Pensiero e Volontà - anno II - n. 11 - 16 settembre 1925
25!5 PENSI¼RO E VOLONTA' I ' • I . regioni dclF Asia minore. P,erfino alla Dani– marca che li rifiutò, furono offerti territori ' non danesi ! Dalla Uonferenza <lel 1919 uscì un'Europa balcaniz21ata. Vi erano prima della guerra 25 statit. Ora ve ne sono 35. I nuovi piccoli stati i nel i nano per il mili ta,ris~no o per il p,rotezio,._ nismo, e vi sono Stàti nei quali la nazionalità dominante è in minoranza, numerica, come in C co Slovacchia i cechi; o nei ,quaLi vi sono grandi minoranze non nazionali: come in Po– lonia, Romania, Jugoslavia, Grecia, Italia, ecc. Per avere idea dell'enorme sconvolgimento portato dal frantumarsi delle gr,andi unità politiche basta pensare che l'Impero austro– ungal"ico si è spezzato in otto parti, uelle quali 54 milioni di nomini si trovano uniti in stati di recente formazione o -aggregati for– zatamente ia stati1 stranieri. Abbiamo molte nazioni in lotta tra loro per . l'assurda distribuzione dei territori. Alla Polonia sorro stati attribuiti territori completamente russi e completamente tedeschi. Russia e Germania contro la Polonia! La Bessa.rahbia, russa, ò stata attribuita ai– lH, Romania. Russia contro Romam'a ! L'Ungheria ridotta a poco meno di un terzo di quello che era, ha do,vuto cede1·e alla Ro– mania territori con popolazioni interamente magi'are. Ungheria contro Romania I· La Tur,chia e stata in parte, ricacciata in Asia, perchè l'Intesa ha viluto favorire la Grecia. Turchia contro, Grecia! Al Belgio sono sta.ti dati, j ter ritol'i tedeschi di Eupen e Malmedy. Germania, contro Bel- gio! , La Sac1,r, territorio interamente tedesco, (su 700.000 ,abitanti non vi erano 100· francesi) I! stata djstaccata dalla. · Germani1a. Il sottosuolo è s,tato ceduto a perpetuità alla Francia. e la Baar data in amministra– zione alla Società delle Nazioni, cioè, in pra– tica, alla Franciia;. e dopo, 15 anni dovrà mar nifestara, mediante plebiscito, se vorrà appar– tenere al.1a Francia o alla Germania. Un pl,ebjr scito è stato fa.tto per ]' Alta Slesia e, benchè la popolazione, da mille anni tedesca, abb1 1 a, a grande maggioranza, dichiarato di voler ap– partenere alla Germania, il territorio è_ st_ato diviso in offesa al trattato e a.I pleb1sc1to. L' Als~zia e la Lorena, la prima prevalente– mente ~edesca, sono sta.te attribuite alla Jfran– cj a Per dare un'uscita. al mare alla Polonia. la; Germania è stata divisa in dlue parti, me– diante il corridoio di Dan~ig e la città dd Dan– .zig, itnte1~amente tedesca, attribuita alla Socie- tà delle nazioni. Molti milioni di tedeschi del- la, Germania e dell'Austria sono stati attn– bniti alla Polonia e alla Ceco Slovacchia. Ger– mania ed Austrja contro Poloma, Uecoslovac– chia e J:;'rancia ! L'Intesa se l'è presa anche con gl-i Stati aJ. leati. La Galizia orientale, interamente ucrai– na, non è stata uni:ta alla Russia, a~la quale, c.,on la cosfatuzi,o-ne degli ~tati Baltici, si è tolto l'unico grande mare libero del quale di– sponeva. La Cina, che pure a..v,eva dichiarato ,guerra a,lla German11a, si è visto togliere il ter– ritorio di Ol1antung, che è stato dato al Giap– pone. Il Montenegro, poi, abbandonato dalla Intesa, è stato _so,ppresso. Le pazze attribuzioni, oltre che creare irre– <lentismi hanno dato esca alJe tendenze impc- ' rialiiste e hanno determinato alleanze che han- m, oa.L'attere offensivo oltre che difensivo. La Pol'Onia ha aspirazioni in Ukraina e ten– de ad impadronirsi del terrJtorio di Danzica. La Russia bolscevica rimane f.edele al pansla-– vism0 czarjsta e mira a Oostantmopoli .. La Russia, che in Europa ha per sola allea– ta la GermanJa, si spinge ve.rso -l'Ori-e.nte. Ha · penetra:ta jnteramente la Mongolia e si spinge sempre più in Cina, e finirà ·per allearsi col Gjappone. Questa è l'Europa, dopo la gu-erra della. democrazia, della libertà dei1 popoli. Dopo l'ultima g11f'r1•a I E qusta Europa ha bisogno di pace, come una puerpera di riposo, come un convaléscen– tt> di sole. C. B. La oivilizza1,ionc· d' ..b:uropa è una macchi~1a per schiacciare. ..b:ssaconsuma i popoli che in– va.de; stermina e distrugge !e razze che osta– colano la sua marcia conquistatrice. - E' una civilizzazione da cannibali; essa op– prime i deboli e si arricohisce a loro spese. Se· mina dappertutto la gelosia e l'odio; e fa il vuoto dinanzi a sè. ..b:'una civilizzazione scien– tifica e non umana. La sua potenza viene dal fatto ch'essa concentra tutte le sue forze verso il solo scopo di arricchirsi... 8otto il manto del patriottismo essa manca. alla p,arola data, tende senza vergogna le sue reti fatte di menzogne, innalza i suoi id·oli mo– struosi nei tempii eleva.ti al suo dio: il Gua– dagno. Noi annunciamo con sicurezza che ciò non durerà sempre . RABINDRANATH TAGORE. /
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=