Pensiero e Volontà - anno III - n. 9 - 1 giugno 1926

PENSIERO E Vé>L0KTA' .215 la colohna Vandome, Beslay che doveva sal– vare la banca di Francia, Braziano che, con– dannato da Napoleone, doveva rivederlo oual ambasciatore dei Principati Danubiani. .A:l– fred Darimon, l'alt~r ego di Proudhon:, se~- l_a penna: Pierre Leroux era un compositore di stampe ; . J asmin d 'Agens un parrucchiere; quinti lavor~riti non .sostennero.· 1a causa del popolo in Germania in lnghiltérra in Aine! ' ' ricaJ'1Quanti capi qi repubbliche non emersero dalle classi più ·infime 1 Ma si facevano· strada conquistando un po– .pre illeso m mezzo al fuoco. doveva sostenere il proletariato con l'impero; Langlo1s e Vau- - thier còndannati a vent'anni di reclusione non sto nella società qual'era.; divenivano capitani: potevano mancare al convegno e nessuna auto- Bcrittori, signori, quasi fossero nati nell'opu- rità osava interdirlo a madama Vauthie:r, in-•. ·lenza; supplivano all'educazione borghese con· tre.pida fiorentina, che aveva assistito il µia- una~ propria energia; -imitavano l'astronomo rito nello scavo di un sotterraneo per la fuga. Herschel che si quadagnava la vita nell'orche~ 1 Vedevamo gli innumerevoli fiii di ferro del stra di un pessimo teatro, e si rivelavano come socialismo partire in tutte le .dirèzioni, ed se a.vessero' studiat~ Virgilio, o discutevano su eravamo certi di potervi contare per giungerè la Repubblica di Platone quasi fossèro allievi a traverso l'impossifille a lont~nissima méta, dellp, Scuola ·normale. Nessuna traccia della con meraviidìa dei buoni e felicissimi borghe- loro origine o di nuovi sentimenti, nel mentr,.. si che ci credevano· annullati per sempre. che' Proudhon è veramente l'uomo delle mol- Proudhon serviva di punto di riunione; non titudini, · il plebeo che interviene col suo pi- a. causa di una teoria 0 di una dottrina o di glio. colla sua v,este, con le sue scarpe a chio– una filosofia o di· un impegno preso; ma a dì, Ja. che cammina su tappeti non a, lui desti– nome della libertà la più assoluta nell' inte:- nati, che il suo posto sarebbe nell'antìcarrierb., resi:ie dellA moltitudini. , Phe do\i-rel>be ve~tirsi altrimenti; ma col suo Altri poteva essere più audace nello sfida- ingègno si fa accettare per ·forza, nessuno guar. re i G~verni, più :formidabile sulle barricate, da a' suoi abiti, s'intende la sua voce quadrata più insidioso nel preparare silenziosamente e· ed egli -p;a,rla competentement~ di ·scienza, pe– bombe e cospirazioni e fucili; ma egli sorpas- netra con la più perfetta. .. intelligenza in ogm sava tutti deridendo ~pietatamente la pretesa mistero letterario e rimane con la più profon– eternità di ogni dominazione. Con una parola • da ostilità per le convenienze accademiche, le f , - ne additava qui il punto vulnerabile, là il ric~he cornici, le bellezze 'd'uso, i giri oratori, gua~to crescente, altrove la forza non sua, i preamboli, le smorfie, le cerimonie che ser- dapertu tto la contradizione, che l'avrebbe stran vono di garan:zia alla vecchia società. Sa ·il la.– ·golato a giorno fisso: pareva un titano e n~s- tino per bur.Iarse~e, la filosofia. per assalire '1a ' suno più di lui meritava di essere chiamato Sorpqna. la storia per non essere dell'Istituto, incendiano. la lf,ttèratura per derirere gli immortali coin- Dove prendeva egli la sua forza 1. Pe!' qu_al tere~sati nell'Accademia ·coi grandi signori E'i prestigio sovrastava a tanti uomini di sì vari coi ·signori ministrt e chi vuol accusarlo di intendimenti 1 Un quarto di secolo è ormaj esse.re sca:Q.daloso ed incongruo trovasi ipso scorso; gli avvenimenti non hanno mancato; fa.rto costituito ·dalle proprie dichiarazioni e– la Francia non è più la stessa, eppure non clettico e gesuita, e classificato tra i privile– -può dimenticarlo ·nè persuadersi che sia mor- giati non può trarsi ·n d~rdo lanciatogli senza · to; rilegge i suoi scritti, scorre avidamente' la allargar la ferita. Nè. si tenti di acco~targlisi sua corrispondenza. e delle lettere sfuggitegli con. idee Iibetali, per iliuminaré il 'popolo, ~otto lo ·impero delle circostanze più volgari come si dice, per migliora~e la sorte delle cla,s– sembrano scolpite .per l'éternità. D'onde dun- si inferiori,· per. fare· dell,.operaio un borghese que questa Iongevità di ùn morto ·in mezzo a col •diritto di avere un létto all'ospitale o una- .tanti uomini che si sopravvivono 1 farmacia gratuita; egli: è il. ·primo nemico di H suo merito è di essere l'operaio ohe pensa. sì lr.nto prog:reSE\Oche io snatura, lo disanima, che s.crive, che discute per la prima volta-; l'o- · ribadisce le sue catene .e riconferma la società per ;i.io nulla di più, nulla di meno, l'operaio· a l~i nemica. Il suo posto o nulla, e· voi. state coi suoi reclami, colle sue collere, col suo av~ al vostro. se potete. venire eh~ sente, indovina e raggiungerà a qualunque costo; Molti scrittori ebbero ori– gine umile ed iiifelice: m-c>.lti,uscendo dalk fabbriche e dalle officine s'im-pos~ro coll'in– dqstria, con lo scambio, con le inve,i'1zioni, con I Le leggende fanno scenélere gli uomfoi gran• di dal cielo e largiscono· loro i num~ros:i. ante• nati, i _presentimenti fatidici della ma,dre, il .

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