Pensiero e Volontà - anno II - n. 3 - 1 febbraio 1925

52 PENSIERO E VOL0NTA' Prescindia.n10, qu.i, dalle intenzioni e, dalla nersi al· potere. iQiò ,fa ritenere loro legittimo ostilità preconcetta de,i ,comunisti, i ,quaU, lo ogni m~z,zo, sia pure dissimulato, per esauto– sappia,1no benissimo, al posto d-e{riformisti a,- rare le· opposizioni e per evitar-e, ·ohe queste vreibheiro fatto altrettanto e forse molto peg.. ~ loTo volta aiventino mag-gioranza, e li sca– gio. Ed è certo molto triste che, mentre pesa vaJ.chino.. Essi padano 1bensì di sistema demo- su tanta pa,rte del proletaria,to, l'effè·ttiva dìt- cratico, ma nel se,nso più borgh.ese ·d•eUa pa,, tatur·a fascista., il mo;vimento opeil"aiò appaia rola, vaJe, a dire d.i t;tn eisercizio .del portere, - minacciato internamente, anche per quando . ii qu.ale poi s1 diversifioa dal potere, dittatò- potrà essere uscito dalla penosa situa.z.ione at- rial-e'in una ·questio,ne di misura e, nolD.ai prin- ·tua,l-e, daHe altre due ditta.ture della soçiaJ- cipio, molto di appaire,nza e poco, di sostanza. ' de,mo:cra,zia alla ·Noske e del c,omunismo• bol- Basta leggeire atten,tamènte il nuovo sta- scevico alla Lenin! Del resto, bisogna anche tuto confederale approvato, per vedel"Vi oome riconoo0ere che i oomun_isti, ,oom, 0 nella lotta una SJ?eci,edi 1,eticoila,to s.pinoso .atto ad impe– p0tlitica nazionale spesso fanno inconsciamente dìre un cambiamento d 'indiriz,z,o, · a .c,orrnJbat~- il gioco dei fasèisti ,co,l loro atteggiamento~ t.e,re le, -c,o;rrenti opposte e,d a tenerle -sempre ' c.osl nell'interno d 1 ella Confedera:Zione del La- ìn condizi()llli d'inforior.ità. , voro fanno il gioc{)Idei riformisti ,con la, loro Le restrizioni apporta.t,i=l ' a.11 'aufu~omia, al politica. di' « le,vati di lì, ci vò star io>>- -dìritto. d'iniziativa e di autogoverno delle, Ca· }\/La tutto •ciò non toglie che, ob1ettìvaménte mer~ de,l lavoro ed •i \reri e propri'« pie,nì po– considerate,, molte 0ritiche dei comunisti {Òs- teri• » acc,OQ."dati al «governo» d.eUa Gonfedera-– sero giuste. Chè, ·pe,r eiSempio, jn un momento zio.ne (anche indipende,nteÌnente dalle misure come ,questo si sia voluti stare a,ttaccati ad un sta.tutariè disoiplinari pe,r-0hè possa « pi!.~ocede– altioolo d 1 ella statuto . .che. fissa ohe riei éor.1- re nei OOIIlfronti di chiunque,. organiza,z,zmni gressi aibbian diritto al voto, solo i soci in- od organi:z;zati, ~gisse in ìspregjo alla linea di scritti fino alla fine d-ell'anno prima, quando indiriz,zo app1~orvatadalla maggioranza>>, l'a.c– -s'ea:1a già a dic-emba.·ee -si saipev·a che1nel 1924 ceintrameID;t 0 di taJi poteri in poche mani, la tanti erano gli operai riientrat,i nell,e, file, cui costitUJzionei del comitato esecutivo coi soli se-·_ veniva negata voce in capitolo, mentre l'a- greta,1·i, ec.c., sqno tutte ni:i.sure effettiv·am,emte vrebbell'o avuta, ,se il ,congresso si fosse fatto ditta.toriali anche se ammanta,te di fraseologia vie,ntf giorni dopo, ha tutto il sa.pare di una demooratic,a. . · ma,novra opportunista al solo sc,oipo d'assiou- · La -rria.g.gì &anza riformista· del --Cong,re,sso rare la prevalenza assoluta agli elementi r,:ifor- ·ha respinto una proposta, ohe ·veniva dai so- misti, che nel 1923 -costituivano i quadri della cialisti ma,ssÌ!Ilalisti, j. quali afferma:va:no che Confooe,raz.ione ·o poco più. _._ gli orga,niz,za,ti deJ. 1923, così ridotti di nume,ro La ,spirito autoritario, dittatoriale, a,ecapat- - per quanto meritevoli di stima pe.r la loro rator-e e monopolistico del riformismo si ri- fortneiziZ,a- non poi:le 1 vano; ar'bitrarsi di mo– ve,la, inoltre, at,travers,o .i discorsi degli ora- difi.care le 'basi ,e la struttura. confederale, tor.i, le delibe,ra,z.ioni prese 0 gli a,rticoli ap- mentre-uno stato anormaJJe 1 di còse me,tte provati del nu_avo .statuto confèderale. Certo, tantia parte del proletariato, inter'essato · mentre doil01.riamo sotto percosse-oon più eiffet- . nella iII?-possibilità di dire la sua pal"ola. Si . ti-vie ed attuali, non riusciamo a .sdegnarci propcmeva per èio di sopra,ssedere, e rirnan, troppo per qual.ohe a,ffermaziop.e e deliher&.·· dare la grave questione, ohe nO!Il ave.va alcun zione eh~ i:igu~,rdà un a<Vvenirenon sappiamo carattere di urgenza., al pros,simo congresso, t 1 t La propo,sta era .così ragionevole e oonc.ilia- quan o _v1mno '°. on ano,. e che in s,egujt,o po~ - trà ,essere mutat?, Ma il fenomeno re,stà, se tiva insieme, - poic-hè il vie:cchio statuto che non altro còme fodioe. · , · . avrei~e oont~n:iiato. ad aver vigore era· già, pa- ('1 recch10 coercitivo, di per se fstesso ,eia. aiooen- 00:r>ratutto il difo~to dei riforrri.1sti confede, j ' J• h d , tratore a da.nno ,ue,lle opposiz1oni _ che 1' a,v;e,r· .. ra i,. e e r,e,n era probaibilmeinte inutile og;n.i ~valuto insisteire da parie dé;i rirformisti si tentat~vo o _spi~tvanz.a, di edìfe1ttivaunità, ojper•aia, ..s.pieiga solt !ain.to ,oon la :fretta di profittait"e delle - a.vvemr.e, ,cons1ste nel consid!3raJ:"e l 'oro-an{z:zà- · t ' • . 'd aJ · . 6 CH.1 oo_s a,n_,z-e att_uali-per :rassodare il proprio do-_ z10ne sm ac e come uno _Stato,. come un oo- 1 t verno i• capi d-el quaJ.e hfliD.no lbiso'rno ·della bdi- ·.m1ruo e co imore dha un rovescirursi deJla b . · situazione -esterna (cui molti credevano 1.n sciplina dei sudditi non. solo per rag::D"'iungere · · · d d t . 5~ prm_ oip10 el dioembre sco,rso) potesse ro.ve- e ermmati scopi, ma sopratutto1 per mante- h I · s-c1are anc e a SJimazfone sindaoa1e· interp.a.

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