Pensiero e Volontà - anno II - n. 6 - 16 aprile 1925

) 136 PENSIERO. E V0LONTA' ----------------'----------- ---·----- ,ce una vigorosa, polemica scientifica contro taluni continuatori di Darwin che hanno ten– tato di ridurre la nozione della lotta per l' e• sistenza al p.iù ristretto significato. Essi giun- :sero a concepire il mondo animale come un mondo in eterna lotta fra individui affamati, di null'altro bramosi che di sopraffarsi a vi– cenda. La lotta per la vita; seconao costoro, .non è che la lotta di tutti contro tutti, e ·1a legg~ naturale di selezion~ stabilisce che in questa lotta vincono i più forti éd i più ·cru– •deli. ln fondo non si _tratta che delle teorie del :filosofo Hobbes, trasportate nel campo tlella .scienza. .H.obbes - un filosofo ferocemente aù– tori tario - ha affermato che l'uomo non è ·per niente socievole, e che l'istinto bestiale che lo .anima Jo porta necessariamente alla g~errl.h spietata ed .et'erna contro i propri simili. !Solo l'autorità, affidata agli eletti può limitare questa guerra, ma è indispensabile la sotto– rr.issione assoluta dei molti dominati ai pochi -dominatori. ' · • Naturalmente qeusta. filosofia ha avuto ed h,~ ancora molti seguaci e taluni di essi, ap– plicando la terminologia di Danvjn (la tenni· nologia e non le dottrine fÒndamentali) han– no tratto argomenti scientifici a sostegno del loro credo. Ma Pietro Kroptkin, coJ suo libro, li smen– tisce. Egli cominci~ col dimostrare che· nella vita animale la lotta per l'esistenza non è la la lotta di tu,tti co ,nit.ro tutti, ma è la lotta della vita animale contro l'ostilità della natu– Ta. In quee4a lotta non sopravvivono gli ani– mali che sonq ·continuamente in lotta tra loro, bensì quell{ òhe hani10 acquisito delle abi– tudini di· solidarietà. Essi, non solo hanno maggiori probabilità di sopravvivere, ma rag~ giungono anche, nelle loro ·rispettive classi, il · più alito sviluppo di inteliìgenza e di organi:i– zazione fisica. Da. ciò ne deriva che il mutuo appoggio, e ciqè il solidarismo, è una legge di natul'~ ed uno dei principali faÙori dell'evo– luzione. Il Kropotl<in, dopo d'aver· dimostrato colla esposizione di fatti' e di episodi della vita, la fondart:ezza della sua tèsi per quanto riguarda gli animai~ inferiori all'uomo, paissa a stu– di.are 11 prqbliema per ciò che riguç1,rda l'uomo stesso, e par}endo dai se,lvaggi e dai 'barbari; e passando per le epoche medie,· arriva, fino ai giorni nos.tri. L'_egoismo feroce - se-. ,condo il· Kroptkin - non è altro che un pro- ,dot.to dell'ignoranza e l'uomo cattivo non è cne - un'eccezione. Già i selviggi ,ed i barbari hanno !~istinto di sociabilità ~ questo istinto. si è ma– nifestato nella forma.zione delle tribù 'e dei! clans. ·Più tardi, qufl,ndo l'evoluzione condu.sse l'uomo verso forme di vita meno rudi e più civili, le tribù ed i clans si trasformarono, in Europa, nei comu~i rurali. Solo col ·formarsi degli Stati il mutuo appoggio- ebbe una sosta, perchè lo Stato, prodotto di dottrine individua– liste, non ammette solidarismo fra i suoi ·((su.d– diti ». Il su,o motto è ciascuno per sè ,e lo Stato per turtti. Ma ·oggi, malgrado questo ar– resto, i 1 solidarismo lavora in, seno allo .Stato st-esso -che invano ·,cerca di soffocarlo_: infatti noi vediamo nella vilta moderna ··or,earsi mi– gliaia ,e migliai1a di associazioni dagli scopi J►iù disparati, ma rtu,tte ~end,enrti ad aoCQmuna– r,~ forze e mezzi a p<rofitto degli associati o a proiil,tto ai inizia..tiv,e d'interesse gén-erale . Il Kropotkih è convinto che più l'uomo si farà civile, evolve:tìdosi ,ad assurg~ndo a forme· di vita sempre più nobili, più il solidarismo potrà svilupparsi. Anzi, sarà lo stesso· solida.ri – smo c.:he spingerà l'uomo verso il me~lio, fino• a fargli creare là nuova ,società non più basata sull'autorità statale e su~ diritto del,più forte, ma basata sull'armonia di turtti gli uomini vin· cola.ti dalla legge dell'amo-re. Àbbiamo esposta in sintesi l'jdea kropotki.' nia.na senza adde~trarci in dettagli perchè un più minuto esame dell'opera avrebbe reso ecce"· sivl}mente prolisso questo articolo. D'a]tronde Il mutuo appoggio è un: librq che va letto per intero e la sua lettura; oltr-e che all'e.ssere av-• vincente, Jiesce proficua anche dal punto di vi– sta culturale. Nelle pagine del libro non si fa solamente della scienza biologica, ma .si fa an– che della storia : della buona sto~ia ohe spiega· li:}fruticose tapi;e della civil~à umana attraverso i ·tempi. Però, 'prima di chiudere questo scritto, dob– biamo esporre qua~che giudizio nostro perso– nale sul pensiero kropotkiniano, anche perchè noi non acc·ettiamo in tutto il principio evolu-' zionista com.e lo concepisce il Kropotkin. Kropotkin fu· sempre ottimista. Ba.sta leggere alcune pagine di qualunque suo volume, per compr~dere come assai di frequente l'uomo di scienza si sia la.sciato trascinare dalla poesia. Egli ha sempr~ consideraJto il problema sociale . da un punto di vista roseo: campi ubertosi, of. ficino sonanti', produzione più che sufficiente. In più ha sempre giudicato gli uomini copie es– seri buoni . .traviati dall'errore e la natura l'ha sempre giudicaita come una fonte perenne di _bene. Pfl'rciò la società nuova potrebbe ~ealiz- · zarsi presto e per forza· di cose. Se mai, può

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