Pensiero e Volontà - anno III - n. 8 - 12 maggio 1926
. ' . _, . , 178 PENSIERO E VOLONTA' propaganda, l'educazione e l'azione ad uscirt• da questa valle di lagrime ed entrare nell.J terra promessa dell'anarchia. Un'altra inter– petraz.ione del movimento operaio dovrà dimo– strarci prima di .tutto C'hesi ba~a sopra .sopra esperienze reali. Noi non vogliamo il movi– mento operaio che non vuole la rivoluzione e se pos.siamo distrugger lo lo distruggiaJno. Orv per rivoluzione s'intendono molte cose, però noi anarchici desideriamo un movimento operaio rivoluzionario che intenda per rivol;1zione l'a– narchia e non un <_< governo di op.erai e conta- c.frni » come quello dei bolscevichi o uno splen– dente repubblica ted~sca - orgoglio dei sociai– demoo;ratici -- con un gran(iuca alla testa. Il male di que~te discussioni è che non si di– rigono al gran pubblico, ma ad una minoran– za di compagni iniziati, e questo non è quello che occorrerebbe oggi. Ma che possiamo fare 1 Ber lino, Marzo 1926. D. A. DE SANTILLAN. Per ragioni di spazio e.d -anche per non stan– care. troppo i lettori rimandù,mo al prossimo nwmero la r1'.Sp0Sta d 1: Malatesta. I PRIMI VlfilII Dfll' AHAR[HliM~ MAx NETTLAU: _Der Vorfruehling der Anarchie - Eùit. « .Der Syndicalist », Berlin. 1925 - ·4 marchi. Questo primo v_olume della. Storia dell' Anar• . chismo - L'Alba d.ell'Anarchia_; suo sviluppo . storico da.Ue or1:gini fino al 1864, - . che coµi- pren de lo studi9 dei suoi inizi e del suo pe- . riodo preparatorio, fino alla . fondazione della prima Internazionale, è fatto, come ogni cosa sàitta da M.ax Nettlau, per aiutare il lettore a documentarsi e a farsi. da sè una opinione ragionata. Il metodo di Nettlau è diametralmente, OJi– posto a quello dell'imbottimento dei crani così abituale nei giornalisti e politicanti di pro- , fessione; egli non offre· '.mai al lettore delle orrn10m già fatt~ o delle affermazioni non basate su documenti prec1s1; evita perfino le sintesi e sembra sempre timorato di non la– sciare al lettore una sufficiente libertà di giu– dizio, di non dargli tutti gli elementi utili alla formazione di una -opinione ·personale. Questo scrupolo, così raro oggidì, fa dei libri di Nettlau degli strumenti singolarmente pr~~ ziosi di documentazione, ma non dei manuali elementari destinati a dare un'ide.a generica e superficiale delle questioni trattate. · La parte più sviluppata di quest'opera, con– cerne il secolo XIX, ed anche i militanti che meglio- conoscono la storia sociale contempo– ranea vi t~overanno parecchio da iqiparare . Nettlau risuscita personalità e movimenti og– gigiorno qu~si completamente obbliati, Se i capitoli sulle tendenze liliiertarie nell' antico sociaJismo inglese, su Godwin e su Thomp.ion,. relativamente ,così poco conosciuti, danno cn~ gnizioni nuove alla maggior parte dei lettori,. queìli su Josias Warren e l'anarchismo ameri– cano li faranno penetrare in un mondo ad e.ssi ancora più ignoto. Se il mo,vimento che precedette in Europa h Eivoluzione del 1848 è ~egli 0 conosciuto,. sf' i nomi di Proudhon e di Stirner sono ce– lebri e se i milita~ti operai hanno general– mente qualche idea delle loro dottrine non è ' la stessa cosa del periodo che seguì immedia- tamente la disfatta della .Rivoluzione: e i· nomi di Anselme Bellegarigue, J qseph Déj a– çques ed Ernest Coeurderoy sono quasi sco– nosciuti in Francia, malgrado lo sforzo fatto dal N ettlau medesimo per 1·ivelare al p1J.bblico quest'ultimo, ripubblicando nel 1910-11 nella. «Bibliòteca Sociologica» dello Stock ·1a sua e pera più caratteristica: J ours d' Exil. Essi furono i precursori immediati degli anarchici pii1 co:ç.osciuti appartenenti al, periodo suc– cessivo·; ed anche certe idee di N ettlau stesso hanno in quelli la loro prima origine, cç>me l'idea della tolleranza nel campo politico che ' r-ondurrebbe gli uomini, dopo molte lotte inu_ ;ili fatte per imporre universalmente un sil;lte– na unioo, ad ammettere fa coesistenza di pa– recchi regimi sociali, · come ciò eh' è avvenuto oel ca~po religio_so dove, dopo tanti massacri ci' si è adattati alla mutua tolleranza: questa idea, formulata già da Bellegarigue, appare. ancor più nettamente, nel 1860 nel belga De J>uydt.. . ' Segnalo di vqlo, fra tantè altre cose interes– santi, ]e considerazioni originali di .Nef;t;lau sull'influenza che -avrebbero esercitato i G1a~ cobini e Napo leone I. col loro esernr-,io, sul10
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