Pensiero e Volontà - anno II - n. 5 - 1 aprile 1925
I - PENSIERO E VOLONTA' 105 forse ,più di tutti gli altri, partecipano delle sue lotte e de-i suoi do19ri, ,e ne :per,oeipiscono-quintdr le più intime. viibrazioni. Sia da lettere pe.rsooo– li che ci. vengono da vari,e parti, sLa ·d'al pen .si,ero esp,resso · rda pi_ù d'uno in vari gioTnal:i e Tiviste, - noo solo dn :giornali .anarchici, ma .Qnche in ,quelli di altri par~iti ,e in 1QU:alche1 ip,e-· riodico idi caratte.r,e e!Clettico, - rilev.iamo _que– sta . volontà predomi-nar.nte dell'unità ad ogni costo. ~ L'es.p,ressione di tale iidea rè così simile i:n qua– si tutti,, che gJi estiranei 1potvebbero cr,ed,ere cihe ,,, s.ia jnte·r:venuto un vero e 1prorr>r,i-o accorido fra gli anarchiici, per sostenere tutti insi,eme 1o stiesso p,ape,re. ,E!p:pure così non 1 è ; si tratta pro– prio di una ·concO!rdanza di pe11:si-eroSiP-0ntrunea, niente affatto vreoridinata, ,e -detta si può dire all'insaputa: .gli uni ,ct.egli altri. Il che dimostra negli ,anar,c,hirci., si{ dett; tra na.Peritesi, una .sens·ibi1ità 1po1itiica ,e;d un?, ,capacità d'intuire e di aderir.e alla -realtà che iI}UÒ ,nei momooti di;f– fl.1cili sup~.lire a1la mancanza d'organi·zzazione o ,ad una sua foirmazi•om.,etroppo embr,ionale. E dimostra anche, da un a;U;ro punto di vista, che l'id•ea n,on è e.attiva. V,erameni-e quetsa con,cez.ione dell'unità pro- 1eta.ria era quasi tra,ctizioniale, almeno fra gli a,naJrchici italJani èhe più hanno .conservato a ta:l ,proposito ,l,e ide·e bakun:i:n.iane. Mia la tradi– zione s'era .attenuata, ,e restava una aspiraz-ione vaga ,ris-ollevat,a di quando .in quando da qual· che .s.çrittor,e nostaLgico, da ,quando J'unità s'e·ra in .pratica reisa i.mpossibile pel fat,to che ogni partito la. v,ol,eva ibensì, ma iSo.lo,a patto ohe fo-s– se sotto la rp,rop.ria ,egemonia.- -Òggi l'idea r.itorrna in auge; ma., ed iè .questa -una co~tatazio1I1e ,ama– ra, ipiù ,peT :l'aculeo- deUa ne,cessità -e,steriore coencitiva che peu' un'intima e• •p,rotfonda cou– vinzi one de.lla sua bori.t&.. {~_hi .scrive queste .ri,ghP- è u:n vecclhio fautore -0ell'undtà, -011e 15,1 dolse delle scissi-on-i sincLacaii fin daJ 1907-08 e molto ,fiato !?Precò ifino a.I 1911 iOer fa,rle ,èeissare -e po:i s'adattò al fatto com.· . . ' tpìuto dianchèggiando ·più o meno platonicarnen· te }e -organizzazioni ,a ind·irizzo rivoluzi,onario e lihertado. Og,gi ei ved•vebbe con gioia iO'I'Illar– si l'uni,tà ,desiderata., ma una v-era unità, IIlOn • I un b 'loc.co con.fuso consig.liato -dalla disperazio- ne,; non ,qual,che c-oSia d'i:nooere~te i cui elementi si neu;tra1izzh10 a vi,cenda ,e si condannino al l'impotenza, come pair-e avvenga nel campo po litiico parlamentare .per 'le oP!I)OiSÌZ·ioni cosidétte a vèntini,ane. Costatiamo pure questa t.endenza generale al~ l'-unità, prendiamone· atto e ,stud,iamo i meto!di rpeir corrispo·nd~rv.i; ma .non ,chiudiamo gli occhi rugli altri lati· meno simpatiiei del-la realtà, a·c· canto alle· iJ)ossibtUtà guardiamo .alle imposs.i bHità, e sopratutto badiamo- di non tngenera,re nelle masse deUe iUu-sioni che poi sarebbero fonte, al risve.glio, di iamari ri1Sultati. Non et ·na.– sc-ond1amo -e-he l'attuale de,préssio1I1e di sp,irito, che s:embra ·apatia ed assenteismo, ,è una co-n· se-guenza dir.et ;ta ,e !fatale delle iben note tecenti illusioni troppo a piene mani spanse senza ,el,e: menti positivi idi sol'ta ohe le •potes,s.eiro giusti. fiicare. Eivitiamo dunque che -1e masse operaie si g-ettino a questa .s,peci•e di zattera del.l'unità isinda,oale -operaia senza ri1fle.ssio:n.e t:l .con tropipia pre,ciipitazione, col ,peri•coJo di iarla ruf!ondare subito ed affbn-daire di- più essi con lei. V'è troppa faci1it.à a v-edere ,uniic,ame.nte ora in q_uesto Oil'a ip que.11,odei metodi, ,e movimenti ,p,arzi-ali o contingenti una s;p,eci,e idi tooca·.sruna pe-r tutti i mali; mentre la -cura necessaria di questi- maJi è ,comipl,essa e varia, T.isu}tante di tutta una ,quantità di .sforzi, tutti p.iù O· me:no iMli~·pensa:bili. Non ifacciamo rdunque d-eUa que– stione dell'unità il tocca-B_ana, il sesamo a'[)'Titi d-ell'attuaJ.e si~uazione così i,n.giaTbugliata. Guardiamo dunque ;gli •elementi attuali del· l'unità sindaicale cominciando da ,que.1li eh-e -già ' - la compcm,go:no in em]]rio~e ,ed -e,ser.citano una f,orza ,ct',aìttrazione suigli altrri elementi~ La çon– fe:d:erazione clel lavoro sappiamo· -già che è la \forza operaia li1bera attualmente .più dn- efficien– za, ipe.r ,quanto qua:Si tutte• le sue energi•e or,a si eone-entrino ~l cuor.e Bd al cervellò, mentre in tanta pa,rte d-€:illa 1 perif,e1ia è ,gjà molto se ri_e· soono, contro la ,pre.s,sione es.tema, a .re·s;tare in· iPi •e.di i ,qua•dri. L'Unione -Itraliana de.I Lavoro, •che Eli recente hà aderito a:ll'unità con la Con– f.edeirazione, da g•ran te.mpo esisteva quasi -esclu– sivamente :sullla ,ciarta; ed anche sul,la carta da, un p ,e.zz- onon is,i lfaioeva viva. :Essa poteva con· tar•e sull'adesione di qual.che gruppetto a. Milano . , e Roma, ,e sotpra, un certo se:gl,liio, or.mai ,più che ,a'ltro platonico, tra f _sindaca.listi di Parma e'd i 1~01pubblic.anidi Homa;gp.a. !Nonostante la scaT· sezza matertale. H fatto ha però un valoire mo– irale as-sai · .grianide se, sii .pensa che essò mette fine alle 1c:Hscor.die ·o_pèr.aie tra socialisti e repub– b'li,cani in Homa.gna, - disco·vdi.e ces.sate di fatto ma che iil ·sussiste.r-e d.i organizzazioni div.erse e •riv,ali poteva sempire far irisorger,e: ,, • Gli' anarchici, c!he tanto hanno fatto in Rorri_a gna in ,passato tper ,e~itare ··1a s-ci.ssione e più tardi ·per riconciliiare gli animi dei ·_lavoratori dei due partiti-, non possono -non Tal}egrarsi che un motivo di discord1a sia scomprurso. Ma essi
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