Pensiero e Volontà - anno II - n. 10 - 1 settembre 1925

234 PENSIÈRO E VOI.ONTA' sa dà per indiscu,tibile ciò che è del tutto controverso, dò che .isipettn ati.cora la sua dimostrazione, e che è s~ato negato da un.a quantità di persone la cu 1 i autorità in materia val~ un po' più ,della sua Not:amo fra gli altri, per non offenderla, Carlo Marx, Fe– derico Engels, Augusto Bebel. .. Se mai, Bat– taglie Sindacali si trova assai più d'accordo su tale argoment<> con la buon'anim.a di F1 ancesco Crispi ! *** Poichè con molta pazienza e giustamente Stagnetti osservava a Battaglie Sinidacali co– me non si.a affatto vero che gli a,uarchici siano i -teorici dell'indisciplina e che Q)P.rlo– ro il promuov-ere una organizzazi_one sia un controsenso, Q)erchè invecè l'anarchia è un idaale di organizzazione, vale .a dire della organizzazione libertaria in contra.pposlo a I– l' organizzazione autoritaria, l'organo confede rale quasi seccato .replica : 1< Ma sì, .le sa!ppia– mù anche noi le lotte tra anarchici indivi– dualisti e anarchici org.an izzatori !, .. No! scusate tanto: qui le controversie fra m<lividu,alisti e comunisti . dell'anarchismo, fra anarchici organi.z:r,atori e anarchici antior– ganizzatori c'entrano come un fico secco. Siete padronissimi, poichè vi fa comodo, di ignorare che in Italia J'anarchismo iudivi– r'uqlista costituisce un movimento di piccola minoranza in confronto dell'anarchismo co– munista; ma voi, adesso non discutete con tutti gli ,anarchici in blocco, bensì solo con gl'1 organizzatori, cioè con quelli organizzati nell'U. S. I. o nella C. G. del L. E quando a-ccusate i primi d'essere in contradizione, •come anttorganizzatori che si organizzano, voi fate una specie del gioco de1le tre carte ctei ciarla tani nelle fiere ... E non diciamo i.altro 1Per un riguardo a ... 1'unità sindacale! Del resto va ril'evato un altro giochetto di parole: « L'autogoverno va benissimo {dice l3. S.), ma preslljppone una convenzione sc,– ciale - legale o morale fa lo stesso -.- alla ,qua.le l'individuo è deciso d'attenersi )',. Quel legale o morale fa [ostessa vade un Pe– rù! Non « fa lo stesso » :proprio niente af– fatto!. .. L'articolista confederale che si van– ta non digiuno di movimento anarchico, ignora che la dilfferenza tra la concezione ., ·autoritaria .(dall'assolutismo teocratico fino alla sodal-dlemocrazia,) e· la concezione. anar– chica della « società: »• consiste proprio in questa diversità fra le due convenzioni- : che la p.rima è legale, cioè coercitiva, e la secon– •da è soltanto morale, cioè volontaria. E' ovvio che quando la convenzione è le– gal'e, cioè obbligatoria per tutti, diventa del tutto indifferente che i singoli cittadini sia– no o no decisi ad attenervisi. Due parole ~ulla questione della discipli .. na si,ndacale. Veramente l'argomento è stato sviluppa .. to assai bene da Stagnetti, tanto vero dhe su ciò 1'a redazione di B. S. non insiste e scivola via, attaccandosi a questioncelle del tutto secondarie. La verità è ohe quello che più di tutto itn{Pedisce una ve.ra unitl sindacale ,è lia man– canza di un patto sociale che assicuri a tutte le minoranze eguale diritto di dtta. dinanza neH'organiz~azione, in modo che nessuna vi si trovi a disagio e in contrasto con i prOiPti diversi convincimenti politici e sociali- Oggi, per forza maggiore, la Confe, derazione G. del L. è giunta a stabilire una ,relativa neutralità di· fronte ai varii :partiti, ma le norme d'organizz,azione interna sono state rese ancor più autoritarie ed accentra, trici che per il passato; •vale a dire la <lisci. ,plina coercitiva, imposta dal centro, è stata ancor più sostituita alla disciplina per libe• ro consenso accettata dalla periferia. 1 1\Ia che sia Q)arecchio· ... dittatoriale (e con– traria perfino all'idea semplicemente demo– cratica del libero !Pensiero) la concezìone del. la disciplina di B. S. lo prova questa i,ngenua domanda che ,essa rivolge a Stagnetti : .« Co– me concilia la difesa che egl:i fa dell'Unione Sindacale, organismo nettamente anticonfe. derale, con la sua ·permanenza nella Confe. derazione del Lavoro al posto di diriigente di un Sindacato? ». Non sap\piamp che cosa risponderà Sta. gnetti; ma ci pare che abbia fatto nè più Il€ meno che il suo dovere, difendendo, sopra un giornale che è anche un po' suo, ia U. s. I. da attacchi ch'eg.H sapeva cattivi o i,ngiu– sti, - sia (l)erchè ristabilire la verità e com, battere una .ingiustizia è sempre doveroso, anche quando lia verità e la giustizi,a sono offesi nei nostri medesimi nemici sia perchè . . nel caso (Particolare lo Stagnetti vedeva at- taccato ingiustamente nn organismo che di– fende su altro terreno e con, altrt metodi · il . comune diritto operaio ed è perciò ,per– sèguitato •dai çomuni nemici, sia infine per– chè nell '~rganizzazione consorella e non ne– mica egli conta numerosi amici e compagni di fede.- · Se succeda che dei nostri compagni attao-

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