Pensiero e Volontà - anno III - n. 14 - 25 agosto 1926
PENSIERO E VOLONTA' 325 cessar-e d'esistere automaticamente, pel solo fatto del cessare di tali divisioni. . Ma, indipendentemente d.a o~ò, il 1ibro di Dal Pane è molto ·mteressante per gli studi?si · del SO– calismo, i quali vi' troveranno messe in luce una quantità di cose che fin qui passavano inosservate tra j socialisti. Vi soi:ÌQcritt_chè acute della demo-~ - crazia borghese ed in genere del oosidetto Stato liberale· vi si denuncia la menzogna in esso della ' · . .divisione dei •poteri; vi si esaminano i_ rapporti tra democ 0 ra..zia e capitalismo ~ fr~ capitalismo e imperialismo e così vi si studia la evoluzone st0- . ri9a del m..arxismo attraverso i suoi successivi svi– luppi. A propositò di sto1:ia, non s_onosenza impor– tanza le. pagine ded_icate alle origini della i?;uerra ed alla rivoluzione russa, pel'. quanto la termino– logia e la mentalità marxista dian loro un carat– tere troppo unilaterale. - Èsamjnare a parte i pregi e difetti del libr-o ·sa– rebbe troppo lungo. Qualche· ;;i,ffermazion,e qua e là· mi ha colpito, tr,oppo assiomatica e che . pur sappiamo errata, come fin dalla prima pagina quel– la che « sarebbe ,difficile scorgere nell~ polemica marxista l'animosith e settarismo dell'uomo di parte ». Eh. via! Basta le.~gere i suoi attac~hi con._ tro Proudnon, Bakunin, LassaHe e tanti ft.ltrj, per persuadersi del contrario. Così l'unica volta che vi son nominati gli anarchici è per dir~ che la teoria di questi cosiste. nel dire al popolo: rivoltati e sar~i li ber~! Affermazione troppo semplicistica e arbitraria insieme ... D'altra parte molte pagine di qu!3sto scritto io le sottoscriverei, speçialmente quelle che mettono in luce le esagerazioni çli certi marxisti; çosì _quan– do' il Dal Pane critica e sottomette a discussione il" 1io1.cetto marxista che una rivoluzione sociale, non possa avvenire se non quando la classe domi. 1 nante ha dato tutto quello che è capace di dare. . Il Dal Pane fa altresì una critica assai giusta, che anche qualcuno d,i noi ha. fatto più volte (per e• sempio, Malatesta.)· del fat.a.lismo marxi~ta, se– oondo cui i fatti si svolgono per una successione. di éventi soggetti .a una. ferrea legge di n~essità, come un treno che p!3rtorra un binitrio fissato, di cui sono già determh1ate le soste e j, punti .di arrivo. Con molta ragione il Dal Pane si doman– da: « Che sìgnificato avrebbe, date. queste pre~ messe, tutta l'azione politica .e rivoluzionari;t di Mar~ e dei socialisti, quando si ammetta che la società p~ede per leggi fatali? Pe:nchè i ~ocial,i– sti combattono ç:erte forme del regirr.e capitalisti– co, come l'imperialismo, quando si sa· che esse ser– vono a far ·raggiungere alla borghesia .il suo apogeo?·». Bisogna· notare :pei:ò ·che il Dal Pa:ne questi er- · r~ri li attribuisce non .al marxi.smo vero e proprio, ma ad una errata interpretazione di questo. Egli cònforta questa sua opini&ne con molteplici citazioni di Marx e di Enge1s, che a dir vero non , sono senza' yalore. Pure' n dubbio l'.esta che la distinzione di Dal- Pane sia troppo sottile e _ phe possa essere un~ esagerazione quella di attribuire · tutti gli errori del marxismo non a Marx rr.a ~1- ~anto ai suòi seguaci ... Chè se parecchi seguac~ del marxismo sono giunti ad esagerazioni avven– tate e perfino str;;i,vaganti dj alcune dottrine det loro maestro, cadendo in errori non lievi, il gerw me di tali errori era sempre m Marx, nel carat.:. te·re unilaterale delle su~ dottrine. II D.al Pane· concreta la teoria marxista sullo St~to in questi quattro principii. 1. Lo Stato è organo dì classe; ·2. la democrazia borgh!3se non è una vera derr.ocrazia; 3. lo t,tato dev'essere COU-' quistato violentemente dal proletariato; 4. la dit– tatura del proletariato è il proletariato organiz– zato .a, classe dominante pei· le necess_ità della sua. - difesa. Ho ·già detto 'p,erchè quest'ultima afferma~ zione mi sembra anch~ essa una esagerazione di un. principio che Marx non ha mai enundato e– spli_pitamete. Che Marx parli della rivoluzione po– polare ·violenta corr.e del solo mezzo per arrivare a fini' comunistici n<m significa punto ch'egli af~ fermi 1~ necessìtà della dittatura. La dittatura_ è llll;a: organizzazione statale della violenza, è già una oppressione in atto, è uno strumento di cl;i.sse, - non d 'u.na classe che si:•libera, ma· d'una classe privilegiata che si costituisce, se è nuova: sempre però a danno id.elle grandt maggioranze proletarie o proletarizzate. La rivoluzione popolare è tutt'al-. ·tra _posa. La critica che il Dal Pane f~. della interpreta– zione rifonnista del marxismo è molto giusta; ma. il :riforrr.ismo non dipènde da tale erro~ea inter~ pretazione, bensì · da u~ <lifetto insito nel riform,i• smo stesso.• fo però non sottoscriverei, anche per questa critica che è n,el complesso, come ho_·d_etto,. assai giusta, alcU:ne affermazioni seco1:1-darie ~ qua,lche atta~èo che mi pare fuori posto, come, p'er esempio, quel fa.re dell'ironia perchè i sociaUst~ italiani hanno parlato ·qùaldie volta di una psico– logia a-normale creata dalla guerra, :fenomeno pas-– seggero e che non. si deve· confondere con l'espe-' rienza ·tratta <la.Ha guerta, ma· ·non ·si può negare. Chiudo con un'ultin;,11, .osservazi9n~ questo insie.. me ~i osservazioni slegate .e saltuarie suggeritemi dal voiume dél Dal Pane, -· ciascun argomento, tr.attato d~l quale me:rit~rebbe assai .più attento ,· esa·me e discussioni più ampi_e, --: . éd. è _phe,:_a p-ro. posito della costituzione del regime. dei Sovieti. in · ·: ' . . .. Russiai, di cui egli semb:r~ ammiratore; t~le .costi-. tuzione, corr.'è scritt11, nella carta e come il Dal •
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