Pensiero e Volontà - anno III - n. 9 - 1 giugno 1926
'PENSIERO E VOLONTA' 209 " povero, intrepido e genèroso gio~anetto, fuci-, · lato da. noi al comando di u,n brutale giova– ne a.ristocraticp. Io udii il principio· della storia del ragazzo· daUa bocca di suo p.adre quando ritornò dalla Nuova Caledonia, dove era stato deportato, per avèr .servito· nell'ai::rì– hulanza della Croce Rossa nelle file degl'in- · sorti. . Quest'uomo; un pacifico scultore in legno, seguace delle idee di ·Proudho•n, aveva sempre insegn.ato a suo figlio di ama.re il prossimò e· di essere d_evoto · aila libertà e all'uman.ità. Nessuno era ·più lontano di lui da ogni idea d( . guerra: per lui tutti gli u01nini erano .frate}. li. egli odiava tutte le,tira-nnie. · Durante l'assedio egli era stato obbligato a servire nelle file della· Guardia Nazionale per · guadagnarsi i trenta soldi necessari ·a man. tenere in vita 1a sua famiglia. Dopo il · 18 marzo (1871) egli continuò il suo servizio al• l'osped~le e quando i Versag]iesi· av~nzarono . _dentro Parigi fucilando anche i dottori, come M.ois.elin, egli, Pietro Ardon, aveva avuto ap. pena il tempo di correre ad abbracciare la moglie ed il figlio prima di ritirarsi verso iJ ciinitero di Père Lac.haùe· e la strada Haxo: dove gli uìttrni comunardi resistettero. corag. giosamente fino alla morte. In· uno stretto vicolo che sboèca· nella stra– da Aberkampf si .udiva. sempre pii1 vicino il 1 crepitìo delle mitragliatrici,· e la signora Ardon volendo vedere quello che avveniva al– ì,.entrata del vicolo uscì fuori della porta. Fu vista da- un. ufficiale il quale grictò: << Su, ec– co una petroliera», e la signora Ardon fu immediatamente addossata al muro e fucilata i cadde a terra cadayere, Il rag.azzo si buttb sul corpo della madFe, ma s'accorse subito· che I essa era morta: allora tirò neL portone i cari .resti di sua madre e deci~ di, ritrovare suo. tadre per riferirgli quel che era avvenuto. Quantunque si udiva vicino il rimbombo dei cannoni ed-il fuoco de·i ~ucili, egli corse su per la via .Aberk::1,pf verso il cimitero, fer– mando'si ad ogni barricata per guardare se suo padre fosse tra i. morti o i feriti. Andò così di· -harricata in. barricata fino· ·all'angolo della via David d' Augèrs dove fu riconosoiut.o da qn' amica di .sua madre. Questa buona don– na gli dette del pane e voleva trattenerlo con lei, ma il ragazzo voleva vedere suo padre èd entrò nel parco. Subito dopo udì ,dei gemiti, vi' accorse e v:ide due soldati delfa' Guardia Nazionale che, feriti, erano venuti là a po~ar– si. Essi gridavano:, « Acqua, acqua! » Il ra– gazze;>prese il lcep'i di uno dei feriti, corse giù ' / 31,l ~go, riebJlpÌ, di acqu_a il kepì, ed· il suo ber- r'1t~o, •ritornò iR fretta, verso . il, cespuglio aL ·.èui piedi giacevano i feriti e dette loro da. bere. Ma intanto arrivava sU:l lucigo un distacca- .rne11to di soldati, comandato da u~ . ufficiale- . bretone. nobile, clericale, odiatore di ogni idea libe.rale e ·specialmente di Parigi. L'ufficiale vj de la l'lCena ed esclamò : << Ah, maledetto ra- - gazzo, tu aiuti quella canaglia; tu la paghe– rai ». Ordinò che i due ferìti fossero p('.)sti' all'entrata della galleria ed il r~gazzo innan- zi ad :essi. · Il ragazzo guard0 intrepidamente i fucili .puntati contro di lui e gridò forte: "Viva la Comune, viva la libertà ». « Fucilate quelle bestie », gridò l'ufficiale, e noi facemmo fuoco : noi, poichè io ero tra. quei ,soldati. Quando il ragazzo cadde io p;e– si il suo beretto e lo misi in tasca .. L'ho con~ ser1{ato come una reliquia sacra del' piccolo eroe, colpevole di un atto• di umanità. · Nel· ber9tto :trovai ricamato il nome del ragazzo. Quando i deportati tornarono dalla Nuova Calendonia, io vidi tra i nòmi dei ri– tornati quello di Ardon e cercai il padre della vittima_ Gli dissi quel . che era accaduto e quello che la donna della strada David. d'Au~ gers_ mi aveva raccontato. · Ogni· anno ci ritroviarrw. qui in ,questo· gior– no... ma eccolo che vien.e ». Vidi un· uomo curvo per il dolore- più che peri l'età; e m'inchinai profondamente innanzi al brl:!,VOdeportato, marito di una vittima di Y ersaglia e padre del ·piccolo eroe. . . GUSTAVO BROCIIER. POSTA AMMINISTRATIVA Alcuni amici ci scrivono di sospendere l'in-• vio della rivista perchè « non possono. pa– garla ». N ?i continueremo loro l'invio, e_li, p,reghia-. mo di non pensare &l pagamento quando le loro condizf oni eGon'ç>mi~he non lo permettono. Noi ,·non siamo un'impresa. commerciale e non conduciamo la nostra .azienda con ..cri,,. terii commerciali. .Come ·accettiamo volentieri le oblazioni dì . quelli che possono, alfrettanto ·voientieri ·man– diamo la rivista a chi non può pagarla, nel– l'interesse della propagànda. E questo certa--' , mente corrisponde all'intenzione degli obla.– tori. La sola cosa che d~m-andiamo a quelli che no:µ e.i hanno mai sç.ritto è di farci ~apere se I ricevono la rivista e se la gradiscono. • I
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