Pensiero e Volontà - anno III - n. 5 - 8 aprile 1926

116 fENSI'ijRO E VOLONTA· I • . ; , .. ----···-------· ---- --- -- tale giudizio, oltre il giovane comunista col quale polemizzavo persona-lmente nel mjo arti– colo. vi sono anche degli anarchici che mi per– metto di qualificare estremisti. Era a questi ul– timi che le mie frasi si indirizzav~no). A quanto sembra, il concetto più sopra, ripor. tato può servire a diverse interpretazioni. Mi si permetta di spiegarlo cl'iiaramente. La vita degli uomini è formata da tante esj– genze perchè lo. sviluppo della civiltà, della meccanica e della produzione h_a creato un 1 in– finità di bisogni ai quali nessuno può e vuole rinunciare. << L'uomo naturale », capace di vi vere ·unicamente coi pròdotti che la natura lar– gisce e che non cerca altro che nutrimento. e ricovero, non esiste p1 ù, neanche nelle regioni a civiltà arretrata. Esiste piuttosto l'uomo cj vile. avido. di benessere; esigente di comodità · sempre più raffinate, .l'uomo che oltre ii nutri– mento ed il ricovero vuol avere soddisfazionj estetiche ed etiche, che vnol spremere dalla vit::i la ri1aggior• somma di godimenti possibili. S,e ciò sia un bene od un male non è compito di questo scritto stabilirlo; qui affermo soltan– to che tutto ciò è realtà. . I Lo sviluppo delle forme civili di vita, ha fat to sì che fra gli ùomini tutto sia interdiper denza. Non occorrono molte parole per spiega– re questo fatto Fenorme movimento del traffico commerciale ·è la sua manifestazione più evj– dente. Interdipendenza fra uomo ed uomo, fr;-< città e campagna, fra industria ed agricoltura fra nazione e nazione, fra continente e. contj nente... E' questa interdipendenza eh.e esigP mezzi di trasporto sempre più poderosi e Più rapidi e che nel contempo esige un cer.to ordine, sia nella produzione che neillo scamb:io dei pro– dotti . . La soci.età capitalista provvèd~ a tutto co' mezzo del s-uo ordine; ma l'ordine capitalista viene negato dai principii socialisti i q_uali ten– dono a mutare le b~si economiche e giuridiche della società attuale, per creare un ordinP nuovo. Questo ordine nuovo· non può nascere dalla forza, delle cose o dalla fatalità degli avveni– menti, dève essere creato dàlla volontà · deglj uomini. I quali uomini (s'intend,e : quelli che a~piran,o · all'ordine nuovo) se vogliono conqui– ~tare realmente la mèta ideata, debbono tener calcolo cfie la, vfta - tutta la vita_ - non è caos, ma è organizzazione. N.ella società di do~ mani non si _potrà lasciarè la 1:1roduzipne e fo scambio all'arbitrio del caso, ma sai:à ne_cess3· · rio disciplinare l'una e :l"altro. Ecco perchè io ..affermo « che la società avvenire non si pit-ò cost1·1tire sulla sabbia ». ·-------·----·-----------·--- I socialisti autoritari vogliono mettere que– sta di sci p}ina sotto r e~ida derio · Stat6; i so– cialisti libertari (ohe sono gli anarchici) voglio– no affidar~a alle libere associa2l'ionì. Stato è ge- ' rarchia - dicono gli anarchici - gerachia è autorità. I/autorità non riconosce limiti per la propria potenza ... Autorità è diritto quiri– tario di proprietà, perciò è la negazione de] comunismo .. L'attuale esperimento russo è la prova del fallimento del comunismo di Stato. Perchè le associazioni - basi dell'economia– sociale di domani - siano "su.f fìcienti alle ne-, cessità della vita civile .e dell'interdipendenza, bisogna che siano formate da uomini capaci di intendere la vita nella sua realtà e consa– pevoli dei bisogni di tutti : uomini che cono– scano il valore del diritto, t sopratutto quello del dovere. La solidarietà è più dov.ere che di– ritto. Per arrivare a ta1e comprensione e a talB conoscenza, la letteratura non vale, non ,·a]e la frase sonora che fa effetto ma non dice nullç:1,; vale piuttosto il faticoso studio deìla realtà e delle leggi economiche che rego– lano la ·vita: vale l'~.ndagine attenta e paziente che condnce alla rivelazione delle 1eggj_dell' ar monia e della solidaretà. Ecco. perchè ho sèritto chP. ,; i conquistatori del domani non possono rsse1:e dei paroiai innamorati del gesto e deUa s~·,zewnita dei propositi ». _ E' evidente. che il mio pensiero - se pur negt1 certe forine di catastroficmo teorico tanto carP a t&luni estremisti dell'anarchisrq.o - non ha rapporto alcuno col socialismo di Sta.to, socia– lismo che. a mio giudizio, non ha nulla di so– cialista. Se crea.essi che per la, ·creazione dei l'ordine nuovo sia necessario passare sot.to gli archi classici dell'autori"tarismo, non esiterei ad intesserarmi in qualche partito che ha tt\le programma di lotta e di conquista. Invece 1 i– mango dove :sono perchè credo - ferma.mente t~redo.·~ che solo attraverso i principii liher– tari sarà poss-ibìle creare il vero sòcialismo. CARLO MOLASOHJ Per conto mi~ non ho più. niente da dire al l'Avanti! . lo mi lagna;o no.n pe~chè l'Avanti! pensa di_ 1Jersamente da me, ma perchè avendo . il suo corrispondente oo.mpreso male il mio pensiero, · si rifiutava· poi a pubblicar~ la mia rettifica e , cercava · di confutarmi s;.nza avere prim{L ri– portato. esattamente quell.o che io avevo dett 0 · Con giornalùti che comprendono cosi la leal– tà e la ~orrettézza . io non polemizzo . ERRIOO MALATESTA.

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