Pensiero e Volontà - anno II - n. 1 - 1 gennaio 1925

20 PEN~IER0 E V0LONTA' -- -- - - ---·-- -· ---- ·---- In che modò })ar-tecipa.rvi? Un partito a.na.r– chico, federazione di gruppi uniti da affinità di pensiero e d'ideali, ma non per l'azione, non promette di avere le disposizioni a occuparsi · dell'organizz·azione .della produzione, degh scambi,· dei servizi ·pubblici, della difesa rivò– luzionaria, ecc. Ma se anche se ne occupQ,sse v'è il perioolo che· esso diventi un prurtito diri– gente, che si metta al di sopra della classe ope– raia e finisca con l'avere i difetti aut~:r:itar,i d'un pai·tito politico nell 'a.ttua.le ·senso della parola. Di, qui la. necess.it ,à che ognì aggrup– pa-~ento soe~t_od'idee, ogni partito·; per non convertirsi in una ceHula di futuri oppressori, entri fra, lt, masse e partecipi direttamente al-. l'opera geneTale rivoluzionaeia e ricos,truttiva.. Per ciò gli anarchici, _riéusando. di c<dirige· re» i lavoratori, debbono coopera,re con questi ·a dirigersi da. se stessi, ad arnmmistrare da sè · i_n comune là_ vita eco111omica,politioa e sociale del paese. Perchè ques,ta gestione sia non sta.– tale· e s'indirizzi veTso il comunismo liberQ, è indispensabile che gli ana,rchici vi pa.rtecipino • I còn costanza e c,he, quihdi, allo, scoppiare del- la; i 1 ivoluzione essi si tro~rino già nei sindacati ed ip. tutte le' o-rganizzazioni di liworatori per spingée alla lotta in~ipendent~ ed a.U'a.zione diretta., _e dopo la vittoria peT animare di sè e del proprio spirito· libertario l'organizzazio-ne prat~ca della ·nuova vita. Vi saran certo dei difetti, la società che sor– gerà ·subito non sairà forse del tutto àJlarchjca,; ma peggio s~rebbe se gli anarchici non ci fos– sero dentro; gli anairchici non debbono rinun- ·, c_iare a.I lavoro pratico di edifioazio~e e rico– struziÒne, fin da oggi. Quanto più essi parte-· ciperanno alla organizzazione della rivoluzio– ne, tanto più la rivoluzione sarà anarchica e I , tanto meno sarà autoritaria. Non bastano dun- que gli aggruppamenti ideologici. Poichè gra,n p~rte· d'ella trasform?,zioné sociale dovrà essere di caTattere economico, e l'ayvemre. della. rivo– _ùzione dipenderà dalla risoluzio1:e dell.e que– stioni della produzione, degli s,ca.inbi e del con– sumo, l'anarchico: n~Il' ha, pitl clie un terreno di preparazione, pratica rivoluzionaria: la o,r~ ganizzazione economica. dei lavo-ratorri, non per sfruttarla a profitto dei gruppi ideologici, rrl.a ·p:er render}a adatta· a ingaggiare la lotta nei senso antiautoritariò. Fin ..qùi lo Schapiro. Lo spa.zio ci manca péi· qua.Ìche nostra osservazione; '.nè la. presenté rubrica vi si presta. N otianio solo che, p,ur es– sendo giusto gran parte· di cio che l' A. nota, 1a oonchisfone ci sembra troppo a-ssofota; esclu- sivista' e unilaterale. Pur tenendo nel doivuto èonto l'organizzazio:ne. a base economica dei la– vora.to ,ri, indubbiamente· impo:rtantissima., non bisogna escludere la possibilità di soluz:i.onj almeno in parte dive,rse, ,:q.è il conCQrso che a.d un indirizzo libertairio della-_ rivoluzione può– venire da altre. forme d'a.ziqne e 1niziative spe oific•amente· anarchiche. ARMANDO . BORGHI : Tra le tempeste e i . siluri (Rassegna ,Sindacale, Milano, n. 2: - ~i dicembre 1924). E' un momento, assai diff\ci'le .l'attuale, se– condo l' A. 1 perchè il seri~o della sconfitta più . . ' o rnen~ forte, può generare scetticismo oppure ' una intrattabile scontrosità verso tutto, e tutti, eppure (ed è il periéolo che Boirghi ere.de mag– giore_ e più particolarmente esamina) può ~pin– gere i rivoluzionari a identificairsi trop,po, e quindi ad aocodars1, a tutti i movimenti di carattere antifascista, anche se più equivoci o lontani da noi. , - Eppure si può oosere antifascisti, si .pl!lò cooperare alla lotta contro il fascismo pur re-=– stando no.i -stessi. Molto_ giustamente, il B. ri- , . . \ corda., a tal proposito: Fummo contrai la gu~r- ra, e ce· ne vantiamo ancora, e non ci associam– mo ai germanofili, n•è al neutralismo sia pure socialista; fummo fuori del neutralismo socia– lista., ma non çi lasci_ii,mmo ingannare dalle ap– pare:nze :rivoluzionarie del guerraiolismo 1n– tervent~sta; fummo per la rivoluzione russa,t e lo restiamo, ma non de,fezionammo al parti- to comun·ista.; fumino- contro il bolscevismo c;litta-toriale,,, ma non ci associamo affa.tto a. _ tutti quelli che gli. sono contro.. Essere sem– pre· e' p.rima di tutto se stessi, è il miglio.r •mo– do~ di essere, sopratutto· nelle or~ difficili. Certo non--ci dispiace -d'essere -in molti a combattere il · fasci~mo. Ma il pericolo noiil. è in ciò, t1;1tt'altro ! il pericolo ,consiste p.ella pos– sibilità che un q~ailsiasi ap.t~fascism9 possa divenire .l'arma della borghesia reazionaria per salvare sosta~zialmente ed acquisire· allo Stato riconquiste· compiute fin qui dalla re.ar zi<;me est:rastatale --delle camicie nere. · - Ché altri sia nemico dei nostri n.emicì,. 0t– tima.mente ! Ma non è una ragione per .a.vv i- 1 cina;si a lui, diventarne prigionieri, e comba,t– tere il nelllico ·a la sua . mam.ier~ e per suo tornaconto. Non è' questione d'essere «dogma– tich, ; ..al contrario si tratta Q.i essse:re ((prati.– ai)), nel· più· ·sano senso della p•aroia, di non

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=