Pensiero e Volontà - anno II - n. 2 - 16 gennaio 1925
,. \ ' I ,, PENSIERO E VOLONTA' _ __._ __ '--'--'--:-------'-- --'--~-- .,.___...:....:__...:__ . .....::.... ______ ..:._ __ ~ .Alcune letteredi Eliseo .R-eçlus_ - Alla _Signora ', Zibe/in-Wilm-~rding " t 8eV1·es, 15 o,ttob,re 1892; Miài cara ~rnj ca e compagna, In quanto all'opera di Ma,'ckay (1), l'h~ iètta -e la trov-o assai cattivà. Egli pone i suoi _personaggi e le loro dottrine cpn una b1,ona fede che cre,do conipleta; ma, specie verso · 1a :fine, egli 1salta a piè pari delle ·gravi difficoltà. E qual'è la ·sua' conclusione 1 Ohe bisognt1. .riuscire a tutti i costi, n~n seguendo una via· .consjderata co1ne retta ·dall'anarchico, ma prer( .dendo la strada ordinaria del gua,dagno e .della. frode._ Oòrra-rd -r·iei;;ce, si arricchisye perchè ter– forizza o raggira i suoi editori. Davvero, non .c'è bisogno d'essere anarchico per. arriv_are fin là; anzi, i-n questo caso, bisogna stare fra ·i privilegiati. Se gli editori non avessero biso-' gno di lui, egli resterehbe l'ultimo degli ulti- • I mi ·tra i mi~eri. Tutto 'il libro c_on la sua di- ·scussione e la sua filosofi.a si basa dunque so– . p-ra unç1,·semplice probabilità. Non -è 1.fo 1 0 1,-era. -<li principii. La vostra buona signora ·spiriti~tai ed occul– -tista non mi meraviglia, prrnto. La nostra vita. è _ 1 molto più collettiva che i'nèlividuale, 'e dègh stati particolari dell'individuo la t,rasforrna,nc, , in f~nografo_ cosci-ente o··inc~scient,'e · della vita coliettiva: Ciò che uno di noi sa,· gli a,ltri pres- -s' a poco lo sanno! ed i 11iedi11,m, ci9è le persÒ'n, '.. molto impressionabili . dalla vita collettiva, lo sanno del tutto .. In' una ri-un1one, se Uh \ ,~olo iudi vi duo; sa il cinese o l' eb,raico, il me- r .dium a'.vrà delle probabilità di .sapere anche ' , lui _4.~elle lingue. ~.é· vo1 avete -analizza-ta la vostra vita,' o_ quella dei vostri amici, il me- . ,dium profitterà,_ in larga, misura, di _cotesta ,analii;;1.:, egli sarà v:0i e penserà i vostri peh ; · .si'e:ri, ·sentirà le ·vostr,e a.frezioni.' . · -N.oi ci, viviamo r~9iptocamente:·,Ma lì sì :for– ma la potenzà d-el :r,nedium,·egli n'~n'.vede. pii.t in là : asp-etta. ~he.,la sci-e11zasia fatta per· sa- . . -pe:r:la-anèhe lui, non ·pr'òfetizza. Evidenteme_n.:. · ·, te, iµ quest'ordine di ·cose, molti fatti sono di natu,ra. da 'meravigliarci, ma il motore· di tutto I k la ricei·ca person$,le. Da tutte q'll'este · forre <ieli'individuo che cl'ea, ·nascerà la potenza còl- , lettiva della società. . Ne rip8(rlere~o quanq.o ci ved-~e-mo.Ma .rn– f,anto restate pers~asa che la vita s·ana di- ' t •• • venta malsana in proporzione dell' ip.certo, d~1 vago, de-1 'fluttuante ch~essa mescola alle cer– tezze. I ,. ' • Vostro amico e -compa,gn-0 devoto ,, ELISEO RE0LUS,\ I (1) Il romanz-o Gli Anafohiei del lette9·ato te- desco_ J ohn ..He;,ri W. ac lcay, il C otrrard, nomi- , nato in ap'l!'resso, è ..,;z versonaggio pin,cipale di r;ùesto 'romanzo. Alla signopa Dumesnil Livorno, .2 jébbraio 1893. Il p1~ocessodi _Firenze (1) è terminato e tut– to è anda~o in maniera inspe:,iarta. T1,1tto se·mbrava p.romettere una condanna sever~: de– gli or"dini, si• dice, erano arrivati dal ministe– ro, il pre;:;idente scelto era un reaz,iopario ac– canito,, {m v~cchio d 1 trna gentilezz~ fredda, dal~e labbrà- strette e dal naso- a filo di col– tello. L'avvocato generale insiste-va per una pena doppia di quella chiesta df11 suo prede– cessore. lVIa'gli usci.eri, lettori o- giudici _ io non. so 'quali siano i loro titoli - ha,n comin– ciato col fare un esposto, miserabih:rl~nte ip.– coerent~. · Poi, il compagno più_ incolpato, il tradutt?r~ del _mio opuscolo, ha parlato ammi– rabilmente co-n -una grande ,semplicità e molta fòrza contenuta. , In quanto a me,_ mi sono visto rifiutare la .paro-la, ma· l'avvocato Ferri, con cui mi ero intrat~nuto prima, ha. pa ,rla.to per me con · singolare eloquenza. _E' vero ,che, rr.ialgrad0- tutto, _il su<? discorso non era. che un 1 arrin~a e riser;i.tiva il, pecca;t6 '0riginale che pesa su ogni ·parola di av~<?cato; · ria, dato che\ i nostri coIT1.pagniav.evan'o pre~o un avvocato, nçn, po– ·tevano. ,prendere un .~ifensore più: simpàitico e 0 d'u:r';,a parola più g~nerosa .. A 11n dato- mo– mento,, qua.~do ~gli h~ parla.to del _gior~0- in . ,eui la. forma della proprietà sarà ca.mbia.tt1, in cui diverrà proprl!età. di tuttiJ l'uditorio è , stato preso d'~ntus_iasmo; _fino a.gli uscievi; che si agitava,no con: gioia. sulle loro. sédiè in pre, · visione di qùei grandi gioTni dell'·a.vveR_ire .. , L'opinio·:r:i.e pubblica ha esercitatò la sua in.~ flueDza 'I Ad ogn:i modo,. l'as:Sol'uzione generale fu pronunciat~, e noi uscimijio 9-al tributi.ale circondç1,ti da tutto· un eserc,itò di' poliziotti di basso r.ango, ·'giovani che debb0inv guada- gnar~ I assai ,!ll-iserameni;,e·la loro vita. . ., ' ·n tempo era cattivò, pioveva. Non ho visi– tato alcu:n _museo, non volendo stancarmi e, dop.o una giornata ben compiuJ,f\,, -sono rien-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=