Pensiero e Volontà - anno II - n. 10 - 1 settembre 1925
PENSIERO E VOLONT.ft' 22t 11,mam,o ed wn,iversale. Se perdesse tale carattere cesserebbe dall'essere un ideale e s'avvierebbe. rap1damente aUa morte. Una dimostrazione di fatto ce ne ha dato il tentativo di appli– cazione pratica e politica del socìalismo che in Russi'a ha preso il IIlome di bolscevismo ( co– munismo di Stato), il quale ormai del sociali– smo non conserva più che il nome. In Russia il « comuni~mo » - p·arte per la pressione di circostanze esteriori più forti, par– te i:er terribili errori interni - non ha fatto che sostituire la domin~ione dei rappresentanti' di una classe e di un partito, ai rappresen- tanti di un'altra classe e di un altro partito; ed inoltre è diventato la politica di uno Stato o governo particolare, in concorrenza con gli' al– tri Statì sul loro ste.sso terreno dell'economia capitalistica e della diplomazia militari'sta e imperialista. Il comunismo oontradice e rinne– ga, così il suo stesso significato etimologico e storico e perde il suo carattere di « ideale » umano, per non es~ere altro che la formula, la, ragione commerciale, il titolo politico de– gli interessi di una nuova classe dominank. di' ulil governo, dello Stato di una sola na:,., ne, - contro le classi tuttora soggette e sfrut. tate in Russia, e motivo di diffidenza crt.:. scente o di ostilità da i;arte di tutti gll' altri popoli. ' Per tornare-al socialismo, che è quello che più c'interessa perchè è l'ideale vivb e i'n at– tjvità nell'attuale periodo storico, diciamo adunque che esso esplica ben~l una delle sue più importanti funziolili attraverso e per mezzo della lotta delle classi, ma non è la lotta di classe. bensì (per ridjrlo con le parole già cL tate dal Colucci) « la sovrasta, la involge, la dirige, la modera e la coordina ad un su1..> frne unico e complesso idealistico ». In un cer.-• to senso si potrebbe dire che la crea. E allora, dopo tu~to• ciò, che cos~. può si– ginificare l'appello « torniamo -all'ideale », ti– midamente emesso da qu·alcuno prima della guerra, e lanciato a gran voce da tant'ì' dopo la crisi tremenda scoppiata nel 19141 Esso vuol di re in sostanza torniamo all'ideale deJ socialism0. Ma. poich~ da,] 1870 in poi il socia– lismo si è frazionato in tante correnti diverse ed opposte. qual È' il socialismo che più meri– ta questo nome nobilissimo di « ideale » e che appare i:H.1 vicino alla verità, più ri'sponden– tf' alle aspirazioni dei popoli, dopo il lavacro ddle sconfitte e delle delusì'oni subìte in que– sti ultimi dieci anni ·'di tragedie e di dolori t I popoli sOIIlooggr in preda ad una grande stanchezza. Prima la, guerra, coi suoi torrenti di sangue e il -suo corteo di fame' e di morte, poi le sùbite febbrili speranze di liberazione con le loro convulsioni e ,i loro tentativi di– sperati, poi ancora le repressiom 1 libetticid,e e lf: tremende crisi politiche ed economiche, tut– to 'ciò ha fiaccata l'energia popolare illl ognr paese; e di questa stanchezza sta profittando l'oligarchia finanziaria e statale per stringere 1 1 freni e consolidare la sua dominazione. Ma i cervelli non han cessati di vibrare IIlè i cuo– d di :i:ulsare: e pensieri e sentimenti si vanno raccogliendo intorno a nuove aspirazioni, per uno slancio nuovo i'n avanti della civiltà u– n::.ana. Qual'è l'ideale che pit1 J:•uòappagare l'inesau– sta aspirazione ad una civiltà più alta, ad ulll progre~so più ampio 1 Non v~è che una rispo. sta : i1 soc~al.ismo. E quale socialismo 7 quel– lo che più è rl}Stato fedele a.Ile ~ue origini idea– listiche, che meno ha deviato e tralignato, che meno ha transatto op,portun,i~ticamen~ con le mutevoli nece~si'tà conti1I1genti di tempo e di luogo, eh~ pìù è restato sè sfiesso, anche flP !.!. nome gli è stato defraudato. In questo senso « ritorno all'ideale » signi– fica ritorno alle idee che furono elaborate in. seno alla prima « Associazione lnternazjonale dei Lavoratori » : idee che furono una filiazio– ne, una deduzione logica, dei moV'imenti di pro– gresso antecedenti!, come i comuni, il rinRisd• mento, la riforma, la rivoluzione francese, il quarantotto, ecc. - idee generali ed umanQ di uguaglianza, di fratellanza, di pace, di g1u. stizl'a e di libertà, non più intese particolari– sticamente e limitatamente, ma nel loro signi– ficato integrale di liberaziOll'le di tutte le indr– vidualità e collettività umane da ogni forma d schiavi'tù politica, economica e spirituale. Specialmente dopo che la concezione auto– ritaria e statale del socialismo ,e della rivolu– zione lia fatto bancarotta, sia come metodo Je– galitario infrange111dosi al contatto della realtà della guerra nel 1914, sia come realizzaZ'ione ri– voluzionaria, nella sua espressione democrat!ca. in Germania e nella sua espressione dittato– riale in Russia, il Titorri.o alle sorgenti idea.li del socialismo non pub essere l'nterpretato che come u:n riconoscimento delle ragioni ideali dell'anarchismo, sia, come tendenza dello 3p.iri– to, s1'a come programma realiz~abile e real :zza– fore. L'anarchia è ormai la formula del progres~ so del secolo· XX, come lott~ contro il pas- · sato e come ·conquista dell'avvenire. *** Sarebbe troppo :lungo oimostrare qui ço- me gl1 anarchici siano quelli che pi1ù si sr:no conservati fedeli, nella lettera e nello spirito,
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