Pensiero e Volontà - anno III - n. 8 - 12 maggio 1926

170 PENSIERO E VOLONTA' I • . . ' , .. . . no che l'individuo e ignorano la ne,c.essità, so– ciale; perciò tendono a negare -le condizioni materiali (sociali) di qualsiasi libertà. Schia.. v; spiritualmente gli unì e gli , altri _di una astrazione (di un fantasma, direbbe Stirner) 1 - << l 'Indi vid_uo » i· primi, ;<< la, Sqcietà » i secondi, - non vogHon capire che nella re~, ~ltà .non vi sono1 che .società di individui ed individuò. assoctlati; perchè l'uomo solo, se potesse esistere, sarebbe il pilì debole degli schiavi, ed una società in cui .mancasse aì singoli componenti un minimo di 'individua-. lità pro•pria sarebbe un informe· ammasso di bruti . Capisco che niun socialista nè · alcun indi– vidualista dichiara di negar l'individuo o di negar la società,; pure nella teoria è impli– cita, loro malgrado, la tendenza che, svilup– pata,· porterebbe alle suesposte conclusioni. L'incapacità di concepire una organizzà.zio– ne libertaria spinge i più amanti della libertà a ·negare l'organizzaz.ione e gli autoritari ad ac.cettarla anche se dispotica. Ugualmente distanti dagli uni e dagli altri, gli anarchici « so,cialisti » ( adopero questa · parola pèr brevità, nel senso che 'le si dava in seno all' « Interna.zionale » e nel suo sj– gnificato esclusivamente teorico). vedono la società e l'individuo c-ome i due termini in– scin_dibili della medesima realtà, - una reaJ– t,à pessima oggi, in cui a causa del cattivo ort ganamento sociale i due termini sono in con– flitto, ma che noi vogliamo cambiare, perchè una· realtà diversa ne faecia scaturire-- l'ar- , mania dalla pratica del mutuo aiuto e della · libertà-. Di qui la· c.onceziope dell'organizza- z10ne anarchica.. · Avversano l'idea dell'organiz~azione anar– chica non soltanto gli in<l.i-viduali~ti veri e propri, ma anche altri anarchici, i qua.li , pur_ non respingendo_ per un a.vvenire più. o meno ]ontano. l'organiz.z,azione e il comunismo, non ne voigliono -sapere nella sociètà àtt{iale. per ciò che riguarda 1a pr-oipaganda e la lott8i per la libertà e per il proletari_ato. Questi ultimi,, pur non essendo individualisti nel :fine e in tutto il senso dell?,. parola,. sono pero indub– biamente guidati nella loro condotta, da una menta.iità e da un modo di considerare ·_lalot– ta essenzialmente individualistici.· Il loro. errore (l.'abbiamo .detto) consiste so– -pratutto nel credere· _c~e l'organizzazione è impossibile senza ·autorità·. La verità è, il con– trario: che· cioiè l'a.Ù.torità è un dissolvente dell'organizzazione sociale, è l~i che rende impossibile una ~ea.le . organizzazi01D.e, vera– mente umana e cementata dal libero reci– proco c.onsenso. L'autorità, infatti, è maggiore, più coer– citiva,· più dispotica e più arbitraria, dove l'organizzarsi ,è permesso solo ai p·ochi che comàr~dano e impongono il loro volere ai di– sorganizz,ati. JVIan mano che il numero degli organizzati si estende, l'organiz.z,azione è costretta a diventar meno auto·ritaria, si tratti anche d'una organi.zzazione di pecore. Se poi i .componenti l'o:rganizzazione delle « pecore matte » di cui parla Dante, si cam– biano in uomini liberi che seguono ,«. virtude e conoscenza », allora l'autoritarismo temu– to· automati,c.amente scom,pare, per-c.\lè non v'è più chi vuole esercitarlo nè chi è· disposto a sottomettervisi. · Se effettivamente non fosse possibile ..orga ... ·niz.zazione senza·.autorità, l'anarchia· sarebbe da.vvero una utopia. irrealizza,bile. Io invece ·penso, d '_accordo con quasi tutti gli scrittori anarchici più conosciuti che si sòno occupati dell'argomento, che l'anarchia. consista pro– prio in questo:· nel voler sostituire una « or– ganiz,zazione libera » - vale a dire la sola organfazazione degria del nome· di società - alla . organizazione .coatta, dispo_tica, g'f3rar– chica, imposta da pochi dall'alto ai molti in ba.sso con la violenza, la minaccia della ·vio– lenza ed il riéatto della fa.me ; la quale orga– nizzazione è la negazione della società uma– na: la vera disorganiz,zazione sociale in atto. :Dimostrare la necessità, l'utilità, la possi– bilità dell'orga,ni2,z-azione -~archica; tentar di organizzarsi anarchicamente fin .da ora. e, di influenzare in senso anarchico le organizzft_ zioni dei proletari oppressi · mi pare quindi \In « compito precip'uo· della prop~ga~da a- . narchica .. » : propaganda di idee e propaganda del :fatto, -. importante quanto il dimostra– re i mali del capitalismo e dello Stato, i be– neficii della rivolnzion~, dell'uguaglianza, della lib'ertà, ec.c. .Si tratta, secondo me d'una qQ"estione essenziale, inscindibile dal resto della dottrina a:p.archica, senza di cui l'anar– chia resta_. inutilment.e •campata nelle nuvole dell'astrazione e le sue· sorti restano affidate a.l caso ed al capriccio individuale, il quale può anche diventare eroismo, esteticamente bello ma· insufficiente sé isòlato. ·Alc:u1ni amici pref0!fire'bbero non -si ·insi– stesse su G_~esto argomento p~r evitare di acuire i_l di~senso éon gli anarchici, che la pensap.o diversamente. Altro- errore. sia per-

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