Pensiero e Volontà - anno I - n. 24 - 15 dicembre 1924

PENSIER,O E· VOLONTA -21 - l!Fquesto non f/là. perché crediamo ,la. repub .. blica sia una forma di convtv.f:rnz_a · sociale che possa darc,i la· libertà e la_gius.tizia a cui aspi– riamo_; rna 'perchè pensiamo che la caduta della monarchia, disfacendo, nei primi· tempi, o almeno inde_bo-lendo lo Stato,. darebbe modo di af f ermar,si alle forze_ di pr·ogresso che sono laten.ti nella popolazione.- ·e permettei,r'ebbe _di realizzare_ quel tanto_ di· orgwn~zzazione libera ed eguali.taria che •i te.mpi perm,ettono'. · ERRIOO MALATESTA. , ·, .Rivista dtlle: Riviste- Lu1Gr BERTONI : Vecchio -1en1a 'r ll Rfs,ve– glio, Girievra, n. 653· dell'8 novembi'e· 1924). · Il v~c-chio tema- è quello dell'organizzazione ànàrchica, che i1 B-ert.oni tratta prendendo lo sp-unto principale da un. articolo di un anar- .èhico francese dal titolo: Soeglia-mo: orga– nizzarci' o scomparire >!. Il nostro arnioo Bèr– toni si_ dichiara ·all'incirca d'accordo col con– cetto sostenuto nel suddetto artic-olo, è aggiun– ge le seguenti ·c-onsiderazioni che ci pare val– gan 1~_ pena di essere riassu:ate ,e più che e · possibile .r_iprodotte con le stesse parole del- 1' autore. - Siamo ·anarchici· (dice Bertoni), .e cioè nè– .ghiamo .l'organizzazione autoritaria, govei– ·nativa, _e statale in quanto crediamo appunto che basti 1a diretta organizzazione sociale: 1\'Ia ' \ · St~ ce ne dimostriamo incapacì, peggio ancorn, dfohiara,ti nemici,. siccome è irnpossibile con– cepire la vita moderna, senza la sua vasta rete di servizi pubblici, di scamlj>i, di comunicazio– ni, e perciò di a.sso-ciaz:ioni lib_ere che ne assi– curino il funzionamento_. noi stessi, col nostro esempio, verremmo a __ dimòstrare l'impossibj- · lità dell'ana,rchia. Sarebbe ben difficile imma– ginare una più s~iagurata contraddizione. Ri– oòrdiamo," del resto,. che appunto perchè escl~...: · diamo il mezzo autor1,bà, dobbiamo fin d'ora dimostrarci atti ad applicare il mezzo hbertà nella maggior 1,nisura permessa rial.l'ambiente e dal reginie attuale. Certo non bastano un'adesione_ed un'intesa formali. Iscriversi a.d un gruppo, contribuire · · aBe sue spese e frequentarne magari le riu– . nioni non è ancora sufficiente~. b_isogna parte.– -cipare di persona. a tutte le sue inizi~tive, ,:m– li tare nello stretto senso della parola. - . ' · --I timòti d'accentramento, di settarismo, di caporalism~-~ ecc., anche se 'i;l.oninteramente in- . fondati? 'sono un nonnulla di fronte al fatto àhe, se si ritiene impossibile il principio di libero · accordo fattivo ariche in una stretta oerchia di compagni, a maggior ragione lo sarà nella società tutta quanta, ed allora non 'è nemmeno più il ca.so di parlare d'anarchia. Comprendiamo .benissimo. che quanto non. è 1 . . ancora realizzabile òggi; lo divente.rà ·· in altro ~ ambiente, con alt.re cose e ·circostanze, altri uomi~i e tempi. Pur•e l'anarchia ha già ra– dici sµfficienti nel mondo present~, perchè i suoi adepti · vi agiscano già, in parte almeno, in conformità alle loro idee. Vi sono· di quelli che dicono eh~ _un atto di riv~lta val più di tutte ie organizzazioni, an- . zitutto perchè abbandonata alle sole sue fo1rz1e sàrebhe stata irremissibilmente schiaocia.t,a e poi perchè il valq,re- d-ell'atto -individuale è sempre stato dat~ dal fine soéiale. L'idea· del– l'individuo non trionfa che col guadagnare a S0 ia massa. Invocare questo o quell'ero-e serve .bensì· ad esaltarne l'idea, ma non gli altri . suoi seguaci che ad essa non danno nessun valido contributo. I Anche· quelli che pensano che la questione pro o contro l'organìzzazione sia dovuta ad un semplice equivoco, sono ~n errore. Ohe i cosiddetti antiorgariizza.tori, ogni qua.lvolta hanno intrapr-eso un fa,voro qualsiasi, abhia- mo dovuto p,er. necessità di cos~ organizzarlo, prova 1:iempli.cemen~e la loro marchiana con·· tradizione ripet11tamente sottolineata da noi. l\1à non ·rimari.e m.eno dimostrata _la loro ripu– gnanza ad una intesa più ·generale e continua, d-ovuta o ad infondato sentinie_nto di sup~rio- . rità od alla paura di. non sentirsi abbastanza forti da resistere ad un assorbimento per ·ri– trovarsi sempre gli stessi anarchici. Altri dicono_ ohe · l' organiz.zaZion~, do-vrebbe essere ·limitata alla, so.la propaganaa. Perchè.1 Forse che l' a,z1one•prop.tiament,e detta, ~i pro– testa, di_ resistenza e 1_dirivolta non cè-_la in1- 1>one a ben .maggior r:agione? E come coricepir(:: l'opera d'una- completà. ·tr~forma-zione sociale ·in senso anarchie.o, . senza organizzazioni sem– pre più varie, numerose ed ·estese 1 Dunque l'equiv~oo se esiste nan sta affatto nell'igno- . ' ' ' . - . rare un limi te, chè neghiamo anzi J,'.ec1samen~. · In quanto .. all'altro equivÒ·co dell'autonomi- • sm~, non èomprendiamo proprio oosa si vuol dire. Ad ogni· modo per noi la J1'ederazione non escludè !;autonomia dei grùppi e i gruppi non /

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