PENSIERO E VOLON1'A' · 849 11iglia il fatto di trovarvi trattato il proble1?~ della libertà individuale con tanta modern1ta d·i cOlncetti. L' A. posta_ la premessa che « 1a ragione .umana non può desiderare ,per l'uomo uno stato di verso da quello nel quale il singoilo goda della più completa libertà di sviluppare in sè e intorno a sè La propria 1personalità » - 1rnega aUo Stato ogni altra funzione che non sia quella di garantire la sicurezza dei singoli, i qua~i debbono ·bensì associarsi IPer distruggere 11 loro stato d'isolamento - che è uno stato inferiore, d'impotenza e <li abbrutimento - n1a non o-ià la loro personalità originale. Concetto quesfo fa11 cui si distrugge l' antit~si fra indivi- . òuo e Società. ~ Il libro può considerarsi come ila protesta .della coocienza individuale contro le soffocazioni dello Stato. Tutto ciò che accrescè l' energia e la libera iniziativa in<lividuale, senza 1a quale non v'ha progresso, è bene; tutto ciò che la limita, ila diminuisce è n1ale. E lo Stato ,è concepito non come dator.e di libertà ma come sottrattore di libertà : e i singoli glie ne debbono sac.rifica-r,e tam,ta aplPena qUJanta oc- .corre al mantenimento della loro personale sicurezza. La cura del bene positivo dei cittadini della loro educazione, dei eostumi, ' ' -ecc., sono cose che non g-li competQlno. Cosi anche il matrimonio deve esser sottratto ad ogni ingeren21a legale e .affidato :alla libera .scelta degli individui. Insomma lo Stato è ridotto a pur.a materia-. lità, a un semplice strumenrto di •pubbliea sicurezza; e l' A. gli toglie tutti i pompooi attributi che gli appiccica certa fi,Iosofia, quella hegelliana in ispecie, e lo riduce alla nozione .di un niale ne,cessario; nè, d'altra parte ci dice .se· eternamente necessario o no. L'ipocrisia dello Stato conciliatore, pate.r-. n.alista, che elimina col suo intervento i conflitti individuali e .di olassi, è ban<lit<t da queste pagin;e. L'elevazione morale e intellettuale dell'uo ... mo·, ch'è lo scopo ,della vita, è intesa come un processo interiore libero e spontaneo che pre- ·snppone 10 libertà come c0tndiz~one e come fatto. « La immaturità, dice l'Humboldt, al vivere libero no.11,1potrebbe derivare che dal difetto -delle energie intellettuali e morali; insufficen- -za che non si può combattere se non accrescendo quelle energie, e l'accrescimernto è fondato sull'esercizio di esse, sull'iniziativ.a spontanea, cioè sulla libertà ». Biblioteca Gino Bia-nco --- d · I t· · cl1e 1'H·um• Questa in com,pen 10 .a eor1a boldt svolge in questo libro. Ora si può osservare che la concezione dello Stato ridotto a una sola fu:ruzione - la quale è propria del moderno liberalismo. che c?n Spencer giunge persino a riconoscere. al singolo il diritto, di ignora.re 10·Stato, e c1ò come conseguenza del •pri;rncipiodella eguale libe:tà: - è utopistica, perchè nello Stato le funz1011~ si originano fataln1ente l'una dall'altra: cos1 quella della sicurezza rich_iam~ quella dre~la giustizia, questa quella leg1slat1va e~c.: c.os~cchè lo Stato divent,a un mastodontico agglomerato di funzioni. Àmmesso anche lo Stato nei limiti 'Posti · dall' A., bisognerebbe sapere, ciò che egli non dice come i singoli potrebbero difendersi dalle s~e arbitrari.e ing·erenze e dalle sue fatali esorbitanze: ,pericoli di cui lo stesso Humboldt ha una vaga intuizione. Lo Stato come · ·potere di autorità, cioè di forza bruta, è una realtà oggettiva, innegabile; ma i limiti della sua azione sOOJ:uon mero concetto che la .realtà del potere spesso distrugge. E IPOi se 1o Stato, -non ha altro senso fuori dell.a tutela della sicurezza degli individui, perchè mai questa funzione non potrebbe essere tolta ai pericoli della specializzazione professionalt:, e diventare invece la cura di tutti i cittadini, reciprocamente i-pteressati a garantirsi la libertà e la sicurezza? Queste e molte ,altre obbiezioni si ,possono n1uovere alla concezione deJ.1' .l\.. , la quale ancorchè ricca di idee e di osservazioni che gli an.archi~i possono far loro, n•on si allontana dalla dottrina del liberalis1no borghese, secondo la quale la libertà è i,1 ,presupposto della concorrenza come forn1a di vita sociale . Il socialismo e l'anarchismo - due termini che si integrano a vicenda - .hanno, oran1ai dimostrato che la lib9rtà ieJ,;'l;~ l' eguag 1ianza economica - espressione generica che indica la negazione dello sfruttamento del Javoro, raggiungibile soltanto con l'abolizione del monopolio ·dei mezzi di produzione che devono pertanto essere attribuiti alle libere organizzazioni •professionali - è la condi~ione della. 1~- bertà, non già della libertà astratta, metaf1s1ca, nominale, ma della libertà concreta, effe~ tiva cioè della libertà come azione, come fa- ' ' ' coltà Ì·n atto. , La nozione dei socialisn10 è del tutto, c~stranea allo spirito di questo libro; ti11lL1meno non mancano in esso espressioni, dalle quali si può dedurre, .n·on senza L1nalata interpretazione di esse, il co,ncetto della sua necessità,
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