Pensiero e Volontà - anno II - n. 5 - 1 aprile 1925

PENSIERO E VOLONTA' 10f oggi l'unico partito, rivol~iona,rio ,nella più completa armonia del fine .e,d,e,imezzi -·- do– vrebbero aver sopratutto -ooscienz.a di .esser6 una forza di minoranza, e fors 'an:oo di mino– ranza nella minoranz.a., il cui SCOpo è al dl . là del pre,sent,e-, contro tutta la realtà odie-rna., in perpetua opposizione aJ. fatto èornpiuto, cui è perciò precluso ogni vea:-o propriQ suc– ces-s,o di ca.ratter-e1p:rat'fco, materiale e loco1pro– prio. L:;i., loro partecipaziOIIl!e1al _movimento at– tivo d'elle, ma.sse pq>olari e- prolétarie dovreb– be servirei unica.mente o quasi a tenersi a cò111. tat.to con la :re,ailtà neU 'atto stesso, chei la . si nega; d-eive,s~rvire cioè a non esàurirsi in &è stessi, ad ave:re un ambiente in -cui muoversi e, su cui agire ed influi.reL . Considerazioni d'indole utilitaria nan. do– vre'bib,e,ro1 -fiir?var pos.to1nè aver pesOJ; per que– sti eJementi chei sà. pongono deiliberatamènté « fumi aella realtà », ma sèn:z.a pe,rde,re d1 ,,ista la reiaJtà stessa <;i co111 lo soopo· preciso d1 oombatte1rla per· fa,rle suocedere una realth div€ir'sa. L~ molla d'azione, di queste forz-e di min()!fanza non può essere l'inueires-se - sia quel1o individuaJ.e, 01di gruppo, o di part.itO'; o di ,càtegoria, - ma l'ideaJ.e: vale a dire quella << volontà .fe,rma » e quella « forte speranza.» di raggiungieQ"e la meta libe:rattice che,. come spie,gav.a or Il()ID. è molto Malatesta, ooistituì– SCOIIlO lai « :fede » degli uormini che si propon– gono di :re,alizzare, sulla terra .e: non d~po la mòrte la libertà, la gius-trizia e la fratellanza . umana. · Qué-sta ·:fiede ne,l prop:rio idea.le, la fede d:i oontribuire oon_ la pr-01priaiafitività:, . poco o · molto che, sia, a, raggiungerei Io scopo supre– mo del rim:to,ivarp.ent,o, ,sociale, ed umano, è la guida migli()!fe, delle minoranze coonoia.ttenti più oonsa,pèvoli non soltainto nei· grandi mo· vimenti ma anohe, nelle, pie.cole cose e negli atti' minimi. In questo s·e1nso•esse, çoanpiono nel movimento s.o,ciale·,come ~ stato già detto, una funzione volontaristica, ◊he utiliz1za 1bensl le t-ende111zea1Ut.omatiche~geneirali verso il bene ma non oede, per ba,sso utilitarismo a.Ile tendenze COIIlt~ariie.Quindi la loro preoc<rup~– zione, lung~ dal suJbordin;are al successo im- · mediato ogni altro criterio, deve sopratutto tendeire a .manteneve1 una oontinua, armonia fra gli atti e lo -soopo finale,, e far sì· che i mez,zi siano sempre in rapporto col fine. Non -è vero che, il ;fine1giu-stifìca i mezzi; se il mezzo è iniq·uo, tirannico -e immorale, non può mai condurre ad un risulta,to giusto, li– bertairio e morale. Tutte le ri:volu!Z.ioni del passato hanno manca.to al lo'l·o scoppi libera– tore perchè pce:rraggiungerlo hanno scelta. la via della sopraffazione, che dave.va condurle allo. sCQpo diametr,a,lmente opposto. Tutti i movimenti d'ogni specie o sono .naufragati o_ sono s'boccati ve1·so un risultato avverso al loco movente iniziale, quando han creduto per opportunismo di pote,r deviare da quei principii direttivi, sia politici che sociali o ID.O– rali, ,ohe1&i proponevano di .far. trionfare. Tener fede ad una condotta rettilinea non d'è,ve del resto, esser t-roppo difficile a colorro che, •còme gli aJnarohici, non han.no p:eT lòro prog:ra.mma delle, sp.ooi.fi ,che,oonquiste1 di par– tito ·raggiungibili immediatamente, e la cui vittoria non è possibile che, con la vittoria del pòpolo intero. La -conquista del pò,tere, non solo, ma anche la conquista di po1:!izioni poli– tiche ed econo-miche, e delle stes-se posizioni dire,ttiv-e più o meno, autorita.rie sul1e m?,sse in m-ezzo- a cui .si muovono esula dal loro ' ' compito sp.e-cifi.co. . L'occupazione di certi posti con funzioni di– rigenti può amohe essere di qualche utilità in casi 1e,ccezionalie, per periodi limitati di t-empo, ma; a lungo a.nda,re -. finohè a.Imeno l'am.– biente è tro,p,po estraneo alle preoccU:paz.ioni superiori di morrale e di libieirtà -e finchè la fun– zione dirigente, non può trasformarsi in sem– plice funzione esecutiva -e1 •COl()f_Perativa - il fodero cattivo o inadatto può finir con la s9iupar la lama. (La propaganda delle idee passa -inevitaibilm-ente in seoonda linea, o vi si mettei la -sordina; e la reale influenza degli elementi rivoluzionari e libertari, impegnati da re,sponsahilità e,stranee e talvolta urtanti con le' loro idee, inve,ce di accresoe•l'.si tra le collettività che li circoindano, ne resta dimi– ·nuita. Noi qui non. pretendiat;no affatto dettare, forme precise di condotta pratica; .e le,·nostre osservazioni tendono -sopratutto a sollecitare la rifless~one, per. -e-vita.re •clìe oerli atteggia~ menti divengaino abitudinari é si oontinui a dire e fare certe .cose .solo perchè si sono dette e fatte fin qui. Del .resto la questione delle funzioni direttive nei movimenti proletari e popolari non è d'miporta:nza_ eooe;ssiva - ed in questo momento è· del tutto fuori . di at– tualità --e molto peso va dato, per decider~ in merito, alle circostanze, alla necessità, &agli . elementi di carattere personale e amhientale, eoo. Ma senza voler oreare• degli apriorismi dommaiici, certo è ohe la tendenza a .rendere sempre più disinteressato sottio ogni punto /

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