Pensiero e Volontà - anno II - n. 2 - 16 gennaio 1925

' . PENìS~ER0 E VOL0NTA' 3l g:b.e venne zappato e rinoalzato,. l'altr.o ebbe una sernplicé 'erp,icat.'ura. Rendita per. etta:r9: ,quelio seminato a righe- ettolitri 25, quello a coltura ordinaria ette.li_tri 15. · L'esito di ql}.e&to espe-rim.ento ci dispensa,. dal dihmgarci oltre. * * * ' • I In questi ultimi mesi nei periodici agricoli ed anche nei giornali politici si parlò diffu– . same.Ò.te cl.i un nuovo, metodo di colt,u'ra gra– . naria• -pra~icat,o a mezw d.el trapianto. V.en :1,-. mente questo metodo di ooltu.ra n~n è nuovo come taluno crede: venne già esperimentato n,el passato e die·de ott-i~i risultati. E' u~ me– t0do di coltura che -s{ adatta specialmente ai piccoli pode'ri, quindi utilissimo da praticaJrsi durante il periodo rivoluzionario ed anche dopo. Si 'fa. il semenzaio nella sooonda. metà di . agosto (per un ettaro di coltura a grano oc– corr.ono duecento metri ·quad,ri di semenzaio) e, se occorr~, si innaffia, _facendo ben svilup– pare le piantine. Poi, in ottobre,. si leva,no le P,iaritine dal semenzaio e si trapiantano nel campo alla distanza di 40 ò 50 centimetri 1n quadro. 11 trapianto s1 fa a;g,evolmente col piuolò. , Naturalmente il terri:en,o che deve ricevere le piantine già sviluppate deve -essere lavorato a dovere, ben concimaito (i tecnici. consigliano 8 quintali ,di pèrfo'sfato e 7 quintali di solfato . ammon.ia ~o per ettaro) e. disposto in modo che l' aèqu.ç1,non vi rista,gni mari. Le piantine .vari– no po~ sal'chiate e -rincalzate collo stesso si.ste– rna usa.to per la semina a righe 1n modo che fo spighe .acquista-no uno sviluppo straordina– rio __ e dànno un re1.dito. altissimo. Le recenti ,esperienze ci 'parla.no di reddito, raddoppiato 'e cioè· di 25-30 quintali per ettaro. . M ,algra.do l'altis!'li.rno, reddito e malgrado- la . intensa propaganda che in questi ultimi. mesi v-enne svolta in su9 favocre, questo metodo di <eoltu.ra no~ ~viene giudicatò conveniente da.gli .agTicoltori italiani. L~ ragioni sono ovvie- e vennero già -dimosrate più sopra parlando della c'o1tura a· righe: è un ,metodo costoso ed i proprietari tierrieri non vogliono antioipare capitali ed affrontare 'rischi. Infatti l'opera– zione del trapiant~· chi,ede un. larghissimo im- piego di mano d'opera. . · Ma duTante il periodo 'rivolu.ziona.rio e do– po la rivolU:zione le oose saranno molto di– verse. Allo-ra l'agricoltura non avrà bisogno .di economizzare braccia, perchè avrà braccia ,. / su_fficient.i; allora tutti gli sforzi 'degli uomi- ni .saranno tesi verso i lavo:d utili, e nessuna disper&ione di forze verrà a tUlI'bare l'equ_ili– brio del lavoro; allora -tutti saranno convinti che è più civile- e piii' opportuno dedicare lo sforzo del· lavoro alla produzione dì ciò che neces~ita al benessere.·' generale, piuttosto che dedicarlo alle produzioni di lusso:, produzioni che oggi possono soddisfa_re la vanita degli sfaccendati, _ma ·che influiscono_ in modo ne– fasto· suÙ'economia sociale. Si può dire che una parte del disagio economico della società cap.italista è dovuto ~ppunto all'eccesso di la– vorò inutile che, ·in· questa società, bisogna compiere. Perciò durante la rivoluzione e dopo 1a ri– voluzione' il metodo ai coltura grfl,Ilaria a tra.– pianto sarà opportunissimo e conveniente spe– èialme.nte in quelle zone dove i contmdini vÒ:r– rap.no tenere la. loro piccola proprietà ren– dendo imposssibile l{I,'coltura meccanica. CARLO. MOLASCHI. L'u:lti:rno fascicolo di Pensiero e Volontà , ' (anno 2., n. 1) non ebbe fortuna e fu un ve- · ro peccato anche peJ. nostro studio sulla que– stione granaria. Infatti l'ar_ticolo «·ta difesa . economica della Rivoll¾zione », pubblicato in -quel fascicolo, prurlava deila necessità della I conquista .dei contadini· alla causa rivoluzio- naria e ne spiegava, le ragi-oni; richiamava l'attenzione dei rivoluzionari sui grav1ss1mi errori ~elle requisizioni e sulla, ribellione, che . una cÒnquista delle terre da parte dello Stato: susciterebb~ fra i 'contadini. In ultimo poi, ac– cennavo alla necessità di trasformare in a,gri– coltori gli operai addetti alle industrie di lus~ so: I lettori di Pensiero e Volontà, perq nÒn per– deranno nulla. E' intenzione dell'autore di que sto studio· di raccogliere·: in un. volume dopo di averli sistemati, adattati, ampliati, aggiornati tutti i suoi scritti ri_flettenti questioni agrarie pubb~icati in questa. riv.ista' ·ed anche in altri giornali libertari. Il volume:. s'intitolerà a.p- , . . punto L' Agricottwra e la Ri,voluz1,one. Questi?- ne·' cti pazienza e di temp-0.. ,.... Intanto, nei. prossimi nlIDÌeTi, .continueremo l'opera 'iniziàta. ·C. M . . I

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