Pensiero e Volontà - anno III - n. 14 - 25 agosto 1926

334 PENS11tRO li'VùLONTA' una g.uerra alla quale essa •non.,part,ecÌJpa: il di– ritto di disporre del potere militare del paese. .e .la direzione della guerra sono· nelle mani dei governi. L'emancipazione dei popoli della Russia e ,della G·Ùmania è loro intìmo affare, che· essi eseguiranno con forze proprie, senza l'aiuto estraneo d1 «liberatori» non invocati. .) . K:OSSOWSKY, · (Diè neu~ Zeit, Berlrno -~ 12 febbraio i9r5) P_ .. ·· J ._ P rou d h on · (Continnazion>e.. Vedi numeri preceq,enti). · ; . .. .Nella prigi0ne aveva. sposata la .figlia di ,u,n de.tenuto politico condannato per. la causa op– pos_ta della legittimità. Non potevano darsi npz~e più felici sotto l'aspetto .dell'affezione;· nè più meste· sotto quelle della. fortuna;, due: disg,razie si davano la mano; . Ma.dama Prou:. . . . · dho_n doveva sopportare· due persecuzioni con- trarìe e~ essere sempre rattristata ~la qualsiasi payte spirassero gli. urag.ani dell_a politica. La povertà di Piegard superava forse quella di Prouq.hon, e. la. maldicenza giunta al colmo accusava i.Ì- tribuno di essersi arricchjto,_ con · u.'Qa eospi-cua dote, e come al soEto la carica– tura repu~blicana versava. il ridicolo a piepe mani su la. stia immaginaria cupidità_. Accadde che. un giorno egli prestò la sua penna al suo~ c:ero per chiedere un soccorso al conte di Cham– bord; ben inteso•, egli si limitava a mettere ìa. Petizione in stil~ leggibile ed a seri vere q11-a'nto venivagli dettato nell'intimità dell'asil·o dome, stico. .Ma una visita domiciliare presso Pi~– gard feee scoprire la minut~; l'acume inquisi– ·t.orio del- giudice ·fece· riconoscere- i· caratt~rj del pubblicista, là sguaiata furfanteria ·d,ella magistratl:Ua fece. pubblicaré lo scritto coi no– mi, i giornali diedero libera carriera alle ·più sciocche ins.inuazioni; e ·la coalizione più di– vulgata che incipiente tra la --d·emocrazia · bo·.' napartis.ta, e qtrnlÌa del -socialismo -venrie sòon– v-0ltl:),e abbandonat~· a chi fa voleva, a con– fosione : di· quanti volevano approfittarne. Si in.do; vin.a lq sconcerto degli i}libati e .èome ac~ c:usassero Proud'hon_, e fu que~to un momènto decisivo della ~nia vita; poichè accolse sil_en– ~i.osamente ogrii rimbrotto, . lasciò libèrissima la-· parola -~ tutte le; ,mediocrità ammesse. nella suà :intimità; poi• alzò ·1e· spalle : rµvictamen.te e con ,disperata: energia- concentrò· ogni suo .sfòr-. Z•0 .sul ·suo libro ·col titolo:·« L~ giustizia, nel– la Chiesa è nella Rivoluz.iorie' ·»,· ·_che scrisse co:.· 1he: s.e:,fo.sse soJo nèl 11ìu1r90. Niuno · può d:ìre come l' elaboras!;ìe ; era il suo giornale, .Ja sua rivista, il su.o· tratfato, il libello _dei libelli ; ·teorie, .invettive, satire, ·racoohti, .anneddoti, discussioni :finanziarie, létterarie, tutto vi· mi- ., se, vi. stillò tutti i filtri dello stile, lo oonfiaò ai fratelli Garnier suoi fidi editori, •e infine lo pubblicò• d'un tratto in quattro volumi corp.e la- sua solenne p'Ì'otesta. Egli vi prendeva per p.unto di partenza la sua biografia che. M. Mi_, · r~oourt _aveva messo con altre vite di uo~ini empi o scl:),ndalosi o riputati tali onde addi– tarli ai credenti in guisa che dovesserp fug– girli, ed essendo la p.ia pubblicazione patro– cinata dal Òardinale ar.cives0ovo dj Besanc:on; senatore dell'Impero, a lui diresse tutto il ']a– vòro, a· 1ui dedicò ognuno. dei dodici ·libri ohe lo compongono, con lui volle tutto discu'tbr.,, per dirgli: vedete qual'è la vostra giustiiia ,. Cantate il Te IJeum al Colpo di Stato,· lrin– gr~ziate Dio di. tutte le i~iquifa colle ;qualj le Corti, i Parl~menti, . gli eserciti, i crl:pita"· listi &ohiacciano i popoli : contin11.ate ad 1 esal· tare la religione; non un'invenzione, nob una scoperta, non un progresso dello 'spirito tima-nl'> che voi non siate obhligato di comba,tte"re per salva,re la ·Chiesa.. Non .v'ha délitto àhe nor, abbiate sant_ificato per difenderla. non has~ S{'ZZél, a cui non' <lisce.ridiate per. esaJtarla,·· vi, n1aledic<' a· nome dell'uma,nità; ed estende la maledizione agli scrittnri, ai rorpanzieri, ai letterati, a.i giornalisti tutti coml_D.lici · \d·e.I• l'orgia imperiale. I:ri due giorni il libro fu venduto a 2000 copie, il terzo giorno véj11~eil seqµestro, quindi il processo e la condanna a quattro anni senza risparmiar.e· l'editore. L soli suoi amici assistevano al prooesso;. non un puritano, non un patriotta vi· capitò, _quasi fosse cosa indi.fferente; il fulmine.: cadeva c0s\ a cielo sereno sull'uomo odiato da ·tutte le ·rea– zioni ed egli parti va per il Belgio còlla · f anii..: glja costretto .a trapiantar,visi. · Sperò che- stabilito a ·Brùxelles', in paese li– bero, lungi da Luigi Bonaparte, scìoltç. <làlla corruzione pangma, sussidiato da .una stam-pa avida di :riprodurre le cose francesi e da· edi– tori intesi a rifare i libri e le riviste della .. . . . . Sen:q:a, potrebbe alla fine 'fruire di. tutti i van-- taggi della pubblicità_ e_v~vere una _volta lib_e– ratnente ed ardita~ente. Ma. qui l'attese i) :-pi.ù . am,aro,. ii più profondo disinga.iuio; e dovett(•· accorgersi e sentire che la: Francia era cosa· uraiea al morrtlo, inimitabile all'est~ro, ··estran~a ad og:rii altra regione; ii solo.:Punto dov:,e_-r,~· un· artifizi0'. str;i,nissfmo · la parola si immede- · sìma- co1 'p:rincipji, . diventa : miri:tcolosanÌènte eff1.ca: ce. ~ 'si fa accettare. anehe da-i disseri;ient-i:.

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