Pensiero e Volontà - anno II - n. 4 - 16 febbraio 1925
80 PENSIERO E VOLONTA' nuito seria,m~nte il loro pro.fitto e. minacciata una gvande ma,ssa, ,in un interesse ed un· de– l' esistenza stessa dei· loro privilegi, fanno ap, siderio camune, ma .che, risorge sempre e, non pello al gov~o e se quest01 non è abbast~- · è facile risolve,re, fino a che esistono condizio– za .sollecito ed abbastanza forte per difen,: ni di violenz,a e diversità di opinione sul m.odo derli, .oome nei recenti casi d'Italia e di Spa- di resistere alla violenza. · .. gna, impiegano. la -loro ric-chezza per assolda• · Il metodo democratico., cioè il metodo di re nuove ,forz,e repre,ssive e oostituire un nuo,- lasciar decideré la m-a.ggioranza e -«re,stare vo •gove,rno che possa ·meglio servirli. dis,ciplinat,i » · non dee.i.deila -questione, perchè Quindi neceisisariamente le arganizzazjoni è anéhe esso una menzo,gn~, e non è sincera– opeo:-aie debbono proporsi una linea di con-· mente patrocinato se no,n da quelli che han– dotta di fronte all':azione attuale o potenzia- , ·no o ,crerOO!Ilo di av:erè la maggioranza. A par– le, dei governi. te il fatto che _«la maggioranza» è, poi sempre Si può ac,oettare l 'ocdtne costituito, ricooo, la maggiOù.·anza dei diri1ge.nti e non quella del– scere la leigittimità del privilegio economico la massa, i cui voleri generalmente s'ignorar e del .g01Verno eh.e· lo difende, e contentarsi no o si .falsificano, non si può pretendere, e di manovrare fra le varie frazioni borghesi nemmeno de,side,ra.r,e, che chi è fortement-e per ottenere, quale.be miglioll'lamento, come _oonvint9 -che la maggioo.•a,nza 1 segue una via avviene nelle grandi organizzazio:r;i.i non ani-· disastr0isa, sacrifichi le proprie convinzioni ,ed ma.te da un alto id:ètaJ.e ,qua.li la Federiazione assista passivamient,e ·o, peg,gfo., dia il suo americana del Lavoro · e buoina parte delle concorso a ciò oh'e considera male. Unioni inglesi - e allo.r,a si diventa in pra- Il dir-.e, lasciate fare e ce,roate · di conquista– tiea strume.nto1 de,i propri oppressori e si ri~ re a vostra volta il -cons-ènso' della rnaggioran– nunzia alla propria liberazio.ine dal ,SJe 1 rva,ggio. za somiglia al sistema che si usa tra i mili– , J\.1a se si aspira -alla emancipazione inte- ta,ri: «subite la pena e poi re,clamate» - ed grale., ,0 anche se .si vogliono solamente dei è sistema inac.eettahile quando quello che. s-1 miglioramenti definitivi che, non dipendano fia oggi distrugge, la possihilità di faro altri.' da.lla volontà de,i padroni e dalle vioemde del menti domani. merciato non vi sono che due. vie per libera.rsi Vi sono questioni in cui conviene adattar– dalla m.inaçc.ia gp,verna,tiva. O imposs,e.gsarsi si ai voleri della mag,gi6!ranza perc.hè il dan, diel governo, e volge.re i. poteri' pubblici, la no della divisione, sarebhe maggiore_ di quello< foo.·za deUa collettività ca,rpita ei co,arta,ta dai che de,riv-e-rebbe da un dato errore; vi sono governanti, alla soppres-sioine, del sistema ca- circostanze in •Cui la disciplin,a diventa un do,. , pit,aJistico; - o indeholire, e, -distruggere il• vere perchè · il mancarvi .sarebbe manca.re à1- gprv-erno per lasciare ,agl'intere1ssati, a.i lavo- la solidarietà tra gli oppressi. e signifi-chereb– ratori, a tutti c,oloiro che· in un modo1 qualun- be _tradimento in faccia, al ne.mioo,. Ma, quan- 1 que, oo~. lavoro manuale edl inteUe:ttuaJe, con- do si ,è convinti che l''orga.nizzazione, prende eorrOfil.o al mantenime:nto della vita. sociale, una via che compromette-_l'avv'enire e rende la libert-à di proV!Vledelr'e ai bisò,gni individuali dirficile ·11 .rimediare, al maJ.e., fatto,. allora. è e soiciaJi nel modo che credono m'igliore,· e,- un dovere il ribellarsi _ed opporsi anche a n– sclusi il: diritto e la possibilità di impoirre con · sohio di provocare una scissione. la violenza la vol01I1tàdegli uni a quella, degli •altri. Ora, •OQllne, d:a.ree' mantenere l'unità quando vi sono ,quelli ohei vogliono servirsi della focr."-· za dell'aJSsooi 1 azione per andare, al governo, e quelli ohe ,credono chei. ogni governo, è n~~es– sàriamente oppressore e, nefasto e quindi vo– gli-ono avviare quella stessa .associazione- aJ~a, lotta contro ogni · istituzione autoritaria prer– s~te o futura? Come tenere insieme soci al- · d,emb&atici, comunisti di •Statoi ,e, .ariarohici?. E,cco il problema. Prob:lema che si può elu-. dea:-e in .certi mQtlllenti, ·in. ocieasione di ·una .lotta -oonore-ta che riunisce tutti, o almeho Ma allora, quale è la via di uscita da que,– ste difficoltà, e quale è la condotta ohe 1n questa questione dovrebbero tenere gli anar- ~~? / Per me il rimedio, sarebbe : intesa generale ' e solidarietà nelle lotte . puramente economi– che; autonomia completa degli individui e dei vail'i. 1 aggnippamenti nelle lott,e politiche. Ma è possibile vedere a tempo dove la.·lot– ta economica. diventa lotta politica.? E .vi so– no lotte economiche importa.nti 'clie l 'inter-
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