Pensiero e Volontà - anno II - n. 7 - 16 maggio 1925
.- . . . PENSIERO RV0LONTA'. 167 mun_1sti autori tari, coi lqro sindaca.ti rossi, per a;ttirare gli operai delle ·fabbriche al loro partitq, sp,e,rando di giunger.e pe.t c1uesta -via alla conquista ·<lello !: >ta.to , chie per ,essi è 'l'u– nico .scopo ·da raggiunger.e. E!ssi v;edono ne1 consigli cli fabbrica le cellule del partito co-. munis:ta. · Ma chi vorr-ehbe. vedere nei consigli d1 fah– b:rica d.ieg~i srtiruni/enti. v,eran1.enltie urtilizza.hili · . , nella lotita, delle çlassi e per il lavoro prep1,.. ratorio di trasforma,zione s,ociale, non può che · diffjda.re di quelli che dipen_èi,ono dalle leggi borghesi. Il rinnovamentq so~ale dov-en– d(• avveni1re in tutti i. rami della viita 1econo– mica attraverso l'opera crea.trioe del popolo i~voratQ'r,e, noi i;os 1 siamo vedere un soluzione èìcl prqhelma dell'amminis,trazion.e _nell~ fab– briche 1 solo ·per op 1 era dei lavora,_to1ri stessi che vi lav:ora.no , poi.chè sono -essi qu~lli çhe pos– &ono meglio di tu.t,ti sceglier-e fra, sè i più ca'pa.m. L'idea de.1 SQVi,eit e dei consigli di fabbrica ha per noi anarchici ed •anaroo-sindacalisit1 tu1tt'altro senso che pei comunisti e p1ei sociial democl'a.tica. M,entr,e pei riformisti e comuni– sti i sovieti · non ha-nno in,dipenOJenza e debba., no fare ciò che vuole il p&rtito, noi non v.1. v,ediamo che un Qrgano ,ef:iilrcaoe dell'iniziati– v:,. e dell'aut.o·nomia delle forZje operài 1e, il qua.Le, oltre a.lla. lot:ta · quotidi,ana, dovrehbt_ pre:,;:-arrursi a giest1r.e diretta.mente gli strumenti d.,~pa produziori.e in up: nuovo oréll-ne sociaJ•e• Non b,i!sogna cQn ciò cader.e nell'error-e del- 1' organizzaz,ionte limirtat;a, nella fa;bbrica, di cuì pure si è avuto ,esempio -in Inghilterra ~ Germania. Essa gi-e>vòmomenJtarnea .mem.te du– ra.nit-e la guerra,. ma oggi non risponde più al- 1,eneo~itiÌ del mqvimenrto. Essa sarèbbe. in 1suf– fi,ciente in caso di vasti scioperi, serrate, lun– ghe élisoccupaz.liQni. Meg1io vi risponde l'orga– nizzazione per regione. Ma poichè la r,egolame:a .tazione del · consumo (ripartizione dei· viveri dura.nte un,o soioi;erQ, - ,e-cc.) nQn può essere P,onctiott-a be,11,e 'che dagli organismi locali, ne ù,eriva che qu1eat'i, ,e così i consigli di fabbri– ca, dovrebbero eiss,ere I inJtimamente collegati ,..,11-e piò. vaste organizzazioni sindacali. Dt ve.nta perciò se:rnipre pm n1eooosaria 1~. •~iat>cxra.zione di un S'isteil_!a di sovieti a base fod.e'ralista che rimetta . ai cqnsigli sing-e>li la di rez1one deUe fa,bbriche, :di cui1 1~ p,roduzio– ne d,ev.e esser.e regolata a seconda d-eJ.i. hi.sogni 1 ·consigli di fabbrica di itutito un com1.l)le o d1 una tregione in:vieranno i loro d,el-egati ai con– gressi che esammieranno e 'decideranno sulle <.J.U,estiqni · in:teresisanti la. collettività ed in gie– nisrale tu:tta la vita economica._ l:5e 1 consigL. cli !abbrica saranno orga.J1izr-laitisu queste di– rott1v.e, ci sarà la proba.bdità .che la classe o– [Jeraiai ·non vieda sfuggirsi 1nu,tilmente una. oc– casione, come quella che si r:reoontò in Italia 11ei l!:120. P,erchè la quèstione p1u· importante t,er gli operai s~à all0ira di sape,r ammini– ~trare le loro fabbriche ,e la produzione re– lativa. ll Souohy del quale abbiamo riassunto il µ1ò. brev-emente r:,ossibiLe l'articolo, finisce con '.Hgliando gli anarchici degli altri paesi aa. oc– ~u parni d1ella, qu-eSJtione ,ed orga.niz.za ;re do– vuillt!Ute, in qgn1, officina., dei consigli di fab– \Jirica, che sara.nno ase,ai utili sia p,er la di– tesa con<tingienrte degli iriter~ssi oper&i, sia per uonquistare alle proprie idee la simpatia del– l,1, classe operaia. .'Oa noi l'argomento, 1n questo critico perio– ù<.• st()lr1co, può sembrar-e un po' fuor,i di a;t– tual:irt,à- Pur.e nq,n sarà ma.Le fermarvi su la attenzione e, s,enza fra proprie tutte Le 1d.ee del Souchy, studiare quanto in esse r:uò -es– ~ervi d 1 buono e di attuabile prima o poi. P AOLo FLORES : Teatro· del Popolo .. - ( Vita Roma, - n. 1 di marzo 1920). Quando si l)iarla idi te.atro, _, ,dice H P.lo ,res, di cui, ,riassumiamo, J'ottimo articoJ.o, rilporta.n– do tutte l,e parole sue ,che... si possono ripor– tare, ~ no.n si può pensare semp-lk:emoote a un .mezzo roratico di r•e•alti.zzazio,ne de1l'0'0€1l"a d'arte, .in ,sè compjuta e .peTlfetta élJilche fuOII'i d•eU.a raJp;pr-esentaziOJ1ie.A cred-er oosì, bisogne– rebbe rinunzia-re a .spi,ega:r,ele origini ideali non solo _del teatro, ma ll)u:re rdelJ-a traig,edia e della comme.di -a, ,ct,almomento ,c·h-ela nascita di que– ste avviene storiicament-e su11.e pr.imiti.vr . sc-ene a.:,D"!'.esti neU~ s-o}e.hni f.este di oo rito socia,le . ; . . . . ~ E' invece o:pililione dei più che il teatro si-a u.n cc ge.n,ere letterari-O·» b,en distinto in sè dagli · altri: c'è · ins_omma :iJ èomune ricon-0scimento d;i una p,e.cuJ.ia-rità, alm-eno ~orma1e e. tecni,oo. Se [)'erò ,di questa iearatioo-isti,ca originale ci S' · vuol-e Tender,e p-iena;me,nte -ébnto, n,()[l bisogni\ ripo-rl.a ne-ne generi-che •~d_este:r:neleggi di quel– le o;pere d'•arte, ma- ccmviene :riceroorla in un attegg.iamento .spi:rituaile·, che ,è la .giustilìcaz:ird,– ne intrinseca delle èosì ct.ette· .leggi tecnicihe e· dimost.ira l'inerenza -assoluta :della formà artisti– ca 1all 'intuizione ipoetiica, aùla corucezione del mond,o e della vita che ispiira iil poetia.
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