Pensiero e Volontà - anno III - n. 15 - 1 ottobre 1926

PRNSIERO E VOLONT~~' 345 l'insurrezione); fase. 2. Poche va,rol e srulla _ relazione della carnpagna. del 1849 ·Ì11J S icilu:t ecc.; fase. 5 e 6, llelazione stor~·ca. delle overazi.oni mil-ita1·i e.seguite clalla Repubbl /ca Rornana (1849); fase. 7, Qualche osservazione sulla relaz·"une scritta dal generale Bava della canipo• Una di Lombr»rdia, nel l!J48 · fase. 8 l"uche pa-- . ., ' role sulla camvagna d1: Bade nel 1849 .,· fase. 9, La ,neutratità, della :sv1zzera .,· fase 12 J->en- . ' s·ier,i sugli eserciti perma;nenti. V'è poi un estratto del .Rapido Cenno sugli ulti1ni avve• 111111,en ti di Ronia, che fu non un f4irtieolo della rivista (come io avevo supposto) n1a un opl\1~ , scolo a parte, pubblicato a,nch' esso a _Losanna, dai Bonamici nel· 1848; e ristan1patu verso il 1890 a Roma da un gruppo repubblica.no. La rivista, ··edita dal Bonamici, porta nil frontespizio l'indicazione della « Società Edi· trice L'Unione », Losanna (1849 e 1850). Il priPer la Qui gionali esteri sovversivi 110tn ne arrivano. Io so nullameno, •da lettere di amici e da qualche ritaglio, che ci mandap.o ìe ogenzie, che delle pubblicazioni estere, anarc:hi:.:he o affini, si occupano di tanto i•n tanto di me, e me ne fanno dire e fare di tutte le sorte, e spesso in pieno contrasto con quello che realn1ente io ·!Penso e dico e faccio. So, per esempio, che mi han fatto aderire alla Confederazione generale del Lavoro ed accettare nientedimeno che le idee ed i metodi del D'Aragona; so che mi han fatto trescare coi Garibaldi e col garibaldinismo; so che mi ha,n, qualificato reouhblicanoNon so se queste menzogne son dette per spirito -di maldicenza o altro scopo n1alvagio, o per reale incomprensione del mio pensiero. Eppure, io posso scrivere e •parlar male, ma cert~mente parlo e scrivo chiaro. Naturalmente dico solo quello che le circosta,nze consigli.ano e permettono di dire; ma se non dico TUTTO quello che penso, nq,n ·dico MAI, cosa che io non creda e pensi ......-e quel che <lico lo •dico sempre ~n forma che non si presta iall'equivoco e non ha bisogno d'inter·pretj. Però, siccome mi ripugna di SllIJiporre in altri la mala fede, faccio come se la colpa fosSe mia e mi sforzo di essere sempre più chiaro. sicuro ,del resto che la grande mag- * , gioranza -dei miei lettori saprà comprendere ~ giudicare secondo verità. Ma v'è dei casi in cui evideintemente non .~ibliotec Gino Branco .. rnò degli arbcoli del Pisacane è firrnato «Oarln Pisaca.ne » ; · tutti gli altri « Colonnello Pisacane». Tali articoli hanno delle parti ancor oggi inter~ssanti, sia politicarnemte come dove e·ritica il sistema delle monarchie costituzionali, sia da1 punto di, ·vista ·l'ivo!uzional'io come quando cerca una applìcazione della tattica militare all'insurrezione, sia storicamente con1e allorchè parla delle malefatte e tradimenti che condussero al d_ìsastro le guerre del 1848-49. lVIa sarebbe troppo lungo tstenderci ÌI).torno a tu tt 0 ciò, ed anche non necessario poichèq uesta rivista non e così difficile trovarla, come i « Saggi » di cui più sopra mi sono aocu pato. Di essa ve ne sono due copie anche nella Biblioteca Brera di ~!\filano. l. f. . ' veri ta. si tratta <li•cattiva interpretazione ma di grossolana falsificazione; ed aììora, se ne vengo a cognizione, sento il bisogno di protestare e rettificare. Così mi gi u,11geor~ un ritaglio del Monito . di Parigi (che io non ricevo) in cui A. d' A riproduce dal l\1artello di Nuova York (eh.e nenimeno ricevo) dei brani di articoli di Pensiero e Volontà erroneamente attribuiti a me e. senza citare 11111 sol rigo che sia realmente n1io, viene alla conclusione che io vorrei provvisoriamente lasciar da parte l'anarchi~ smo ed invitare i con1pagni ed i lavoratori a lottare per il trionfo- di una repubblica sociale e federale. Pensierò e Volòntà ,è diretta da me; ma è i.111arivista di studio e di discussioni sui pro~ hlemi che interessano il movim,ento nostro e n1ancherebbe al suo sGopo se non lasciasse ai ~uoi collaboratori piena libertà di op~n1one. Jr.. essa _tutti gli articoli sono firmati, aipp~Jn·· to perchè -ciascuno, insie1ne alla libertà, avesse anche La responsabilità di quello che scri- ~e. E' ovvio quindi che chi vuol sapere iJ mio pensiero dev,e cercarlo negli articoli_ firmati da me e ·non in quelli firma ti da altri. Oli.a i brani di cui si tratta sono scritti e Erma ti da Carlo l\1olaschi e Charles z.1 erniite. 11 Martello mi chiama « il M,aestro >> e n1e li attribuisce collo scopo di farmi apparire :èealmente consenziente ad una specie di coalizione anti-fascista .nord-americana, che ,_

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