Pensiero e Volontà - anno II - n. 3 - 1 febbraio 1925
' ' PENSIERO E V0LONTiA' ----------------~' --'-----~· ----------------,------- J Libri .PIERRÈ RAMUS : La rigenerazione del,la Società per mezzo del Comunismo an,ar– ·chico (in tedesco). La nostra quasi generale ,1 1 efratfari,età a.Ho studio delle questioni pratiche riguardanti 1.1- na possibile e non lontana realizzazione d~Ue nostre idee ha fatto sì che sempre, il. nos,txo movmento rimanesse ~istretto ad. un pic:cylo cerchio di idealisti, senza poter mai tro( 1 are · quell'uti]e sviluppo che solo può creare un ye– _ro movimento rinnovaton, t.ho ~o}o JJUÒ portar c:i ad una esistenza ,sociale migliore basata su_ basi .nuov~ -e più confacenti allo spirito, d; _giustizia e di benessere per. tutti. E questo utopismo ad _ogni costo ha fatto verarn~nte, e pe.r lunghi anni, ·strage d'uomini ed ·iaoo· nostre,. Si è creduto, che il solo accennare o _Aensare all.e possibilità: di realizzare il nostro ideale era· un volerlo smrnuire, era volergli levare la sua essenza stessa, la sua ·ragic·n d'-essere. Ocoorsero ,.molti anni e sopratllU_o tutta la dolorosa esperienza di Russia, Halic1, .e Germania per •convincere- · molti della ne- • cessi tà di non rimandare aHe calende gr,~ch~ la, soluzione pratica delle nostre idee, mH. di applicarvisi immediatamente e con tenacìa. t,; questo utopismo è stato s-emp.re, più fo·.·t-t"i, Bopra~utto fra loro che pretendevano esserli.) . Il meno; fra i comunisti libertari. ln tutta la nostra' purtanto vasta letter-d.1,– ru, contiamo pochissime oper-e dov,e il pruble-– ma realizzatore, l'a parte positiva delle nostr'e , · .idee sia sufficient~mente trattato ed anche que ::,te poche che pos~ec;liamo sono p~rvase da tÙi utopismo ed ottimismo forse troppo esag,eràto. Uria di ,queste opere, universalmente c-onosciu– ta e letta ~ la Cor~quista del Pane di Kro'pot– li.ine. Ma Pop.era clel Kropotkine, come n~olta ·della nostra letteratura è fatta più per -entu-. siasmare i suoi ~ettori che in realtà non li convinca, e questo a volte ci dà molta gente che un momento sbolliti i primi -entusiasmi e ·capitatele una. disillusione abh;tndonano tutito,. e se non diventano nostri nemici si rinchiu– dono jn un pessim1~mo esagerato che fa ma:le al ·n.ostto movi'mento quanto gli attacchi n~- .n;:iici., ' . Noi abbiamo bisogno oramai di qualche co– .sa che non solo entusiasmi ma più ancora a,,b– . bia a oonvincer,e, abbia a :radicare profonda– .mente la swurezza e le prove che la nostra lotta sarà coronata dal sµ.ccesso, che il nostro ..non· ·.è utopismo, ma può ,esserE}rei-i.ltà. Uitai l'opera del Kropotkin.e non perohè; ea– aa. rappresenti l'asso! u tò èontra pifost0 cli quel– lo che occorre ora al nostro movimento per entrare veramente nelle vie della realizzazione, ma p,erchè questa è un'opèra II).Olto oo'nosciuta e letta, e sopratutto è uno dei primi pa;ssi neJlo studio dei problemj positivi dell'anar. chismo. ])el resto quarido Ju scritta « La Con– quista del Pane » erano tempi in çmi occorreva s-eminare entusiasmo· p,ei scuotere l'indifferen– za di alcuni e l'ostilità degli a.Itri. Ma ora è qualch,e cosa di 11iù «positivo)) che occorre al nostro movimento perchè -possa crearsi la for: za è la conoscenza necessaria per affermarsi anche nella vìta. Ma viè una ter,ribile ·scarsi– tà ·cti tentativi nostri in tale senso, che ogni, anche minimo, tentativo merita d'essere p-re, sentato ai compagni. Uno di questi tenta.ti.vi e che veramente merita d'essere rilevato, è l'opera del nostro compagno austriaco Pieril'e .Ramus (Rudolf Grossemann) . Die N euschrYp· fung der Geisellsch.,aft durch den J{ om!fl,uni-. stischen Anar.ch.ismus. Parla~ della Conq11,ista, del Pane del Kro– potkine ma non a caso. Il libro del 'Ramus potrebbe chiamarsi ed essere un comp,endir•, _dell'opera del Kropotkine;· pervasa da uno spirito nuovo più confacente alle nu~ve neces– sità ,ed allo sviluppo del nostro movimento. Del resto lo stesso Ramu.s dice r' ((A mia conò– scenza, un solo altro libro ha seguito il piano che io ,mi sono tracciato, ed ·è l'insuperabile Conquista del Pane del Kropo~kine. Ciò nolil. ostante p ,e.rò cr,ed9 che ~a mia opera abbia la sµa ragione d'esser-e. Mentre Kropo,tkine nel suo libro tratta piuttosto ·1a teorie e i prin– cipi astratti dell'ana,rchismo comunista, ·il mio vuole in'dicare qualche cosa d'altro .. Esso ·vuol prova.re come praticamente e completamente, oggi, si possa r~alizzar,e una_ vita, su tali ,baisi, per tutta· la società od anche per gruppi se– parati)):· lVIaveniamo alla, sostanza di questa opeFa. I1 Ramus ' afferma giustamente ·nella sua prefa– zione che' ad un popolo, per la rea.lizzaz-ione di una sòcietà socia.lista, per ,liberarsi dalla schia– vitù statalé, gli occorrono solamente la terra . . . ' gli utensili e la libertà. Ed infatti questi ·tre sonÒ i massim,i fattori della creazione di una società libertaria,, a~a.rchicà. Ma è luogo co– mune l'afformare che, pur ess ~ri.do l'anarchia ibel1a ed ~nche desidera.bile·, essa non sarà rea– lizzabile che di qui a duemila amni. Questo . luogo comune è ripetuto molto sovente anche da persone che dicono conoscere le nostre idee· e H . . ' Raiml!ts in questo suo magistrale libto, con dro1, 1
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