Pensiero e Volontà - anno III - n. 8 - 12 maggio 1926
' I : 188 PENSIERO E VOLONTA' della libertà di stampa., di pensieri e di' cul– tura in Ru13sia,, sono rimasto spaventato dal– la devastaizione portata in tanti cervelli dal · fanatismo bolscevico e pseudo•-marxista, che, nella persuasione di possedere .l'assoluta· ve– tà, s'ac-campa non _solo come avversario, ma c.ome, nemic'o, persooutore e soppressore di tutte le, ideei che più o meno oontrastiri.01 con esso. or non è m<Yltoc.he, per esempio, tra i liibri proibiti in Russia v'è anche « La morale sen– za sanzione nè obbligo » del Guyau, oosì no• ta in tutta Euroipa per lo spirito libertario che l'anima; e ohe il suo editore,. l'anarco- .sindacalista RUihindik fu mandato al confine per trb anni nel' nora della R1.tssia pe"l delitto d'aver pubblicato nella sua lingua quel libro. Tutto ciò, pare impossibile, eccita l'ammi– razione anche "di non pochi comunisti del- 1 'Europa occidentallie,- la quale per essi p811"– rebbe passata invano attraversq tante rivo– luzioni, ed « ebbri d'i dissolvimento » so– gn~no il' ritorno all'assolutismo dogmatico nel campq della coltura e- delle -idee. Ariste Tormenti, pseudonimo d'un notissimo co– munista autoritario italiano, scriveva nell'a– gosto del 1924 un artj.colo sul « Gowidat > (istituto sorviettista pre posto- alla. stampa cul– turale in Russia) i.rt cui ammetteva che il puhhli-car libri, opuscoli, ecc. è in Russia un monopolio di Stato, ora alquanto attenuato ' poic.hè vi son~ « editorri privati, naturalfmente sottoposti alla c.ensur&.. governativa ». Quel naturalmente vale, un perù ! Tipico il fatto, a tal proposito ohe nel 1923 (1) 1 il :« Glawpo.litik », organo del go– verno russo per la istruzione pubblica, ~veva mandato una circolare alle autorità locali per ordina,r loro di rivedere tutte- le hi.blio– t-eche pu:bbliche r<< per purificarle di tutta la letteratura co111trorivoluziona.ria ed antiarti– stica ». I libri ritirati dalle bih1riotec.he -e-~·anud: due categorie·: La prima comprendeva i libri ohe dov~v aino essere distrutti in presen2.a delle autorità, ed -eran ,quelli specialmente di agitazione e critica eont.ro i 'bolscevichi. I libri della seconda -categoria potevano ;i- manere n'elle biblioteche ac.c-ademiche ma . ' dovevano essere ritirati da tutte le ,bibliote- che pqpolari; di più, nelle stesse biblioteche di studiOl, tali libri dovevano esser -chiusi a chiave in armadi speciali ·e non potev,ano es– s~e _~~ti in lettura che ad esclusivo scopo scientifico. · . In ·questa se,conda categ~ria eran compre– si, s•e,condo le « iRtruzio:ni » ufficiali gover– nativet tutti gli scritti di Platone, di Des,car· tes, di Kant, di Spencer, i Vangeli, il Cora• ' no, il Ta,lmud, gli se.ritti di Carlyle, Kropo– tkin, Maeterlink, Dostoiewh;y, Nietzsctke, tutti quellili di To•lstoi meno .i romanzi, ed anche la « Storia del Materialismo » di F A. Lange. · Un parlic.ola:i;e caratteristioo: secondo il paragrafo terzo delle suddette istruzi'oni do1- ' ve~ano •esser~ rit~raf i daJle bibl ioteohe pon<>- 1an anche gli scr1tt1 bolscevic.hi · anti<;. uati e i documenti, istruzioni e informa.z.-ioni ufficiali soviettisti degli anni 1'918-1920, sui problemi risolti o -consi~erati non più .allo stesso, mÒdo dal ·governo bolscevico attuale . Notizie da altrà font.e, ci da;ano per oe~to . _(1) La notizia ~e apparve -nel Messagger.o, $o• cialista O_J,"gano s cialdemocratico russo di Berlino nel _1923; nonchè in un articolo dell'ìtnarchic~ russo·. M. Mrafohny nelJa rivista tedesca l'Inter- - nazionale di Berlino, nel settembre 1924 in cui si citava a conferma de lla noti zia un arti~olo dwla P_ravda_ di M~e~a• della sig.ra Kru,pskaia, mog~)ie d1 Lem:r;i. · ·. · Più appresso, sostenendo che il libro, deve essere anzitutto -0omunista nair:ra che in . ' Russia si ,è fatta una cernita delle pubhlica- zioni di prima della rivoluziione : « Le buone si sono tenute; le cattive sono state manda– te al rnacero. Una quantità di stampati oz.a– ristì ha.n servito per fare della c..arta pe,r le nuove edizioni - bolscevic.he ". E 1 'autore tro– va pur modo di scherzare peJ.· l'asinità di un fun7.ionario troppo zelante che, · credendolo un libro -religioso, mandò al ma.e.ero alcill.llle migliaia di copie del ,< Lourdes » di Zola. L'autore non sospetta neppure che assai ~ag~iore asinità potrehb'essere stata quella d1 d1~truggere gli stampati ciz:ari,sti, da,to, e non ,c0nc.esso che ·i presi di mira fossero sol– tan ~o _que,~i.c~ari~ti. Non di rado le· pubbli– ca21on.1uffi~iah_ d1 un partito, di un regime, ecc. son proprio · quelle che .più in seguito possono nuo?8r -l?!rO;.e il distruggerle può es– sere verso d1 essi il miglior servizio! Come fun,ziona la censura in Rus·sia? Ec– C(): ---:''è un uffi,ci.o, di revisione, dove « une. speciale commissione ha l'incarico di rive– dere :gli s~ritti. Questi si dividono in tre ea– tegorie : « buoni e raccomandati », la eui st~pa_ è· assunta d~lo Stato e per cui gli sc.r1tton sono pagati; « autorizzati » dei quali_ si permette la pubblicazione perob.è in– nocm; e 1<< dannm~i », che vengono assoluta– mente ·'Vie'tatì. La stessa còmmissione fiss&
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