Pensiero e Volontà - anno I - n. 22 - 15 novembre 1924
-- . . 6 I << S.econdo nori. (aggit1ng,eva .Malatesta no] passo suocita,to) una deJ1e r3.igioni chei spinge, ranno gradualmente tutta. l'tul.ianità ad oc- ~ gan1zzarsi oorriunisticameo:ite,, sarà la difficol– tà dii una giusta valutazione deii prodotti, che tie.nga conto dello· -sfoirzo e d-e.lfutilità ». No1 preferiamo il sist-em·a ooo:nunista di npartiz10•· nr dei prodotti non: pe~hè. sia peirfeitto ( <ii pe:rfooione è inut.àle parlar 1 e ·nelle cose u;rnarn~). e non soltanto pe1r:ctl.B più rjspoITTdente al 7iO– stro ideale di giustizia, ma sorpra,fo1.ttopere· 1è c1 appare quello di più prdb.a.bi1e -e di più fa ci.le attua,zione in una socieitn. in cui ne,s:suno, più vog.1ia esser:e, oppresso e sfruttato. l\!Ia, in ultima. analisi, si -fa~·ì1, come, s1 p(J– trà. S-e de.Ue difficoltà si. risolve.ranno od a1-· tre ne sorgeiranno, ci si regolerà jn ,cons~gue-u - za, tenendo ben pres,ente cl~e -ciiò che 1mpo,ft3, ~ -ed in ,ciò consiste il v,eiro ide,alc del s•o 1 ria.– lismo e dell'anarchia - non è l 'applioaziio11G ' di questa o quell'arida formula d1 patl'niito. ma il fa,tto « che- gli uon1ini p0:s ~1n.no finaJ.m-en,,e v.iv ,ere senza eiss,ere sfrutt.ati ed oppressi +1 altri UOlillini)) -e che nessuno stia tl padron-~ de,i suoti. simili o il servo costre 1 tto, a vender•~ agli altri il proprio lavoro. P.er ciiò anche in regime anarchico, pur ei&sendo l'organiz,za:t1.o– ne comunista deJ ('.,OThS'lJmo il tipo predom1- na-nte, potranno c.eito sus,sistere, pea:-rec~pro,– oo coillSoo.so o pe,r irnpo6,sihiJità di fare altri menti, tipi contemporaneamente, diveTsi di Ji_. strLbuzione ,e di sc.am- brioi: coHert;tivisti, rnutu1,1 listii, individualisti, e,oo. ·. E,' ovvio che s,e si oornce,pisce•facilme:nte 1n messa' in comune de,i me:z1zi di produzione e di lavoro, de,i serviz-i pu/bib1ici, _e,oo., la distri buzione g,ene,re,rà un minimo di proprietà i~ · dividuale inevitaibile, o di us-o personale della propri.età -equivalente di ·,fa,tto ~a ~,pproprt~– z~one. Vi sa.ranno alt~•sÌ :form,e di J?,ropr1·e<ii'.\ individuale, che pur non eooendo, indispen :\:~, bili potranno sussistere libeiramente, purehè di niun danno peir la collet-tiv.ità nè per .g~.i individui. P.eir esempio, .gli oggetti cosiddetti di lusso, airtism-cù., libri di dile-t·to, le cooe di valoQ'e solo c:onvenz,ionale o di· a.ffeiZ.ione, ec~- , costituiranno molto probabilmente deill~ pr0- · ptl.età « private » sia pè,rsonali, che familinri o dì · gruppo. · Fra un maisslimo di applica.zi{ X[)_e comunisti– ca ,ed un minimo di appropria.zione- indiVIdu-:1- le, è prervedihile tutto uh variare di noirme · rlj distrihuziione ,e di organiz1z·azione del éonsn - mo, a s,ecorida dei bisogni d:a un lato e della a/blbondanza o scarsità dea prodoitti dall'altiro. · M-entre si pot:rà lairgheggiare pé,r tutti i ge- neri più aibibondanti, qùelli di prima nece~u · tà più scarsi dovranno esseire .posti a razione, e per ceirti prodotti ·speciali (come latte, uova, zuooheiro, e0c.) si oominc,erà d~l provvedere ag1i ospedali, ai :brefotrofi. e in ~nerale ai ma.– lati', ai v€ocp.i, ai himhi,. alle d<;>nne,- secon– do le· deoisioni, i provvedimenti e le normJ pra,tichè prese in proposito da.lle aisseIDblea porpo-la.ri e dalle vari,e org.aniz-z,azioni pr.odut– trici. La llùrma,' cliret,tiva sarà che pe-r lo men::, l 'indispensahile di alloggiù, di vesti e di~ p;1- ne ,sia assicurato a tutti indistintamente, Sa,rà inv,ece possibile di vainàìre i criteri di di– ·~trihu:z(Lone, - tolti i prodotti su oui hanno diritto di priorità i mala.ti , i 1 b~mbi .. ecc. -– peir tutto quanto non sia di vle.ra ed as$0lut,a nece,ssità o di ec,cE?JZ[-Olllale abibond:anz.a; per quei generi, ogge•tt1, godimenti ohe, pur non pot-endo chiama.risi /di looso -e rientrando 1;1d. novero dei più :gene,rali lbìsogru umani, son~ nonostante m,e,no ne,oossail'i alla vita. • Sono titubante ad avventurarmi su que-;to terreno, in çui troppo .f.a.cilmente si può cad-3.- re neH'utopÌ!Sti,co e. ne,l mntastico. Inoltre a svfacèra,re, l'argomento OCCQIITe,rebibero, speci i;li compet-ernze oltre, a qualcosa. di più che tre o ,quat.tro articoli di rivista {1). Ma, io mi li– mito ·,qui a ,dimastrarie: 0he deiUe . vie ca sono, delle possibilità -esistono:, ohe in qualche modo si può fa,re,; ,e mi guardo assai ,bene dal <lare pe.r d,e.fìnitiv,e delle, solu7,,ioni a,ppena. aooennn,- , te, e dall'e1sclud.eire che ve ne poS$ano èss-e:re moilte altre, pur resta.ndo nell 'orrlbi.ta cl.elle id-P,a.lità anarchiche- ' · , Stagnetti notava n·el suo artjcolo su ques~<> airgornento,. nel n. HL che « .ooc~,. soluzioni non pdssono e,ssere perfe,tte e -possono ereare ancora d~i dissensi ». Ma ce.i-to l Niuna solu– zione - sa,rà mai perfe,tta, e dei dissensi ve ~1e saranno :s-empre; ,quel che però noi ci dobbi.11- mo proporre è di B'iungere ad. una soluzioae migliore, dell'attuale e d1 quelle proposte à.alle &Clll-ole aiUtoritari,e (2), e che i dissensi siano, minori di.. oggi .e risolvibili paiciifi,eamente, p1-'r mutue 1 conc:essioni e transazioni. , (1) Più éhe altro a.ome punto di partenza per maggiori sviluppi potrebbero in proposit.o consultarsi i capitoli della Oonqitist(I, rfol Pane cli Kropot.kin su le derrate, l'alloggio e • le vesti; un vecchio opuseolo di .James Guillanne Idee suila 1·iorga,nizzazione sociale, del 1877, ripubblicato nella rivista "'Il Pensiero» di Roma dall'ann@ 1909; ed il capitolo .. Pro– fitti el'un possibile organamento socialistico a pag. 198 del libro j)fono1;o(ism,o o Socialismo di Saverio Merlino.· (2) Veramente le varie scuole autoritarie del socialismo non propong no alcunché di concreto neppure loro! Esse si limitauo a dire che u:p.a volta al governo i loro uomini, ,,. questi accomoderano -tutto con le buone leggi, -
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