Pensiero e Volontà - anno III - n. 11 - 1 luglio 1926

• ' I PENSIERO E\ VOLONTA' 263 spirare dell' Assemhlea costituehte perdette la deputaizione; prima che spirasse, ù.na c0ndan– na del Tribunale de-lla Senna. lo :sforzò· a, na– scondersi per evitare tre anni di p'rig10ne in– flittagli, per ~vere considerato Luigi Napp– leone come il continuatore di Cavaignà'(l. Fi– nalmente nel 1849, sorpreso e messo à Santa · Pelagia, continuò la polemica e le pubbli~a-- · zioni, finchè alla fine un ordine del Prefettò di p~~izia gli vietà ·di scrivere. . Parrà ora, naturale che ad un prigioniero condannato· per _delitti di stampa fosse tolta la facoltà di dirigere un giornale, di trasmet– _tergli i suoi artico-Ii, di dargli consigli e inco– raggiameriti,· di cercargli redattori, di aggiun gere ·es•.:::1, ad un incendio che già aveva ridotto l'Assemblea nazionale a difendersi facendo . ' essa stessa le ·barricate contro l'insurrezione di giu_gno.' Eppure gli animi erano sì concita– ti la lotta sì solenne; la sfida di un uomo ' • I contro 1 f:.utti talmente straordinaria, che il pubblico ne fu commosso, che i giornali s'in– ter·essarono al duello tra il prig~oniero e il Prefetto di polizia, e quella .frazione di stam– pa ,che si potrebbe definire industriale e che · sa combinare l'arditezza col calcolo nell'inten– tc{ di stare sempre coll'opinione, · sostenne Prou_dl;10n ~he trovava un difensore in E: Gi– rardht. ·Un pubblicista isolato per mis~ra di pubblica sicurezza, · un pubblicista nell; secre- ' te, parve un'ignominia per 1a ::frencia quasi temesse di un'idea. Finalmente ìu aru,ne:,~,, per favore nella corte degli assassini; poi ri– vide gli amici, ottenne di uscire in congedo una volta la settimana supplì ai giornali con ' . . gli opuscoli,, vi guadagnò· di essere più espli- cito, di meglio svolgere le spirali della sua cri– tica, e ·restò coine l'ultima face non spenta -dalla bu-fera di Cavaignac. Era il vinto d~i vinti, eppure sopravviveva ai Corministi, ai Socialisti e ai Repubblicani, sempre salvato dalla criticai che 1o manteneva sulla breccia, quando gli al~ri carpi della de– raocrarzia erano condannati alla morte civile dell'astensione. Gli ·uni avevario considerato un-avvenimento, gli altri una legge, gli. altri una .data istituzione come l'ultimo dado della alea, e perduta la hatta,glia bisognava, che at: tçndèsse la decisione delle stelle e che intanto confessarono la sc~nfitta. Ma la criti~a- di Proudhon non accetta alcun interregno,· lotta fin che la, miseria esiste, non può ristarsi dal comoatt~re,' materialmente impedita viene continuata dalla forza' delle cose, dal m0to e– <!OI10mico·,dalla spietata fatalità, e per una ironia dei destino l'anarchìsta }',empio, il ne- . ' ' mico di Dio, in una parola, il .prigioniero del- 1~ reazione ·passeggiava tranqµillàmente nelle– vie dì Pa-rigi una volta àlla settimana :ed era. in congedo nel giorno stesso del 2 dicembre,. quando il .cannone bona parti sta faceva strage e si mandavano undfrìmila d~p0rtati neÙe co– lonie. IV. 11 terzo ed ultimo_ stadio della ~itc1,pubblic2t.– di P toudhon si :estende dal 1852 fino al 1864 . ' ' Fanno della sua morte. Questa volta meglio si $egue o almeno meglio emerge sciolto dalle par ticolarità della polemica giornaliera,· e solo. vinèolato ad avvenimenti la cui grandezza di– spensa da ogni: commento. _Si preved~va la 1 ca– duta della Repubblica; il bonapartismo cre– scev~ festeggiato. da ogni lato, il Presidente, già fatto quasi_ imperatore minacciava la li-• bertà e facilmente s'immaginava l'impero· ri– pristinato colle sue. remìniscenze militari; ma. dalJ'immaginare al vedere· la distanza fu ina– spettata e nessuno dirà mai quale. stupore re– casse d'un tratto il veder-e la· Francia sì è1p,t< liera, sì libera nel dire, sì audace nei sospetti· sì esigente nel chiedere· conto delle colpe pih. veniali, d'un ti;atto rimutata e in 24 ore am.. mutolita, senza un -reclamo, e f~tt'a simile al- 1' Austria di Francescot I. · I cadaveri dei repubblicani, il terrore dei cittadini,· gli arr~sti senza numero, l'i~solenza dei nuovi scherani,_ i giornali militarmente occupati o vuoti di notizie' o fatti apologisti dei. carnefici, e nelle vie la plebe e le donne che additavano i rossi alla polizia,' nelle stesse• prigioni i malandrini vòlti contro i detenuti politici sopravvenienti a migliaia, facevano. unit scena da non dimenticarsi mai più da chi aveva sperato. nel popolo. Corse per un istan- . te la voce eh.e Proudhon non fosse rientrato-· nella sua carç:ere, credendosi sciolto ·dallà pa- · rola data a d_eibriganti; no, egli_ aveva il sen ... timento della realtà inseparabile dall'uomo, superiore; que·sta volta i briganti erano tutti i francesi. « Non mi batto - diss'egli- con~ tro 8 milioni di voti- » ; ~ restò prigioniero di guerra; per lui nessu_n cambiamènto apparen: te. Ma scorrendo la, sua corrispon.denza. il . 9 · dicembre, sentiamo il ruggito del leone,: · 1 • « L'avete voi· vista - scrive egli - questa • turba di senza brarche, invidiosi, gelosi-, ingra ... tt e vili abbandonare i suoi· rappresentarntt net momento decisivo ~ collegarsi colla. pulitl– co imperiale 1 Non mi si va,n_ti più la panacea.

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