahnente se il •pnbblìco vi conoorrerà denunciandoli agli eciltori, suggerendo modifiC'azìon i, ~ggiunte, correzioni". eC'c. Que-=,ta, intanto, ~i pll'• considerare corr.e il prinlo abboz¼o di un grande -edificio: i tifinimenti e gli abbelliinenti verran- ' no poi. l~na osservazione, e poi ho finito. Alcnni autori - hanno la lodevole abitudine dì aggiungere, in calce ai loro articoli delle .indicazioni bibliografiche sulle opere più im,portanti da con ·nltnre ~ ull'argomento. trattato. Otti1na co~a ! e arebhe ·heTle che· la redazione dell'Enciclopedia seguisse, e 'C'onsigliasse di segnire, .,una così huona nhit.u_c.line a hneno per tu t,Le le voci più in1porta nti. . LUIGI FABBRI. A prroposito di eerrte polemieh~ .r~, · c.ompaano ci sc1·ive dall' A'11'ierica: . Quando veggo le critiche che si fa~rino all'e-- ~tero sulle cose nostre i IP Italia, io l)enso a quello che avviene tra ·giocatori. Alcuni' giocano .alle carte ed altri stanno attorno, non gioca110 .e veggono le carte di tutti i· giuocatori. Finita ]a partita con1incia la <lìscussione - se tu avessi giocato così, -ecc. - e. quelli eh~ più rompono le .scatole e fanno i sapienti son~ sempre quelli 'Che non han preso parte al giuoco. La similitud1i11e è ben trovata; ma il veauio si ,, rhe n:ez aiuoco pol·itico-sociale vi .~0110 qi,elli che ,giudicano -senza nemmeno ·conoscere le carte. • ,no ibliotec • 1anco itrano m1~0 m rnm~reniere I' Anart~la (Vocedi un lettore) "t.-1. i o càro e buon Erri eo, Con1e tn sai io vivo una vita di eremitaggio e di rassegnazione. Per 111otivi , 1i forza n1aggiore dovetti con1mettcre parecchie incoer,enze~ e debbo fare in 1nodo che nessuno sappia com'io la pens0 perchè sarei subito gettato sul lastrico· coll'intera fan1i'glia - e tutto ciò mentre 111i :3ento setn,pre più appassionato per l'Idea. In tal.e situazione aspetto la R)vista come la 111anna per b~armi nel sollievo di assaporare come cose dolci i tuoi scritti. :\1a, ahin1è Errico ! Permettimi di dire che da 1~arecchio in qua all'infuori del sc111pre bel 1nodo di scrivere tuo, di. Fabbri, ecc., ncn vedo che un circolo vizioso di discussioni e di polen1iche atte (secondo !}1e) solo a gettare lo scredito nel can1po anarchico e non altro. . Più \·o1tc avrei voluto interloquire, ma 1gnar0 cli sintassi, . cc., 1ne ne sono sempre ~stcnnto; 111a oggi, ricordandon1i che tn 1ni clicc:sti che non occorre essere letterato ,per espri111cre nn parere, 111i faccio coraggio P. s~r1vo . . Onnqu~, secondo la 111ja convinzione tut~o i1 n1ondo è anarchico, perchè - Anarclua signific.a o no tutto ciò che si f,~ ~l difuori della legg~? Ebbene, mi si risponda a queste in2"en11e domande: L'individuo che uscendo ,dall'osteria si inette a orinare al n1uro invece -di cefcare il vespasiano è o non è fu,J.ri. della legge? 00 - ·co t~anarchico. E .ancora, q11ando si passa la cinta daziaria chi è qnel tale che si assogg,etta volentieri a pagare il dazio? E chi è che va voleptieri a fare il so.J.dato? E quando uno vuol dare un· ceffone a un altro va forse a domandare il permesso a1la legge? .~ chi ~ che rion vorrebbe andare a caccia senza la licen7.,a, che costa fior di quattrini? E per carezzare la propria moglie (o. compagna} e· far la corte a una bella ragazza si va forse a domandare il per1nesso .ai magistrati? E così via di seguito, riflettendo ai n1ille e mille casi e bisogi1i ,della vita, si arriva a convincersi con Giovanni Bovio che « anarchioo è il pensiero e verso l'anarchia va la storia ». Stando cosl le cose, io n1i domando che .. •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==