Pensiero e Volontà - anno I - n. 22 - 15 novembre 1924

PENSIERO. E VOLONTA 21 -------------------------------------------- vessatorie, traslochi, ri.mproveri dal ministe– ro, ecc. La oonclusione che da tutto ciò trae il 1VJ.er– li.no è che ~Ln magistrato 111olto coscienzioso, e che sia sérnpre- pronto à dar le dimissioni e non abbia preoccupazioni per dar d·a vivere al– la famiglia, può conservare e far valere la sua indipend·enza (q almeno lo poteva pel passato); ma altro è godere. pacificamente, du·rante· tut- t':1 la· ca~r.iera la prop;ria indipend•enza, altro è doverla conquistare ,e difendere giorno pe1~ giorno. a prezzo di gravi sacrifici e con rischio continuo di perdere il pane. L'indipendenza· della magistra.tur:a, tanto vantata da coloro che vogliono adular·e i ma– gistrati per accattivarsene la protezione· è una menzogna, convenzionale che bisogna sratare. « Se ognuno fra i magistrati vive11ti -- con– clude l' A. --- raccontasse il caso o i casi suoi, la indipend~nza della· Magistratura dal Go– verno apparir.ebbe, qual'è, un'atroce ironia. , CATILINA. ·DOMANDE .. E .RISPOSTE. ·n·. Che 0osa -s'intende per metodo dialet– ti.oo , nel can1po della storia e della sociob,– gia ?' · R. Doveng.o delimitare il campo della ri– sposta, esaminiamo suecintaime;nte la dia.l.~t– tica storie~ di Heg.e~ e di Marx. Abbiamo vi– sto, · nella precedent.e risposta, che Hegel è il :frlosorfo-c,he coil :tnetodto dialettiico tentò 1 ;_ solvie·re il pro1billemade.i oontrarl. Tale m-etod0 Heg:e.l 1o a,ppliieia alla· storia. Guocra ,e pa-;e> libertà ed a;utoil"ità, ,ecc. sono opposti tra loro, ma non verso l'unità: il progresso.· Le «epo– che s·ociali» s 1 oontraddioorno · ma, si inne,stqno : sucoo,ssivamiente, e la loro. aritit•esi costitulsce la lo;ro unità. · 1Iarx si differenzia -da.Ilo Hegel m qug,ntio egli non cB!r-cail principio della storia '1.eìla metafisica. Non orede che esso prin-ciipio sia lo Spirito Unive.rsa1e, che progriessivament,e determinandosi (otbietti vandos.i) genera le ferr– m,e ooonomìche, polit1che, religiose, eicic. ~Iarx rovescia il rapporto,; ,e ripone il segreto ddla evol1:1zione__ umana nell'~votluzion~ della pr')~ · du.zione, che determina le vari,e forme econo– miche, politiche, rleJ.igiose, :ecc. Mentre HegGl concepiva il· mondo come una unità ooganica, o sinte.si d,egli oppooti, perchè spirituale, e considerava, quindi la storia oome la realtà dell'idea in continuo sv'iluppo, il Feurba,ch, hegeliano matlerialista, sosteneva che non 1 a Idea o Dio hanno creato l'uomo, ma vioover:.;a è l'uomo- che ha creato Dio e le id.ee. Feur– bach rovesc,i_ava la, sintesi dialettica, sc1ri ien- . .do: «Dio era il mio primo pensiero; la Ra gione fu il secondo; il mio t&zo ,ed ulti.rno pensiero è l'uomo. Marx si folI"mò la propriB.. filosofia tra l'influsso heg:eliano e, quello d(:11 :B'eirueirbac;h. E il suo materialismo rivela in lui l'idealista nato. L'idealismo hegeliano :1- v:eva avuto presa_ .su di lui, appunto per il metodo dialiettico, rispondente. alla sua forma mentale. Per Marx ogni fase storie.a è neeeis,sa.ri.1 e quindi giustifi.ca ,ta per il tempo e, 1~ oondiz;o. ni ,cfìe l'hanno _o~ig.iiriata,, ·ma diviene caduca ed ille1gittima davanti alle nuovie e più ,elervat€ co,ndizioni, che inizjano una nuova fas,e ohe deve a· sua volta deoade~e e perire. ·Egli con– cepisce lo .sviluppo deUa formaJz~one ,econo– mica, della società •OOme un proce,sso stori~o– natur_e_Je, le cui fasi non si possono salta.r~. Per ,que1siio ,egli si ovpose al socialismo « uto– pistiico», in quanto- quello vuole · r.t.coMer~ a rivoluzioni •e 1 sterio,ri alla, realtà. storica, meatr13 l'unica po-~si!hile rivoluziione è queJla, d~llf.: ✓ cose, •queHa cioè che sta maturando nel S('.u.J.O deHa società presente. Questo deterrrninismo portò il Marx alla teoria dell 'aecentramento diel capitale e· deJla mis-eria crescente, c 1 e è uno d'etl punti deJ marxismo più foTtementt~ colpito dalla criti.ca. Ma in ,questa teoria ,vi è tutto il proc~di– mento dialettico della filosofia _dei contr,.,rj. «I. rapporti di produzione hor:ghese sono ja ultima ·fo,rma contradditoria ,del pro0e,sso so– ciale di produzione. M~ 1B forz.e · produttive sviluppantisi in sieno alla società borghese, cr,eano le condizioni materiali ne:cessarie . a.JJ3, soJuziòne di tale antagonismo)>. Marx, chi 1 1- dendo il primo volume del «Capitale•» dicie· con linguaggio hegeliano: ohe_ dalla ec-.,onomia d:~ l l'età di mez,zo·, in cui' la proprietà e il lav0ro sono individuali; si procede, «mercè una -ori– rna- negaionez,>>, all'economia capitalistica; 1n cui la proprietà è mdividuale e il lavoro s0- ciale, ,e 1oonchiude èÌialettioaìnente che da questa fOlrm!:!, deve procied,ersi,· -merc,è la « nt:' gaziioine della nega,zione». ad altra 'e contra.– ria, in ClÙ il lavoro sociale· si congiunga H\, proprietà oolleJttiva. . . L'hegelisrno ·ha oontri'buito molto, dl,lllque, a q~la dialettica filosofia delia «pra:xis)> <- b,B costituisce la ,base del marxismo, ma ha a,n- che contrilbuito ai magigiori errori di Marx é della sua ·scuola.

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