Pensiero e Volontà - anno III - n. 8 - 12 maggio 1926
PENSIERO E VOLONTA' 185 61i anan~iti elaoooemioòe in Runia Già da molto tempo il movimento c.oope– ratho aveva attirato l'a.ttenzione dei rivolu- , zionari russi. Colla loro partecipazione essi · · avevano fatto sl che la cooperazione russa era più socialista e più rivoluzionaria di quel-· la di qualunque paese. dell'Europa occiden· tale. Grazie a loro la · -cooperazione era stata in Russia (dal 1906 al 1918) un gran fattore rH incitarn,ento e di istruzione,. organizzando ·clubi, biblioteche, scuole e sostituendosi allo Stato in. queste funzioni. Naturalmente, sono g'li uomini che fanno le coo-perative e la. coo– perazione è tale quale sono i suoi socii. I primi anarc.hici cooperatori furono K. Me– dyntseff e V. Oklepkoff, i quali parteciparo– no al movimento fin dal 1900, ma per molto t~mp0· non ebbero l'appoggio dei gruppi anar– chici. Solamente nei 1914-15 sorse a Mosca il pri– mo gruppo di comunisti anarchici, che predi– cava il sindacalismo come mezzo per distrug– gere la società borghese e la cooperazio~e come mezzo ·per realizzare la società comu nista-anarchica. Nelle assemblee generali dei .cooperatori egli diceva che la cooperazi.one è una .forza sociale che deve trasformare la· società borghese in società comunista-anarchica. Nella sua lettera del 2 maggio 1920 .Kro– potkin scriveva 'a Atebiekian: «Io -credo che il movimento di cooperazione tra i lavoratori agricoli, gli affi.ttaiuoli ed i' pie.coli proprietari sarà durante i prossimi 50 anni una cellula vitale, creatrice di vita comunista ·anarchica ... E la c.ooperazione della Russia e- degli Stati Uniti d'America darà l'impulso a. quella,, ten· denza »- Nella sua lettera ,ai cooperatori di Dmitr:off del 20 novembre, 1920 scrisse che· la cooperazione è la forza necessaria per la crea– zione della società anarehièa, non indicando ' la differen~a tra le cooperative. degli affit– taiuoli e, quelle. dei lavoratori salariati. In gennaio 1921 V. Barmasch e G. Ascaroff organizzarono la « Sezione russa degli anar– •chici universalisti». Anche questo gruppo, al quale partecipavano molti comunisti a.narchi– ei propagava l'idea ohe la c-00iperazione è un mezzo per fonda.re la società· anarchica .. In questo modo gli anarchici russi comin- · c1arono a prender parte nel movimento coo– perativo. Questo punto di vis_ta fu sostenuto nel 1914 i'.u russo dal periodico « Golos Truda » ed in italiano da « L'Avvenire anarc.hico » di· Pisa. - * * * Ora che non possiamo trasformare la coo– perazione russa come vorremmo, ricaviam6 i risultati dell 'eisperienza e.be abbiàmo fatta durante gli anni della rivoluzione. Nel 1917 Nieusykhin fondò il periodico « LL-èreatore ~rivoluzionario )> e vi difese l'O– pinione che la cooperazione è un movimento anarchico. ma è mutilato dall'ordine, econo- ' . mico della ~oc.ietà borghese. Poi per alcuni anni A. M. Atabiekian pub– blicò _sopra il «Potèhin» (L'Iniziativa)· una pa– gina «ana.rchico-cooperativista». Il K<Potc,hin» portava ,due motti: uno «la cooperazione è la prati-e.a scientifica del mutuo soccorso », e l'al– tro·« l'ideale della cooperazione è l'ideale del– l'anarchismo contemporaneo». Nel 1919 vi fu a Mosca un congresso «degli Istruttori» · (re~isori ed ·organizzatori) delle società cooperative, e fra alcune centinaia di presenti si trova.rono undici anarchie.i i quali si. costituirono in gruppo. Questo gruppo di– chiarò che le sooie~à cooperative dì 'OO!Ilsumo debbono prender possesso delle fabbriche, of– ficine, campi ed altro c.apitale per organiz– zare la produzione in .accordo coi principii a– narchici : ·«consumare secondo i proprii biso– gni e produrre secondo le proprie ·for~». Nello stesso tempo Pietro Kropotkine co– mincia.va a partecipare alla cooperazione di consumo (prima in Mosc-a e poi ·in Dmitroff). Sulla questione della cooperazione gli anar– chici si dividono in quattro gruppi di opinione • diversa: 1) gli anarco-cooperativisti, 2) j sin– dacalisti cooperatori, 3) gli anticooperativisti, 4) i cooperativisti senza sindacalismo. Gli auarco ~ooperativ'isti predono che lo svi– luppo spontaneo ·deUa cooperazione produce la sociaJizzazionè della proprietà e che ·perciò le società eooperative attuali sono le · prime cellule della società anarehica. , Anarch~ci ·coopera'tivi'$ti ·sono F. Rharkhar~ din, Atabiekian ed altri. I sindacalisti cooperatori credono Ghe· nella . società futura i sindàc'ati dei lavoratori orga– nizzeranno la produzione, e· le -cooperative di consumo organizzeranno la distr.ibù.zione. ·Co- si credono Pavloff e ·gli altri anarehjci che .. , simpatizzano col sindacalismo. Gil anticooperativisti credono che la parte~ cipazio_ne ·a.lla cooperazione . è • inutile. per gli anarchici e può esser nocivai distraendoli dal– la lotta rivoluzionaria. La cooperazione at– tuale, essi dioono, deve. morire col capitali- ....
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