Pensiero e Volontà - anno III - n. 9 - 1 giugno 1926
PENSIERO E VOLONTA' 201 cere. I detenuti.-la:vorano, guadagnano, godono di un certo · confott ·e ~di una certa libertà, sonò sufficientemente nutritì, portano •abiti civili, vengono chiamati· col _loro nome, posso– no· _fondare· ed amministrare aziende coopera– tive per l'acquisto di derrate o d'altrò. L'ora– rìo di' lavoro è quello stab~lito dài ··sindacati e il salario pùre. Niente -« facce feroci)> 'per ·gli ambienti delle prigioni,· i guardiani sono ve– stiti in civile e non o'stentano a-rmi; uomini e donne lavorano · in comune tanto che « in– uno stabil1:mento di sartoria vi·sitato dalla de– legazion"e la.varavano _ad wna medesi_ma macchi-· na it'n 1tomo ed una donna che erano marito e moglie ». Non è meraviglioso tutto ciò~ .·Ma la meravigli·a si fa più grande quando si leggono frasi di questo· gen,ere: « I prir;io- · nieri politici f or'mano 11,_na categor·i~ a parte. Essi nr;n la1,orano e non ricevpno salario. Quel– li che e,~p1 ·a.nò p ene di molti anni hanno celle. t!peciali arredate molto cònve.nientemente, e -- possono, rice11èr_e libri senza limitazione quanto a numero, ma la: censura es<J/J'ntina questi libri co-me '[Ylllrele lettere_ çlie ricev_ono _ o che scri– vono.' Eccettuati i casi iri c1vi _ là senten~a _di– sPorie diversamente, essi posson"O, in certe ore, trovarsi ·liberamente fra loro. Benchè nel più dei casi godano grand?; comodità, la loro sorte è più dura di quella dei delinquenti comwni. Pare che nel Caucaso i prigionieri politièi siano tràttdti peggio che in Russia. La loro situazione lascia molto a desiderare,· é si dice che essa ·won sia molto diversa da quella del– l'epoca zarista ». A questo punto sarebbe opportuno un ·com_. · me.nto ma io non lo stendo perchè il lettore ·può· i~terpretare da sè i «pare» ,ed i «si dice» che infiorano le fra:-si su rriportate. E può an– che leggere fra le righe per avere i termini precisi della verità. Quella verità ·che 'fa dire che il regime carc~rario b9ls~evico applicato contro i « delinquenti » politici, è regime schiettamente borbonico, .ma non' socialista. Passo ad un'altra voce; « Stampa», pagi:.. ne 119-122. D!l, quanto apprendo · leggendo queste pagine, posso dire che il regime bol– scevicb non è trdppo tenero per la· libertà di stampa. Ciò, 'si compre~de, è in omaggio aj ~,-diritti della rivoluzione ». I_nnanzi tutto per esercire un'azienda tipografica bisogna .ott.enere una speciale licenza dalle · aut0rità. In secondo luogo per pubblicare un libro od un opuscolo, bisogn8! sottoporre in antece– denza il manoscritto all'approvazione di una commissione governativa. .. Senz~ .tale appro- . • vazione non si può stampare 'nulla. Riguardo i giornali « .un ispettore governativo dell'uf– ficio censura esamina le bozze di 'ogni nume-· ro prwna che ·passino . in tipourdfip, )) ' e tale iijpettore '« ha ii diritto di viçtare la pubbli– cazione di notizie .che gli sembrino contra-, rie allè leggi dello Stato »: Inoltre <<·non so– no permessi gli attacchi al: Partiti), èomuni– sta, e l'' autorità del governo vigente vieme' sempre strettamente sal11aguar'data ». Come · conclusione la; relazione assicura che « non esiste . tu-ttora wrba sta ·m.pa d' opposizione». Di' ciò sonò pienamenté persuaso anèh'i.o. · . - Eccomi ad una .terza voce: cc Industria·», pagine 44 e seguenti. Leggo : << L'aspetto e– sterio1 e di Mosca e .delle altre· metropoli è qurtsi il mcdesimu dF3ll' a1iteguerra, soltanto ora so·no più pulite: l negozi sono aperti e si ·11.,·ede i nuovo una borghesia, la quale coni. duce la · sua solita vita di guadagni privati I! di divertimenti» .. Il lettore, a questo punto, chiedei·à uria spi_egazio~e o almeno si doman– derà come mai, nèlla Russia socialist.a _ può vivere una classe .borghese che guadagna, e si diverte. Nulla di straordinario. Conseguen.za clclle «concessioni». E cosa sono· queste ·con– cessioni 1 Permettete èhe traduca in lingua.• povera. quanto · abitualmente vi~ne · espress~ in lingua difficile: le «concessioni» non 'sono alti·0 che le aziende (industriali o còm~~r- . <.:iali fa lo stesso) condotte col sistema della proprietà privata. Non persuade fa mia spie- gazione 7 Persuaderà l' artiçolo 55 del Codice ci vile bolscevico il quale dice: (< Le grandi i~prese possono diventare - possesso privato .'!oltanta .in iorza di concessioni ». E se anche oiò non dovesse persuadere, !,i può leggere 9.ue ~ sta frase maggiormente esplicativa: « Le ·con– cessioni, -di solito, sono considerate come r~sul– tanti dalla nuova politùa. economica. /Jl a gi'à 1:l p1•imo congresso dei consigli dell'economia nazionale emanò nell'apr1-le 1918 :1:tn decreto · è01v c.ui è formul0t,to un· programma di con~ cessioni· per attrarre il -capitale · s{raniero ... ». Pòssessu privato e ·c;apitale straniero.. Co.tne si v-ede si tratta di .cose· che sono in perfetta· · coerenza ed armonia ~ollo. spirito soçialista ! Continuo nella iettura: i< Sotto · la n~o,va politica econorrilfoa nqn· es1:stono ·grg,ndi osta– coli al capitale privato nel maggio,, carn,po · .della produzione russa c.ioè 'nell'agricoltura, · ·n1ell' 1:ndustria casalinqa e nei mestieri. La· · graride ind11,stria che lavo.ra con macchine è socializzata, tuttavia. le maéchir't,e e i mezzi di eserciziò possono es.sere proprietà privata ».
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