Pensiero e Volontà - anno III - n. 14 - 25 agosto 1926

318 I' 1,::---; S1LRO E VOLONTA' concessa dallo Stato della prod;uzione e delle forze sociali. · e< Ma il comunismo per essere· attuabile ha bisogno di un grand:e sviiluppo morale nei membri ,della società, di 11,n.alto e profondo sentimento di solièlarietà, che· lò slaµcio rivo- 1uzionario forse non basterà a iprodurre, tanto più che mancheranno in sulle prime le con– dizionii materiali· che servono a facilitar~e lò sviluppo, cioè una tale abbondanza di produ– zione -che .ciasC1µ10 possa soddisfare ampia– mente ai suoi bisogni senza nuocere agli al– tri, ed un'organizzazione del lavoro tale che questo non rii.esca penoso.. · « Si ,potrà rimediare a queste contradizioni attuando immediatam-ente il comunismo solo in quei luoghi e quei limiti che le ciircosta:n– ze !Permettono, ed .accettando per il restu, m,a transiforiamente, il -collettivismo. Nei primi tempi, corretto dall'entusiasmo del popolo ri– sorto a nuova vita, incalzato da1 ,possente im– pulso rivoluzionario, il collettivismo noo avrà il tempo •di produrre i suo-i cat~ivi -effetti. Bi– sognerà ·però, affìnchè non ricada più tar,di nel borghesismo, ch'esso evo-lvrarapidamente ver– so il cO!Illunisrno. Ed è in questo che l'azione di un partito coscientemente comunista, l'azione ·.dell'Internaz-ionale,. sarà di una importanza vitale. cc L'Internazionale dovrà propugnare dap– pertutto il comunismo, mettere in rilievo i va.ntaggi ottenuti nei posti dove esso sarà, stato applicato, cercare di far mettere -in comune quante più cose è possibile, e sopratutto re– clamare l'applicazione immed,iata· e completa del c.omtmismo (oltre che in que11e cose dove già esiste fin <la ora, come. acqua, strade ordinarie, illumi.nazii.one, nettezza pubbli– ca, ecc.) pelle abitazioni, nell'istruzione, nel– la cura dei malati, nel mantenimento dei · fanciulli ,e negli alimenti: IP_Ù necessarii, per poi mano mano estendersi a tutti i rami della · ,produzione». · · * * * Io non pretendo -certamente che nel brano r~pòrtato -c'è tntto_ quelio cl:ie oggi t~overei da· dire sull'argomento. Vi man-ca una larga visione della complessità della vita sociale, no11- si tien calcolo sufficiente delle tenaèità, delle abitudini, dei pregiudizii,. delle paure popolari e perciò manca u.n· sentimento ade– guato delle _-difficÒltà · prntkhc che si qppor– r,ebbero ad un'attuazio11:e rapi,da e generale ·del commiis.mo. E sopratutto non si ha CO- scienza dei lli!r,icolo che la preoccupazd.one esclusiva . della egua,glianza abbia a nuo– cere :al sentimento ed alla pratica della libertà e generare un nuovo e più esoso di– spotismo, clie poi naturalmente finfrebbe pre- sto. col •negare e libertà e guaglianza. Ma <li questo abbiam trattato e tratt-eremo in altre occas1om. Ora ho voluto stabilire che moi, che in– troducemmo il comunismo nel programma dell'Internazionale ed in quello ,anarchico, non peccammo ,dell'esclusivismo e dell'intol– leranza che pare ci si vorrebbe attribuire, Del r-esto basterebbe a provarlo il fatto che noi, ,pur affermando e propagando sempre il nostro ideale comunista_, generalmente abbia– mo 1pref.erito, nelle nostre 1pubblioozioini e nel le nostre org.anizzazii.oni, prendere il nome generico di socialisti· a11archicL appunto- per .non escludere da noi le altre scuole <l.ell'auar– chismo,; - e quando la degenerazione auto– ritaria e parlamentare de-i socialisti democra– tici c'induss•e, a ragione o a torto, a trascu– rare o abbandonare l'appellativo di soc1a1isti, ci chiamammo semplicemente anarchici_, in-. tendendo che amarchici non si potc:va essere se non. si voleva un i-,egime -economicò che ga– rant1sse a tutti i mezzi di vita i,nd.itPer..dente ,e cioè una libertà effettiva. .* * * Dicevo dunque che, pur supponendo, nel nostro -entusiasmo ,di iniziatori, 1e· cose più facili .e più sem1Plici· di quello che sono nel– la realtà, noi non mancammo -dii comprende– re e di far no_tare ·che condizione necessaria del comunismo sfa l'abbondanza, e che que– st'abbondanza non •può •prodursi i,n regime capit-a1is,tjco. Part,endo da dov,-e noi partim– mo, si ·sarebbe facilmente arrivato a concre– tare un programma pratico che ci avrebbe permesso d'influire sugli avvenimenti stori– ci ben più d:ficacem,ente di quello che abbia– mo potuto fare finora. Senonchè un fatto, che .agli estranei può essere sfuggito_ o sembrare senza importan~ za, venne ad esercitare una j,nfluenza nefa– sta ~ullo sviluppo del movimento anarchdco, interrompendo e quasi· proscrivendo lo stu– dio faticoso dei problemi, che siam -chiamati a risolvere. E, questo fatto fu Ja pubblicazio– ne itt1 Fra,ncia di due opusc,olii, di cui non sono riuscito ,a sapere con certezza il nome dell'autore: ,,e I prodotti dell~ terra,, e « l prodotti dell'industria»· In questi opuscoli s1

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