Pensiero e Volontà - anno II - n. 5 - 1 aprile 1925
98 PENSIERO E VOLONTA' I oisogno di prea.rdinairla, d~ muoversi di cia– scuna _forzia. nel proprio ambito, daJ. contare s~lo sulle proprie ,e1I1eirgie, daJ. non pretende– re d'i a.sservirei 01 fair piegare per forza, sia pure per me,z,zo di coercizioni indirette : in– vece1che, e.on la, forza materiale tutte le altre . ) / vorze . vicine od affini. I va,ri pairtiti e movimenti di progresso, che tendono a.Ua conquista di miglio,ri 001I1dizion.1 di vit•a materiale, e morale per il maggio[' nu– mero d'individui, in modo che la vit.a sociale sia organizza.ta con un maggior senso di giu– •stiiza e -di libertà, per tutti gli uomini; sono parecchi; ma tutti' possono riduisi in pratica · a due '.principali ,oorrteuti: la rif(){I'lmista,e, la ri voluzion.aria. La prima ha per principale obiettivo· il m1- glioriarnento immediait,o e parziale delle, condi– zioni di vita neU'.ambito della. società at.tua- . I le, utiliz.zando e ,ooroando di mutare lenta- mente lè istituzioni politiche ed ,eoonomiclle di ,questa; rum escludendo un successivo cambiamento più o meno radicale delle isti– tuzioni, m~ sooz,a da;r,ei a ciò t.roppa impor– tanza ,come per cosa che si orede p:rematurb e troppo lontana. La seconda corrente, che aibbiamo chiamato rivoluzionaria, - • non è qui il caso di' sottilizzare, sul significa.to di queste .par-OiLe1 - al 001I1trario 1, pur non .esclu-· dendo la possib~lità di migliOII'a,menti parziali immediati a vantaggio ,d€,i più diseredati an– che in seno alla società •Con le ·istituziom qu_ali vi,go~oi attualmente, ritengono. q,µesti migli_o<ramenti del tuttQ transitori, aleatori éd .in -gran pa.rte solo. superficiali, a causa del : sUJSsisteirie, delle oaiuse. più prOl;foindedell 'ingiu, ~ stizia, sociale, e politi,qa · insita nella. organiz– zazione stessa capitalistica e. st,atale della so– cietà; e quindi. suo principale, obiettivo è il cam!biiamento :radicale, quanto più pronto è possibile, di tale organiz~a.zione con un'altra su basi del· tutto diverse e miglì~i. · La co,rr€nte riformista risponde. prevalen– temeinte. alle tenqenze. utilitarie del movimen– to soèiaJ~; la corrie.nte rivoluzionaria corri– sponde alle ·tende:t;1zeidealiste. R1petiamo che con quest-a .divisione del tutto sche,màtiea e approssimativa nç,n vogliamo. indicare, con precisi-on.e, questo o ·quel parti~ ·o movimento ·deteirminata. Sappiamo 'benissim<, cp.e, delle fortze , idealistiohe agiscono pote~temente riel ·primo campo, -e te-n_denze utilita,rie si svilup~ pa1I10non meno forternent-e nel secondo. Ma per l'appunto l'errore di que,sti partiti, orga.– niz.z,azi~, mqvimelil.ti , , e.co. , \COilSÌslile1 nel fatto che, non si accorgono delle oontraddizio– ni a mti le tendenze contr:astanti. li spingono> e non si rendono quindi esatto coo.to del risul– t-a,to che, vie'I1eidall'opera loro; Di qui non d1 rado il duplice danno: o};ie·gli uni non rag– giungono neppure quei miglioramenti imme– diati ,che. dicono di volere e gli altri allonta- . nano ,quella: rivoluzione, -che, vOr'rehbero avvi– cinarie. . I riformisti, per esempio, quando sosten~ gono che con l'opera loro svolt-a in seno e per mez~o de.Ue1istituzi~i attuali ne avvicinano il tramOIIlto, e laivorano, per la instaura,z~one d1 istituzioni contrarie -ed avverse, cadono in gr:ave errore, in quanto non si a:ccorgono che la loru oppooizrone <~dal di dentro» li rende veri ,e, propri elenJnti di conservazione. Essi fanno parte in realtà' dell '0I1ganizz.az10ne po– litica e sociale, presente,, e co,stituisCOIIlo . il mez.zo oon cui questo rinn<Na di oontmuo, ii suo materiale umano ·se1I1zaca'.m1biare di for– ma. Costituiscono essi bensì una _forza, ehs_ risponde, a <le,terrminate n:e,cessità 001I1tinge~ti . di-tutto il cocpo sociaJ.e, oompresa la parte più diseredata. -di questo, ma non oes-sano con eiò dall'essere dei veiri -e, propri oonse,rvatori del- . l'edificio di cui cer.c.ano ripa;ra,re, màn mano le falle, puntellare i lati -cihe,minacciano rO'– vina, rinnova.re l'intonaco, e-cc, .. Se es.se rÌCOII}OS1C,eSSero1 questa loro funzio– né, che consist,e semplicemente· nel trarre la maggiorie utilità possilbile per tutti gli sven– turati ed i diseiredati dalle 'istituzioni .statali e capitalistiche; e .nOIIlpret-end·essero com ciò di fare del «socialismo» -_ - nega~i<>n-e degli · i,s.tituti politici ed eicon.omici · attua1i - un. gra.ndei· e,quiv-oco sarebbe, eliminato. Non solo i risultati riformis~i dell'op,erà. loro ne sareb– bero aume,ritati ed avvantaggiati; ma gli stessi– -rivoluz.iioinari poitreibbe1ro ricon()l3cere\ l'utilità della ·loro funziQIIle ip. rapporto aJle necessità del mooneuto e per quanto ciò è consentito dall'ambi-ente autoritario e 1boirghese. Noi tutti abbiamo -conosciuto, nel grande movimento .sociale che si -è sviluppato sulla fine del seoolo scorso e l'inizio di questo, fin– chè la· guerra non lo stlron.oò, una quantità· · di uomini -d'inteUetto e di cuore;- ·che si dioe– vaID.10 socialisti e, imttò han saorifioato alla. causa de,i poveri e, d~gli infelici, veri e; P.rop·ri 1 bened:attori del popolo, -· alcuni dei queili no,i vediaimo oggi, ·rotta la loro nave sugli
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