Pensiero e Volontà - anno II - n. 6 - 16 aprile 1925

. ' ' PÈNSIERO E VOLONTA' 139 g1one ufficiale, cioè dello Stato,. protetta e di– :fesa da questo i <e Il protestantesimo vuol ridestare il senso .spiritual~ ed ~mano della r'eligione di Cristo, .ed alla prassi oattolica contrap,pone fa pieità.. i11te11~10ir-e e l'amore spontan-ei; al. dommatismo .. .-contrappone · l'. indagine p,erchè è la cosqienza. individuale che deve sorutar,e nel Va.ngelo e.cl intuirne La luminqsa v;erirtà ,dell'amor,e ... ,,. Quante bell,~ cose se si potessero ·effettuare. 11 dommatismo di ogni r ligione non si .discu– te, pèrchè dogma, cioè verbo di origine divi;,,,a, -epperciò inamovibile, · sacro e inviolabile, co– me ogni . assioma che promana quale verità !8terna, e invariabile, dall' cc arcano ))' dal «. mi· -stero », 'dalla legg-enda. ·Non accettano forSP– i protestanti quj:l,le fatto incontrovertibile la , ' parola della creazione del mondo in sette • • I giorni, di Adamo ed .Eva nel paradiso terre- ·stre, del peqcato originale, della creazione se– par·~ta delle faune, · del diluvio universale, tlell'.arca di Noè e simili frottole 7 Non è detto forise _nella Bibbia il po~ero dover obbedire ,e,servire con_ fedeltà e rispetto il ricco e con– -sacrat0 così il « diritto )) di padronanza di ,quest'ultimo· sul povero, e l'obbligo di, sud– ·djtanza e servilismo del diseredato 7 O fo-rse """ ', . 10 m inganno, ma non so v_edere nel protestan.., tesimo un « rit@rno al cristianesimo integra– le che si riafferma per la s~lv.ezza dello .spi- l'itò », c6me dice il M-0laschi. : La prassi pTotestante avulge adunque 'Io -spirito dell'uomo da.Ila realtà della vita e dai campi della conoscenza, della libertà e del- 1' affrancamento dello spirito del singolo da •ogni superstizione e credenza nel soprannatu– rale,. perchè gli preclude ogni via alla ricerca ·sci-entifica e al sapere illimita.to che po:rta al ' progresso infinito, in~ppandolo in costrizio– ni anguste d'i credenze ba.ttute pienamente in brecìa dall'indagine filosofica e scie~tific~. cc Il pTotesiantesimo è anitip,aternalista 1 M::i. di grazia, dove ~ve:va riscontro up.o .Stato cosi :meccanichistico, gerarchico, burocratico 'e pè– •dantescamente autoritario come la Germania prebellica, protestante 'Sin quasi nelle midoila ·deIle ossa 1 Il MolaJschi concludena:01 dice che «hiso 1 0"1'1H. ' ' r-~~ idéalizzare il socialismo, da,rgli. valore di reli- ,gione, elevarlo alFaltezza di mito.- Ma allora, 'basterebbe dare al socialismo vna, contenuto « religioso » alfa Tolstoi, e la~iare da parte ogni .creden~a metafisica in un Dio immagi– nario, come cosa ohe ha fa.tto il suo il:em:oo -e non può interessa.r.e più la, ,maggiora.nz »• ,degli uomini come una, v?lta, essendo la vita. sc,ciaLe _d'ogg_idì pervasa appieno di scettici– .smo, anche in seno 'a gran- parte delle masse operaie, specialmente· in ma.teria di credenze roeligiose .ap.tropomorfe, rivelate nei testi cosi– d~tt.1 sacri. In ;tal s,enso ha. anéhe un cont€nuto cc religioso », l' Anar,chismo·, p,er chi lo intende cristianamente, come cristianamente lo hanno inteso tanti nostri martiri ed eroi, che hanno offorto il collo alla ghigliottina, alla garrota e alla fo,rca o sono stati fulminati dal piom– bo di tanti oppr,essori e tira.nni. V or rei citare qui, a maggior sostegno dej miei asserti, a)cunt brani dell'opuscolo « Dio 1 e lo Stato » di Michele Bakunin, in. cui l'idea r,eligio,.sa e .le refigion~ rivelate in genere, ven– gono oppugnate col). argomenta.zioni potenti e c<;in. critica · formidabile e incalzanrt1e; suffra,. gata ·da faJtti e dwti storici di effioama st,raor– dinaria, quali solo un Bakunin, forse, potev:i.. produ.rre in materia, perchè spirito irredu– cibilmente irriverente e iconoclasta verso ogni potenza terrena e «divina.'" e di una erudi– 'z':ione straordinaria;_. ma detto opuscolo è no– tissimo nel campo anarchi~o epperciò non va]~ la pena il farlo. Citerò invece pochi concettj di un'o~.era dli Max Nordau: « Il senso d,el– la storia", libro sconosciuto a molti c·ompagni e fors'a.nco al Molaschi, ma degno di e'ssere letto, p.erchè ricchissimo di concet:ti int0rno J;l varii argomenti di sociologia, filosofia, feno– menologia sociale, stori:ca e de} progresso in genere, un'opera quasi enciclopedica insom– ma, c~e dovrebbe ~rri•cchirè 'la biblìoteca di ogni militante anarchico veramente stucfaoso dei problemi sociali e dell'esser~. Sarebbe interessantè · riportare molti passi del . capitolo della prefa.ta opera intitolato: ,e Lè radi,ci psicologiche della religione », ca– pitolo che più d'ogni altro si riflette sul tema da U:oi trattato, ma c10 non· è ~ossibile per molteplici ragioni. Spigoliamo dunque qua e là qua,lche breve e acuto assert~. « Si è sern:pre pre~o come causa· ciÒ che era un effetto. Non è li religione che µa promosso· la coltura, che ha, mitigato i ;costumi ed edu– cati gli uomini alla irrorale, mà la còltura progressiva si è sforzata di int:rodurre nelle rozze 'ed infantili favole dèlla religione un senso fino a un corte grado ·ragionevole. I co– stum·i mitiga.'ti a furia di sfor~i penosi, hanno tolto a poco a poco a.Ila, religione 1a sua pri– mitiva crudeltà e sete di sa;ngue; gli istinti morali delFuomo si sono commisti alle sue fantasie 'dogmatiche, le -hanno compenetrate e adattate a.Ila lor, propria ,caratteristica 1,. . <1 La religione a,vrebbe domato la brutalità

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