Pensiero e Volontà - anno II - n. 6 - 16 aprile 1925
122 PENSIERO E VODONTA' v'io ,001r1sensoi dei principali, ed ùn ,quel giorno si man.dava.noi ,commissioni aJ. gorverno, alìe pte– fetture, ai comuni, càn dei miemo-riali in ·cuì · si e,sponevano 1e doiglia,uze1Àei lavoratori e le loro. richie,ste, specia:lmente il suffragio un. versaÌe e lai gio;rnata delle· ottl()Iore. .Tanta· la maooestazione minaic.c.ia ,va di di– v,entàre anodina, 'ohe gran parte degli anar– •ohici ·se ne disg.ustarono e cominc,iavano. a prenderla in ridic-o~o. Ma contro1 quest-01stato. d'animo, verso il , 1897, altri re,ag~rO'IlOI; ei Sl . oominciò a pairla,re di un « primo ma,ggio » dive!l."so,nè nel senso puerile di un giorno ·di rivoluz.ione a data 'fissa, nè nel senso ultra– le,gaJitario e , addoirmenta,toire d;'una. ,puerilità · anche maggioire. Il ·primo, rp. ,a.gg ~o avrehbei po• tuta e,ssere, più semp'li,c1ementei e più efficace– mente, giorno di afformaizlÌ.one di volontà ·rin– novatrice e <li solidarietà di classe, scioPm-o di un giorno, dimostraz,ione di forza, e meiZzO di propaganda, insieme•. Questo cairat,tere prevalente ebbe, infa,tti il « primo ma.g:gioi», in specie a partire, dal gran.de sciolpeiro generale di Genova de,1 1900, · con lò s,vilupparsi successivo del movimento sinda,c.aJ.e e ~col foirma.rsi, inizia.ta ~agli anai!."– chic.i fra.noosi,. di quella co,r·rent,e .sinda,cailista I che in' •quegli anni s'e~a anda,ta potootement,e aiffermando ma .che poi, per ragioni. che sai· reibbe t-roippo lungo analiz.zare qui, deviò e. si smairrì. Fu queHo, il peiriPdo a.ureo a·e1 «primo maggio», in quanto, - pur non avendoi più il -carattere riscliioso1 e 1~1m.an.tico,mi!stico ed erooco dei p,rim1 tre o qua,tpro anni, - met– teva peirò in moit,omasse vaist.issi~e: di p0polo; segnava uri risve.glio pro~etairfo gene1'ale, e nn.-n più dr piccò,le minoranze,, e ,conservava, nono,-· stante, ·moilto del suo fervo:r;-~ ·ini'ziaJe e; rì-ve,-, lava l:'-esistenz.a in mezzo ai ,quelle gra,ndi n{as. se di tendenze e di fermenti piene, di promet– tente vitalità. I Noi ric,Oll'diamo due di· que,i « primi mag-, gia » in Roma, per motivi diversi ugua,lmente caratt,eristici. Il prim,oi, del 1901, mentre sr era app_enaifuori dei periodai .deUe 'repre,ssidni ~).delle 1egig;ieocez·iO!IliaJ.i. ohe seg,µirono il 1898. Era\ la prim,ai manifestazione, non ancorai pub– blioa, ma, già ,all'aperto, sotto il ·sole. Dopo' uri · comizio privato deilla mat,tina insieme ·COil'.l_, glì ' operai degli ~tiri partiti, gli anarchici si radu- . n~rOIIlonel pomeriggip in un prato ohiu.so, da rec.into a Porta ,S. Paolo, ,-presso la, piramide di Caio -Gestiç,.·DaJla sorpr~sai e dal piaioore ·dii trovarsi in assai più di quel che si cred'ev~ naoque· quel giorno I 'idea di cpstituire ',a, Ro· \ . ma un federazione generale de~ grupp~ allora già esiste:nti, ma sparsi ed isolati, ohe do!Veva sorgerei poco dopo ool nome di '« Federa.ziQlle ~ooiaJ.ist,a, anarohièa del ,Lazio». Quell'adu– nanza :era, anclie una festa, ma co.rne poivera. di mezzi e di est.e 1 riorit,à/ ibe,npihè,così es.u,b,e..: ra.nte di ricchezza interiore! Due mesi dopo l'anar:chismo romano face· va sentirf3' la su.a voie.e,_per 1boooa d-eil ,com– piant91 Aristide Ce,c,carelli, nel grande -èomizio di. prolt,e,sta. per· l'eccidio di Bena, Fé,rra!l."ese e la -bandiera, ne poitè per la prima voilta sve,n– tolaire libe,ra,ment,e dinanzi alle' faille.plaudenti. L'anno seguente, il 1902, l'a&fermazione fu a,nehe più impOIIlente,. · Era aJ.l,o!I'à ritoirnato· · daH'esilio il no 1 stro Pietiro Gori; ei fu lui 1'-01ra– tore degli anarchici in un comizio immenso 'che si tenne al Viailei del Re, in quella ma,gni– fica giornata. Una. v-eira fiuma,na di po,po,lq_ si e!l'a riversata nel va.sto recinto, e, la- dimostra– zione riuscì impres-sionante, non ·solai pei di.e· cimila e più intervenuti, .ma per il grido .d1 fede ohe' quella, fÒna significava, nel modo pll) e,loquent-e. La festa campes.ké pomeridiana degli anarchici, _quest,a volta. davvteroi festooa_– nel mi_glioi:senso della,. parola,, ricihià.mò · tanta · gente, e vi s,i fece co1sìricca diffusione di ma· nifesti, giorna,li e opus,ooili di propa,g·anda, da le,git.t,iI?-areile più. rosee spe:ranz.e ·sull'incre– mento deJ. nostro motvimento fra gli operai / d~lla ca.pitale•.· . · Una, particolarità ,che pe.rò n~n ra;mmentiia- 1;11,oi bene se, fosse, proprioi di quell',anno o del- . l'~no susse.guerite, ,è ·,che. all'adun~.a pair-, t,icola,re degli a.na ;r:chi,ci nteiven,ne, .fuori porla San Giòivanni•, ospite .];>,ein, acoo,l~o, il Iette•rato · Giulio De Frenzi - pseudonimo anagra;mmai• tico di uno, de,i capi del .governo at.tuale. -- · .il quaJ.e· _l"indoo:nani scrisse 'in· un quoitidiano romano un ai!."tioofo1 pieno di cordi.aJ..esimpatia ' ·per gli anarchici. , . Ma, pas:safu ,quaJ..che alt,ro tempo; oaJmatos1 .i,1 IJ)l'imo impeitoi, dellai riisurre,2.à.o~e·proletarti.a .di ,quegli anni, . po100per volta il primo mag– gio de,0adde a.nç ;oir•a.Verso il 1910 quietl-giorno già non era più che una d-0.o:nenica, supple.men-' tare,· -un g.iorno di. vacanza / riconosciuto da tut,ti, festegigiat? perfino '.da molte, organiz:za- ' ZÌO!Ili. ,catfoili-che e ,m<YD;archi,c:he. Il lato festivo • de~lai ~ani.fe ,s,t:a,zforì.e,,che fino 1 a pochi ariru pnma e1:·a ~ 01rname1D.tQ, un mez.zo esteriOlre - di richiam.01er di propa.g·anda, un pretesto peir adunar€1 lai gente, av-e1~a, preso il soPt:avventOI. ~ era Ol.r,Ihai fine a se stesso. ·Non, v'erra più ' ~nsito aJ.ourl signin<!a-to, dL loota; i padroni d~lle · I . . ' '
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