Pensiero e Volontà - anno II - n. 2 - 16 gennaio 1925
I • - , I 'r PENSIERO 'E' VOLONTA' 27 loro pbe verranno di'etro di lui. Egli,· od altu :per ln~, certa.mente arriverà• a,lla mèta. . Sale sareb~ sconfitto;. e forse. trreparahil– .mentifl~quegli che devia~ dal retto cammino. Eglj ~vrebbe per un istante l'illusione di. far strl!,d~ più siouro ~ tra meno pericoli; ma sa– reb~ µna strada f al.sa , la mèta s' allontanereb– .be A~ lui ed egli finirebbe col perderl'a comple. I J " • tam~nte di vi:sta. Egli allora s'accorgerebbe, -trop-po tardi, di non ayer 'più fe~e e• ~'aver perd:ut,p per sempre la luc~ della propria co– scien~~. / . 18 qennaio 19fJ5 LO SPETTATORE y oola.ri éorris~rrde al concetto contrattu 1 le del libero patto e della buona fede neWosservan– za del pattuito, ripetutamente espresso da :tYia– latesta e posto implicitamente pure a base giu- 'ridica di ogni raggruppamento libertario. Ma è. ancora riducibile ad un criterio contrattua– le effettivo il secondo punto cioè- la rapprese• .. ta,nia o delegazione per gli affari generali 7 Quale è la effettiva differenza tra Malatesta e Merlino su questo punto 7 ' ' Il I Merlino praticamente .riconduce al crite– rio co- 'ntrattua.le anche il secondo punto, poichè ammette che lll delegazione parlamentare, od un equiv~lente sistema di rappresentanza, sia un mezzo j doneo per risolvere i problemi di ca. rattere generale. ·Per es. egli nota che: « il vì . zio del sistema parlamentare non è nel prin– cip~o di rap:presentanza, nella necessità del La funzione di~igente. degli anar-chici ' compromésso tra ·opinioni e volontà diverse I - necessità, inerente ad ogni sistema di convi– venza - ma nel fatto che esistono nella società . . . Il recente opuscolo di Saverio Merlino Fasci– ~rno e Democrazia, edito da Pensiero e Volontà. .si inserisce validamente nelle correnti nostre discussioni .. Il 'M.. valorizza una possibile e/fet– tiva trasformazione dello Stato da attuarsi' con l'instaurare un verd ordin.amento democratico in sostituzione delle sole forme della, democra, ·zia che rivestono il regime italiano. Per beno · intendere questo concetto - il cui motivo fon. <lamentale è stato ripreso, o riscoperto, dai gio– vani della Rivoluzioné Liberale, in quanto com– piono· opera di reazione all'incapacità attùa. le degli .italiani (incapa.oità di' dirigenti e di soggetti) alla vita politica democratica. di· una .Stato veramente moderno - conviene riferirci ad altra opera ·di Mer-lino Pro e Contro il So.• cialismo (Milano, Treves, 1897) che tratta degli. stessi p-r9blemi che ora agitiamo ~ che sarebbe letta utilmente da quanti si interessano o par- , ·teèipano al nostro -dibattito ideale. In essa il Merlino propone << l'amministra-· zione diretta degli affari pàrticolari >; e perciò « i patti, clie coliegheranno gli individui nella associazioni e le associazioni tr~ loro, una volt"' -convenuti dov'ranno essere rispettati ed esegui– ti'». Negli affari generali è necessaria <( rap- . presentanza o delegazione ». Que-sta seconda e~ig-enza si tI"ova avvalorata da una consider.a– zione di importanza, per noi, fondamentale, in qu~mto si 'a;fferma che << al .di sopra dei patti vi sono i principii di giustizia, che rappresen– tano le esigen~ sup;em·e della, convivenza so– ciale, la quaie altrimènti non può sussistere e si risolve 'in gÙerra di tutti cont_ro tutti ». Vamministrazfone diretta degli affari parti- forze, ossia interessi contrari, antagonistici. ». Su questo punto non vediamo cp.iaramente co.. ' me, ·ne per quale nuova virtù, sparisca il difet– to proprio del contrattualismo cioè il partico– larismo e l'organica sua, insuffi,cienza per risol– vere i problemi di interesse generale, quando si sostituisca al contrattualismo diretto una for– ma di contrattualismo per delega - come sarebbe in pratica un parlamento veramente democratico. Sè si vuol rimanere su di una ba– se, contrattualistica perchè sottràrre al co:ntro'l ·lo diretto .una parte dell'amministrazione 1 Qualunque assemblea, per essere in un certo , gr'ado au,tonoma deve essere gua-lche cosa di più che la semplice somma aritmetica delle. volontà dei deleganti. Tra i problemi _geJlerali e i proble'" mi part1oolari è implicita una differenza qua– litativa,. O si nega l'importanza di questa diffe– renza, ed allora è sufficiente il contr3:ttuali– smo, o la si ammette, ed allora è insufficiente _ la soluzione di' una; ~elegazione· (cçmtrattuali- smo mediato). · · Di fronté alla soluzione prospettata dal Mer– lino -ci s-emhra quindi che conservi pieno valo. re l'antiparlamentarismo e l'antielezionismo · politico di Malatesta 2 m~ Yos~rvazione del Merlino resta valid_a e reèlama risposta. Notiamo ancora che le con~izioi;i.i che impone lo stesso Merlino per far funzionare il suo si-. sterna composto di contrattualismo diretto. e mediato, qu.a.ndo scrive che ··una « amministra-. zione per così dire obbiettiva, fatta senza se– condi fini, nell'interesse ·pubblico, per il bene generale, da u◊:mini èompe,tenti e disinteressati, non è possibile se non m una società ~i uomi-
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