Pensiero e Volontà - anno II - n. 5 - 1 aprile 1925

106 · PENSIERO E,VOiLONTA' non ,d.ebbOno nepipur.e idiissimularsi che }'a,c.cordo sul telll'elllo sdruda:ca.letra socialisti• e ~e,puN>lioani è tutto _sopra un terre.no riiormitSta e di colla– bora.zione d:i. - cl.asse (gli- stessi sindacaJi.sti par- · mensi, che 1potevano f aire da controlI),eso sono . ' staiti- II'esi collaiborazionisti dal loro interventismo d~ iguenra), tale ,guaJ.e era prima de:lle scissioni i:n !Romagna d,e1 1909-10, .quando neJla, Con .f-e.ct, e– razion,e del lavo:ro• l·e !forze· operaie repuibb,1icame erano sempre d'accOII'do ooi riiformisti contro g,li anarchici ed i sinidacali-sti Tiivoluzionari di .quel tempo (1). In ,quanto aJJa aicles.ione alla Conifedeirazion.e d•ei sindacati bianc'hi•, cattolici, deLla tend,enza mig.liolina, il d'atto 1 .è simpiati'co sp,ecie per il ·mo– mento in C•ui ,è avv,ellluto. Si tratta di fol'Ze li– mttate, rciroo•scritte ad una, so1a regione,. ,e si- può dire ch'iè un flore .senza iprimaveira. Ma se il .feltlomeno si •estende1Sse, non verir-ebbe es.so ad, -~-H~n1,1~r~. a,n1ççrr1,t, 4.i più ~l ça,ratteire ,e. l'indirizzo classi-sia d.eiia Conlf.ecie.tazi,one?Non droe ciò che tutto al mondo, aJI1Che le idee teoricammte buo· ne, ha -~h limite, ,e che i fatti mettere.bbé-1'0· in p,rati,ca un limite ancbe ia.U'unità. iprolètM'Ì'~? So– no •interro1gativi ai 1quaH hi,sòg'tla dare una rri- . spo.s,ta; prima id;impegì1aTSi trOl!),p,o1Per· una da– ta viia, per .faT pesare Ja nostra volontà sugli av– venimenti e lllon re'Stare ,prussivi in iba.Jìa, di ,questi. V,emiamo a parlare delle ,ocganizzazioni •estra.:– •cornf,ederali. Non ,ci o.ccu:piam~ deUe Corporazioni lfa~ciste; che ,esulano .da 01oomi nostra considera– zione.; e ipròba!biJmente se id.elle consid.eirazioÌli vol,essimo fare, nol ipotremmo. Niè cred,iamo val– ga la pena di- soff.emnarci molto di più sul.là co· sidetta « Conlfect.erazione bianca », che pe,r· il suo ca-Datter.e conf,essiona}e cattolico si :pone da sè cfuori da ,ogni possitb-ile ,unità, niè iCr•ediamo cihe e·ssa rinuncierà ifaieiJmente ,a :cotesto cara,ttere, maJ,grado i.l dia 1 bolico •esempio d,ella sua estre– ma sinistra miglioJinia. Non r,esta dunque altra irea1e ,organizzazione di classe, se si, togli•e forse qual1che isolato ,sindacato· locale a,utonomo, al– l'inrfuori della « Unione Sinldaoal,e IitaHana » che i nostri letto-ri !ben conoscono pe.rehè ald ,essa ha aider.ito fino a che è stato possiibile la mag,gio– ramza degli averai anar.C:hici, ,anarchici n'erano iparecchi, -degli •8!S'P•Onenti più noti :(spec.ialmente dal rÙno in poi), e molte belle pagine ha scritto· · nena st{)II'ia,del movimento deHe lotte. ,e det mar, ti1r0Jo.gio 01Yeraio in questi ultimi anni. I (1) Qui si parla in generale e delle tendenze generali, senza pregiudizio delle eccezio~i per qualche gruppo o in– dividuo, che potrebbe per suo conto t.rovare inesatta qu.esta visione schematica. . ' E' stata fatta la P!'-Oposta che anche r(( Unio~ n~ iSinidaicale » aderisca al movimento iper l'uni– tà; .ma in questo momento acco,gi}iere la prO'po– sta da • parte sua si,gni.Jflcher~bbe semplicemente sciogUersi e crar i~·c-ri,vere i• suoi soci nella Con· foct,erazion~. E' ,un piasso molto igrave per un organismo che ha già una sua stO'I'ia. Ad ogni modo sarebbe ibene cihe l'aDgomento fosse i{li– sicusso non tanto, daigli anarchiJci che già sono ifuori della (( 1Uni-0ne Sindaicrule », o ~,eriehlè d.1- so~girunfzzati o perehè iscritti già alla Con.federa– zione, ,quanto. e sopratutto· dagli. eJ.ementi del· l'Unione ;c{h,e s•ono rimasti ne.I :suo seno e, dal più S'l}eciale punto di vi:sta anarchico, ~gli anar– chici che an:co,ra vi p,arteci,p,ano. iNatuTalmente dovrebbe prevalere H piairere d,egli op-erai sindaJcati ch•e •sooo ,rimasti in ,pa· tria; ma, inel icaso, piartk·oJar,e, non si ipuò pre– s,cindere del tutto dal pareire di quelli che so no emgirati all'estero, sia pure in sott'o1~din.e, p,erchè una parte della vitaJ.jtà dell' « Unione i>, _d,ato il gra'D,. numero, di, ,suoi .emi.grati·, conti– nua a svi1upp1aJrs( al d-i là dei oornfl.ni in torme u::i– sociaUve tdistinte, ,e :par-efC.chi, dei suoi esponlllti partecipa.no dall'estero i.n modi diversi alla at# Uvità intè-rna dell'or.ganizzazione. Se_ es:Si sanlllo ·mettérsi un po•' nei ip,anni• di Cihi è restato in iltalia, ,•,compen,e ,trar.si• ,(,come, suol diI'ISi) d,eJla si– tuazione interrna e ca:pirne tutte le :neic.eSBità ,e di!ffi,c.oltà, l)otranno po 1 rtare un utile contri•buto alla dfscus!Sione ,ed allo ;ri;so1u 1 zic;me ,d·el prolblema. Le ragioni che militano a favore d-eUa un~fl– cazione sono parecchie. Anzitutto una organiz• zazione unioa ,e .vasta IJ.)uòmegli;o rispond-er.e alle necessità jmmediat.e; ,e l')Oi, nelle ic:ircostanz,e at• tuali, ri'S•pond-ereb'be ad un biso,gno generrale ed alla volonta iprecisa iae·ne .masse,' non esclusi gli elementi una volta più ,avve1rsi. Un atto di abne– gazione e ,di sacrilfl-cio da parte ,delle miTiormze sar,ebbe di grande val,ore morale ed. in ~vvenire d.aTeib.be i· suoi !frutti ,aJla 1causa irivoluzi•onaria. [ rivÒ}uzionari voi-, specialmente :gli ana!I"chi·ci, in mezzo alle masse ·p,iù vaste, non ,più :r-accl1iusi in. •piicooli organismi in cui- già .si s·a di- ,ess,ere tutti d'ooco.rldo, avre.bbero maigigio,ri OP'POTtuini-. tà di svolgere .Ja _ 'loco propaganda e di eserci- . tare La propria iiillfluenza :iideaJ.e, senza l•e re– sponsabilità sempre limitatrici delle cariche diiJ·i,g.enti e IS•en_za la ueiceic;sità di sdu'Pare n~l– l'azione- sindacale delle ener,g-ie di cui ha mag– gior .bi:so,gno il movimento sp,eciflico .di partiio. Bisogna poi tener ,conto del fatto che l'unità può avveni,re· lo stesso, ;per cfO·l'ZJa Jrresisthbile di- ,cose; e ,g,rave danno per 1~'causa libertapa e . rivo}uzi,cmairia isa.rebtbe· l'resservi estranei, re– starne t,a,gliaii Ifuori•, ip•er!Cihiè dov,e ogig-i le orga.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=