Pensiero e Volontà - anno III - n. 5 - 8 aprile 1926
.. 102 PENSIERO E VOLON'I'A' --------'---~--------~-~-- --- economioo, sia esso individuaH.stà· 9 comuni– sta. Sono inclinato a credere che l'insufficien– za di questa -base e~on~ica, esclusivo Comu- · nismo o esclusivo Individualismo, secondo la scuola, impedisce alla gente di acquistare con– .fidenza nella praticabilità dell' Anàrchism~, i cui soopi gene:rali sono pure ~pprezzati; da. molti come un sublime ideale. Io stesso sento che nè il Comunismo nè l'Individualismo, se divenissero la sola forma economica, realizze.– rebbero · 1a libertà, la· quale richiede sempre la possibilità di scegliere fra vie diverse. So che i Comunisti, se interrogati direttamente, dioono che· essi non avrebbero nulla da obiet– tare agli Individualisti che. volessero vivere a _modo loro senza creare _nuovi monopolii e nuo– ve autorità; e così dicono gl'Individualisti a riguardo dei c·omt{nisti. Ma. ciò è raramente detto in modo realmente franco ed. amichevo– le: gli uni e gli altri sono troppo convinti ·che la libertà è possibile .solo se si seg~e il loro p_roprio schema. So che vi sono d'ei Comunis · e degl'Individualisti, ai quali le lor-o rispettiv-., dottrin~, e solo le l~ro, danno completa sod– disfazione e risolvono secondo loro tutti i pro~ blemi ; essi non vogliono in nessun_ caso essere disturbati nel loro attaccamento, durato tutta la vita, a quel .dato ideale economico. Ma essi non debbono immaginarsi che tutti g]j uomini sono fatti sul lor•ò modello e destinati ad . accettare le loro vedute, o -restare incor– reggibili avversari indegni di ogni simpatia. Ohe essi" .guardino la vita reale, la quale· è so:pportabile so1o perchè è varia e differenzia~ ta malgrado tutta l'uniformità ufficiale. Noi tutti vediamo le s,opravvivenze del Co– muni.smo primitivo, l'azione molteplice della solidarietà ·nei giorni nostri, da cui si possono ·sviluppare le nuove forme del Comunismo 'fu– turo - a dispetto d~l. fer,ocè Individualismò capitalistico che domina 9ggi. Ma questo mi– ·serabile Individualismo borghese, se crea un de~iderio di solidarietà .che mena al -Comuni– smo, cert-amente .çrea anche un desiderio , ~n Indivjdualismo ·g:enuino. libero. non ego1- stioo, in cui la libertà di azione· non sarebbe· più malamente usata per schiacciare i più de– noli e U?Urpare dei mono'polii come· avviene ::i.desso. I - Nè il Com~nismo, ne l'lndividualism.o spari– r-anno mai ; e se per una qualche a~ione di masse una qualche rozza forma di Comunismo fos-se istituita.· l'Indjvidualismo sorgerebbe pi' forte che mai. ·co.ntro di esso. Dovunque pre– vale un Ristenia uniforme.. gli Anarchici, se hanno a cu,ore le loro idée sarebbero alla te- • sta dell'opposizione e non vorrebbero diven- tare s~stenitori fossilizzati di un .dato sistèma, sìa anche quello del pjù puro O.o:q:mnismo. -Saranno dunque essi degli eterni malcouten– ti, sempr~ i~ lotta, senzà mai godere· aleun rìposo ? Essi, si potrebbero s_entir 13oddi_sfatti in nna società in cui tutte le possibilità econo– miche potessero avere. pieno sviluppò e· 1e loro energie essere dedicate .ad una , pacifica emu– lazione e non più ad una continua lotta ed ·una. continua demolizione. Questo desiderabile stato di cose potrebbe essere preparat<? fin da ora se gli A.narchìci si persuadessero infine che Comunismo' ed Individualis:m'.o sono egual– mente importanti, egualmente permanenti, e che la predominanza esclusiva dell'uno o -del- 1'altro sarebbe la più grànde disgrazia che po– trebbe capitare àl genere umano. Dall'isola- . mento noi ci rìfugiamo nella solidarietà· come dall'"eccesso di rapporti sociali . ci rifugiamo nell'ìsolàhlènto : tanto la solidarietà quanto l'isolamento sono, ciascuno Rel giusto -momell– to, libe;tà ed aiuto per noi. Tutta la vita uma.– na. oscilla ~ra questi. due poli con una varietà senza :ffne. Lasciate .ch'io m'immagini· di' vivere in unn. libera società.. Io avrei certamente differenti oo'cupazioni manuali ed intellettuali, che ri– chieder~bbero forza o al;>ilità. Sarebbe molto monotono se i tre o quattro gruppi coi quali lavorerei (giacchè .spero che allora non vi sa– rebbero sindacati!) fossero organizzati esat– tamente .nello stesso modo: i,o credo piutto-· sto che differenti gradi. e forme di Comunismo prevarranno in èssi. Ma non. :QUÒ forse avve– nire ch'io mi stanchi di ciò e desideri un pe, riodo I di :relativo isolamento, di Individuali– smo? E ~Bora potrei aderire ad una delle molte formé possibili d'Individualismo fondate sul principio dell' «eguale scambio».. Forse sj fara una cosa quando si è giovani ed un'altra quando·' si ,va diventando vecchi. . Quelli che· sono mediocri operai resteranno nel loro gr~p– po: quelli più ·a~ili non a,vran:q.o la pazienza d1 l _avora:re.sempre con- dei principianti e vor-, ranno fare da loro, a, meno che per una dispo– ~izion~e molto . altruistica essi trovino piacere nel fare da maestri o da consiglieri dei pi·; giovani. Jo credo anche che al principio adot-. terei il Comunismo cogli amici e l'Individua– lismo ·cogli ·estranei, ed in seguito mi regole- 1 ·reì secondo i risultati- 'dell'esperienza. Perciò " un passaggio liber0 e facile· da una. varietà ~l– J' altra di Comunismo e- di là ad .·un~ qualsiasi varietà d'Indìvidualismo. e così di seguito, do~ vrebbe essere una cosa ovvia ed elementare
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