Pensiero e Volontà - anno III - n. 8 - 12 maggio 1926
. I ~ ' . . . 1 • • 180 PENSIERO E VOLONTA' Il [inquantenariD della morte di.Mit~ele Baknnin Una volta, in un com1z10 elettorale, - era il tempo in cmi si faicev:an_oancora dei comizi, - un nostro amico aveva presa la parola in 0ontradditorio, per sostenere 1a tesi a,stensioni– sta. Egli parlava bene ed- era amato dalle fol– le: per ,ciò per un pezzo gli ascoltatori, ben– chè infervorati di sacro zelo ,per la· riuscita dei candidati de] loro cuare, lo las.ciarono dire. 1\/Ianon appena l 'otat·ore anarchico entrò nel vivo della questione, e i· suoi argom-enti co– minciarono ad essere imbarazzanti, l'uditorio diventò nervoso, ,cominciò a protestare, a gri– dare, ed in lbrevie ridusse al .silenzio l'inoppor~ tuno ficcanas(?. Questi però non si s,oompose, lasciò passare la bufera; e poichè il suo scopo in fondo non era ,che di fare un po' di propa– ga.rida; e il numero dei voti che poteva ave– rè l'uno o l'altro candidato gli era del tutto indifferente, appena il tumulto si fu caillmato e potè riaprir .booeia: « A vvolgia.moci - egli esclamò malinconic.amente nel mantello à.elil!esaore memorie I» e continuò il suo di– oorso las,ciando da parte le elezioni e ri·eiV'o– cando dinanzi agli ascolt:;i.toiri i tempi ·e gli uomini della Prima Internazionale, poi i ·mar– tirii e _ilelotte dei primi anarchici, e le idee per cui questi c.ombatterono e morirono. Ricordo, fra l'altro, ch'ei tratteggiò la figu– ra di Michele Baku;nin con colori così caldi, che gli ascoltatori, poco a poco ammansiti,_ scoppiarorno in applausi. . · Non altrimenti di quel mio amico, allora. anche noi oggi protestiamo contro ,il silenzio non spontaneo su tante questioni più. ardenti ed urgenti !« avvolgendoci nel mantello delle · sacre memorie ». E ricordiamo appunto :Mi– chele Batkunin, di ,cui si approssima i~ cin– quantesimo anniversario della mort,e. · · Bakunin morì a Berna il 1. luglio 1876. Co– sì il primo di luglio prossimo venturo saran passati appU111:t,o einquant'anni dal giorno in eui .si spense quegih che· con l'attiva parte– cipaziiòne al movimento sodalista, con la pro- · paganda, l'organizzazione e .gQi scritti .aveva più di tu:tti contribuito al sorgere ed all'af– fermairsi deìla dottrina e det movimento anar– c.hico. 'Gli anarchici, che s. uatt!o anni fa ricorda– rono il c-inquantesimo anniversario del Con- B gresso internazionalista di Sain~-Imier dove, pre,cisam~nte sotto l'influenza· di Bakunin, si formularono in chiari postulati ~e basi del programma anarchico di prÒ-paganda e di azione, che da quel moment()I cominciò· la, sua marcia ascendente come -bandiera di tutto un partito di. idee e di lotta, non possono sot– trarsi alla suggestione di quest'altra· da,ta no– tevole della loro storia. Abbiamo notizia che in più luoghi, ·in di– .verse nazioni, sarà oon iniziative di va.ria indole commemorato questo anniversario. L'I– talia non potrà parteciparvi con quell 'esten– sione e quelle forme ,che sareibbero sta.te pos– sibili fino a quattro o cinque anni addietro. Pure, poichè la volontà degli anarehjci ita– liani non è seconda a quella degli altri, anche qui si farà, -il possibile, specialmente nel cam– po culturale, perc.hè la storica da.ta non passi inosservata e n ell'oblio. I nostri giornali de– d~c.heranno al ricordo le loro pa1gine, e faran– no in modo ,che la personalità di Bakunin riso,:rga,· a1rrneno per· un istante, dinanzi ai let– tori in tutta la sua interez.za ed importanza. Ma a noi pare c.he in due modi principal– mente dovrebbe essere onorata la m-emoria di quel grande compagno nostro che· -fu Mi– chele Baikunin. Anzitutto rinsalliand0i i vincoli della solidarietà ,e, fraternità :flra tutti caloro che sono seguaci delle sue idee. Poi mettendo . una maggiore huona volontà nel far -conos,cere queste sue idee, sopratutto mandando avanti la. ptibblic.azione complet?- del1e sue opere, che si è · arresta,ta da qualche tempo quasi do– vuns_ue. Sul prim~ argomento noia ,è il caso d 'insi– stere ; hasta enun-ciarlo perchè ognuno ne sia persuaso. Quando Bakunin morì, subito dopo i suoi funerali, il 3 di luglio del '76, i rappre– sentanti 'di tutte le frazioni del socialismo convenuti per queliJ.'oocasione da varie parli d'Europa, - svizzeri, italiani, francesi, russi, tedeschi, - si riunirono per emettere un vo– to solenne, invocante, l'oblio di tutte le di– scordie e la buona armonia sul ten-eno della ' ' libertà, fra tutte le frazioni dei vari partiti socialisti dei due mondi. Forse il voto -era or– mai utopistico; certo è che le divisioni anche . ' se in -certi m◊menti meno aspre, si approfon- dirono sempre più neilla dottrina e nel movi– mento pratico, e divennero insanabili. Ma non crediamo affatto uto-pistico l 'invòca,re uiaa m~ggiore armonia fra gli anarchici, la quale è possih 1 ile pur nei dissensi inevitabili di' me– todo, att,raverso un patto di reciproco ~ispèt-
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