Pensiero e Volontà - anno III - n. 8 - 12 maggio 1926

l • I 184 PENSIERO E V0LONTA' da della cattedrale di Colopia costruita in una notte èl..al diavolo. Anche la musica e la medicina dettero ma teria ialla mitologia. Atena avrebbe inventato la tromba di gu:erra ed il flauto, Orfeo•, An~ fione e Lino avrebbero creato l'arte del canto, il finnico Veino avrebbe inventata l'arpa, che in Grecia si attribuiva ad Orf.eo. Escula,pio sa-· rebbe stato l'inventore della medicina. L'irnv-enzione del fuoco ha dato -luogo alla leggenda greéa di Pir·ometeo che corrisponde a quella finnica di Illmaire; il primo avrebbe raJPitOial carro del &le il fuoco, il secondo lo avr,ebbe tratto dalle penne di un'aquila calata dal cielo. Anche l'uso del cavallo ha dato luogo a vari 1 miti. Atena, secondo greci, avrebbe insegna– to ad aggiog·are i cavalli e ad usare i coicchi in battaglia. I Greci d'Omero non avevano pensato, come gli Egiziani, a combatter•e sui cavalli. 6ì ohe la leggenda dei Centauri sorse quando qualche popolazione greca yenne a contatto coi Tessali che combattevano a ca– vallo, come dimostra il fatto che la lieggenda pOJpolò di centauri ;p-rq•prio H monte Pelio che è nella Tessaglia. (r) Anch~ i ,viaggi marittimi dettero luogo a varii miti. Ad esempio: i coraggiosi viaggi di scoperta e di eommercio che gli Joni dell'Asia Minor-e intraprendeviano, emulando i Fenici, 'SÌ trovano specchiati nella leggendaria 51Pedi~ · zionC.;degli Argonauti, della quale parla l'O– dissea. La storiella del v,ello d'oro, che forma il nudeo di questa leggenda, sta ad indicare il carattere utilitario di questi primi viaggi di mare. Vediamo ohe questa favola relativa a– un fatto regionale assunse a poco a poco la importanza di im:Pr•esanazionale. Circa il nu– ·m,er-oe i nomi degli eroi che !Presero parte alla mitica spedizione, vi è molta varietà di tradi– zione. Questo perchè la navigazione si esten– deva mano mano a tutta la Grecia· costiera. Nei tempi 1Piùantichi si no~ina!Vano so•lo eroi deila stirpe dei Minii, come. Acasto, Admeto e Perichmeùo; ma poi si accrebbe il numero de– gli Argonauti, annoverandovi tufti gli erori. della generazione imm-ediatamente ant·eriore • I · (1) Anche· i Messicani, che non conoscevano ·1 1 uso del cavallo, presero per uomini-cavallo gF Spagnuoli inv~ori. Però la leggenda dei · centauri può essere sorta altrimenti in altri -lµoghi e tempi. Nel 1817 i_Tahitia.ni ~idero nel primo cavallo che giunse presso di loro un maiale che porta un uomo e uomo-maiale lo ohia.rna.rono. · ---- - __ .__ _____ _ alla guerra di Troia, quindi i Dioscuri, i Bo– readi, Telamone, Peleo, Meleagro, Tideoi, Ifi– to, Teseo, Orfeo, Anfiarao ied Er:acle. Questo ultimo, al quale non si voleva assegnare un.a part,e troppo seconda:ria, si sarel:>be ritiràto presto dall'impresia, ma per ricercare l'amico Ila, che le ninfe avevano ra[)ito. In tutto gli Argonauti si facevano salir.e a cinquanta, cioè· quanti erano i remi della nave Argo. Non è ,esistito Orione, che, come canta il Parini: s,pinse nel mar gli abeti · e primo corse a fendere il remo in seno a Teti nè alcun altro inventore della navigazione, la quale ebbe inizio dalla zattera e dia.I tronco scavato di tante e varie popolazioni costier,e, e Si sviluppò sotto la spinta della necessità di servirsi del corso dei fiumi e di varcare 1 la– ghi ed i mari per cercare nuovi e maggiori beni. Il mito dell'inventore della navigiazio– ne si formò forse, quando le rozze ed ingenue popolazioni delle coste più \povere videro ~- · p.arir,e la nave, o quando essendo la navigazio– ne .progredita, si volle dai p01Poli navigatori far dipendere dal cielo quella che appariv.l:!, opera trOIPiPO' mera1vigliosa per essere, umana. Rimarrebbe da parlare dèi miti ohe sorsero dat contatti fra i vari po.poli, ma tralascio questo. argomento, [)er · non .prolungare l'arti-' colo già abbastanza lungo e denso; Da quanto abbiamo detto risulta. chiaramen– t~ come la tendenza ad. attribuire ad u,n solo quello che fu opera di va.rii individui o di molti, sia l'elemento primq della mitologia. CAMILLO DA LODI. Lki bt1i ttieevati EN,RICO PAPPACENA: ..Cantici. Tip.· Mas-ciangelo, Lanciano,· 1926. \ . . L_. BARBEDETTE: Metrique morale. Essai de Psychologtie sociale - Ed. La Fraterni~ · ~à Universitaire. Luèenit-les-Bains (F.ran- ma). · · ALBERT LIBERT.AD : La Lilberté .. Nous Allons .. .. Ultime bonté. - Ed. de « l'en– dehors ». Orleans, 22 Cité Saint Ioseph/ CL~RE-NCE S. DARROW: Qui juge le cri• mmel? - Ed. de « l'en dehors_ :,, 0rleap.s, ·tj~~

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