Pensiero e Volontà - anno II - n. 6 - 16 aprile 1925
PENSIERO E VOI:ONTA.' 123 offìci~e :t.enevan chiuso i::er andare a-nch'ess.1 1 a èlivertirsi, e oosl faic~an-01 i negozianti. _Pas_– seggia,te, canti, molto vino; e la potlizia, stessa non si ourava di qual-che grido poco ortodos· :SO, in· rquèl giorno, sicura o~e 1 rindomani nes· suno più se· ne sareib,be5 .riooirdato. La· fo(t'z-a della ,Pradizione .e dell! abitudiw:~,, un certo, ·senso1di nost,aJ.gia, il bisog:no di pro– -fi ttare. <l.ell 'occasioaJ.e,per :fare -qeiel po' di· pro– paganda possilbile, eà. infi~e l'essere tutti _u– -gualmeillte uomini n{)(Uinsensibili ·alle t,enta– ziOIIl.Ìdello svago, univa gli ana,rchici ·a tutM , -gli aJ ttj in qucl giorno di fes,ta. M 1 a i più oOill- ·sapeivoli denunciavano da u:ç. ·pez.zo la' de.ge 1 - nera.ziQIIle di Uilla manifestazione, tanto p:ro– mett,ente all'inizio; e nei manifesti di ciroo– stanza ,come nei disoor,si oc:c-aisionaJide1ali·ora- o tori, _piùvott,ei -si è. cercait<i di avvertiire la, das- ·s-e -operaia che •quel,la non e,ra la via buona ~ ohe per c,01nservare_. al «·prim:01 .'maggio » il si– ·gnifi.cato col ~quale era sorto, bisognava ritoir– na,re ad una sua ,concezione niù austera; hi– ·sognava ;eh'-esso fosse nQIIl gi~irno di fooile · e lieto c1blidde;i dolori della vita, ma giorno di ricoirdo dei ctloVieiri ,che inc-01mb:ono .alle classi ,e pail'.'ti.tiche vogliorw migliolrare 1'umanit'ià,., La tremenda lezione delle CQlse·, 1 stavamo -quasi ,per ,dire la punizione,' norn. è tardia-ta N ori, non ab-biamo,.mai dett,oi, - e non diremo neppur oggi « taJ?,to pe,ggio1 tànto meglio».• Sentiamo tutte le laceranti ferite dell'ora' ohe pa,ssa, percepiamo. tutte le• difficoltà ed i -dan-, ni; e non ,cé ne rallegrirurrw certo. Ma rioo1rqando quali buoni frutti vennero -da -quel sensQI d 'e,ro!Ìs.mo.e di religiosità, che . le persecuzioni alimenfiarono a.gli inizi del mo. , vimrent-o sociaJis~a ed ana-rchioo, ,quando- pme gli effotti lorQI si fa,cevano senti,re su pioooli gruppi d'individui sparsi qua e là, ci doman– diamo ,se non possa risultare,' fra tant,i guai, UJ;l qualche !beneficio di caratte\l'e _morale ed educativo, da -questo assoggettamento alla s-mwla del dolQlre,di collettività tanto più va- ' ste d'una, v-o~ta. · Da. que1sto1punto di vista, mentre il «primo · maggi01» follaiuolo1 e fe.staiuolo_ di rnri non par-· lava che di diritti, quello più eJetto ed· auste– r:o, ohe si celebra og:gi qua.si -esdusivariìente _ nell'intimo delle anime, è dei cuori, può util– ment-e parlare _il -linguag:gio dè,1 dovere, - H· quale non rinnega il dirit-to, ma, lo -oomple,ta e lo nolbilWa,. ADAMAS. LIBRI RICEVUTI ,, . -troppa. Essa ha ,dimostrato, con le immani t,raigedie della gùerra ei del doipQIguérra, che troppa gente incauta 'ballava e- oa.ntava sul 1 . PIE.TRO KRùPOTKIK: Il mut~o ap~ 1 'orlo della fd~sa, e che l~ dassi proletairie 'ed poggio. - Casa editrice sociale Viale Mon- za, 7'Z. :Milano.. Li-re 10. ' , 1 pa.rtiti d'avvenire avevano t.ras-eiurato troppi .GIQVAN-NI CANEiST·R[NI: La Te-orta :i l0tro dbveri. Chi più ri~orda oggi, che pro- ' deIJ>eivo,lu.zione. - Casa eiditricei sociale. Mi– prio il gocve•rno italiano nella pnmavf',ra del la.noi. Lirei 10.- '1922 a,veva incluso il I« primo maggio,» tra le, iGARQIA 'I'HOMAS: Comentarfos a la Pri. feste ufilfo,iaJ.idella nazfone? Era l'ultima goc- mera Confe.re.nCÌ'a'. de la Alianzai- Libertaria -eia çl'oili-o sul lucignolo eh~ sta~a per spe,gner- _Argentina. _ Buenos Ayres, 1924. _ si .... · Ed infatti· l'anno dopo quella delìbera- VIDAL MJÀTA: Asp-ecto,s del Problema A• zione era già annullata! ed il primo maggio git'arioen laiArgientina. _ Buenos Ayres, 1925 ~mava ad ess-ell'e Uiil giorno prioii.-bito,•come BRENINO: Amori iln gjuerr& _ Casa eru- nel 1890, 1891 e 1892. trice « L:Attuailiiuà », Palermo 1925. i Siamo dunque ritornati a quei tempi? Nel- GIU.S.EPPE AMARI: II Disertore,. _dram- l'apprurenZ-Bi,e nelle forro.e materia.li e politi- · ma in quattro atti. -- _Palermo, Editrice Arte -Ohe, sì; an~,i sfamo tornati ancoira· più indie- DOTT. IGA'RlLO ·ruccr: Politi/ca sanita- tro di quegli anni. Ma sostanzialmente non è tariai. -· Piero Gclbetti; ed.i~re. 'foripo 1925, 1a ;medeisima .cosai. P,eirc..hè,-senel 1892 si fos- Nova. -se las,ciato lilber.ame.nte festeggi~e il primo Lire 16. ,maggio, nQIIl avrelbbero -ri~posto1 aU,appello FRANIOElSCO NITTI: La Pace. Pier~ che poohe grandi città e, -con un concorso di Gobetti, editooe~- Torino, 1925. Lire. 9. gente assai limitaoo, mentre nei centri .mi- MAX NiEtI'TLA U: Mìguel · Uakuiiin, esbo– nori la manifestazione si sarebbe; ristretta a zo :~iografico. -· Mexico, Ediciones ·del GruPo · picco~i gruppi di persone senza, importanza. Cultura! « Ricardlo Flores .Majon '>. Oggi tutti sanno ohe la cosa sareblbe assai di- I. •CONlliD: El Nego del « Narciso»· - ' ' I Buenos Ayres, edicions der diario « Critica »·.
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