Pensiero e Volontà - anno I - n. 22 - 15 novembre 1924
I PENSIERQ E VOLONTA 19 - I LIBRI Ezio -LEVI: B'ig,w~e-clella, letteratura spagnola• . contemporanea, 8oc. Ed. « La Voce» Fi• . renze. L.· 9. .ii;' una racGolta qi s.agg1. -lnter'essante, per r a.ttualità dél soggetto, quelio su Migue-1 de Unanumo . ..1:fon rilevata è la figura avventurosa • .di .Blasco 'rbanez. La caratteristica, di queste quasi tutte p,ersonalìtà letterarie è l'unione -~el pensiero ,e della volontà, che fa. delle loro 'Vite dei romanzi vissut"i. l profili del sud-ame- \ ;ricano ..8lanco .Fombona, tipo di conquis,tadqr, -e q:ueUQ deH' lbanez, agitator.e ·politico, uomo di affari-, viaggiatore, fondatore di villaggi, _ .ecc. rendono interessante il libro, e invoglian6 .alla lettura delle opere di qu~ti singolari ~crittori. Di alcune opere il Levi par la estesa.-– mente. In complesso il libro non soddisfa. Sì sente troppo la raccolta di articoli, ~ lJinter– pretazione è molto esterna. ·GINO BALDESI: Dalle c1,nticheéorporazioni al moderno sindacalismo. Casa Ed. q Alpes » Milano. L. 4. Il B: con: la sua· disinvoltura di pwrvenu <lella cultura, ci dà con questo libro un saggio ,di com,e sia facile con ,qualche opera v·olumi– . nosa ed au tor,evole' sul tavolo mettere insieme . ,una storia,... a grandi linee. L' A. ci paria delle -forme primitive di corporazione, saccheg- giando il Saint-Leon, della nascita del sinda– ··calismo inglese e di quello francese. L'intento .del _libro è · di dimostrare che- l'organizzazione -classista non pu_ò venir soppressa nè assorbita dallo Stato, e cbe, quindi, ·1a lotta di classe è 11 1uut. legge della storia contemporanea. Tesi giusta, benchè lapalissiana, che ci fa perdonare -volentieri la frettolosa, superficialità d.el libro, •che è, tuttavia, utile per chi _voglia avere una. -i de.a sommaria dello '--sviluppo sindacale. Quai· e là vi sono passi che mer~terebbero di ,essere rilevati, quali indici della mentalità e dello -spirito dellA. A pag. 51, ad esempio, -si paria .-di cc uomini onestissimi ,, che, dopo aver giu– -rato ché la salute operaia cc sta _nella lotta .di -classe spinta ai suoi estremi -e aHe sue più ·a8Surd~ ·ed illogiche manifestazioni ,, ( 1) sono -divénuti, mutati in datori di lavoro, cc i più strenui dif~nsori dei desideri della classe in :u– -striale, magari rimane.ndo in fondo all'anì1Jl,i,, . -:ancor profon,damente convinti della ingiustizia "iìOCiale dovuta alla cattiva distribuzione della -ricchezza ». Perle di questo genere non fa me– ·raviglia che si trovino nelle pagine, di ~n man– -clarino confed.eral-riformista. e ultra ministe- Yia.bile. C. B. delle Riviste· GIUSEPPE P.REZhOLINI: Il vaiore educa– tivo oel gioco d'azzardo e dello sport. - (I diritti della Scuola, Roma, - n. 38 del 30 agosto 1924). . · L'argom~no di cui si occupa l' A. è inte1:es sante anche dal punto dì- vista proletario e ri– voluzionario. Forse uno degli errori dei so– cialisti ed anarchi,ci, nel dopo guerra, è stato anche quello di guardare con ostilità e di– sprezzo una attività che interessav~ sempre di più la gioventù. Il Prezzolini esamina i lati buoni e quelli cattiyi dello sport. Il quale costituisce bens\ oggi un interesse di prim'ordine per i giovani:. ma presenta dei pericoli, in quànto può con– tribuire ad 'uccidere il gusto per· gli studi e per la politica. Nonostante si p·ossono- trarr& dallo sport degli aigomenti e mezzi di edu– cazione •e di istruzione. Ma v1 sono degli sport utili ed educativi ecl altri no. J:!'ra i primi vanno . annoverati quelli in cui rifulge il valore della coordina– zione e della ten~cia, dell'armonia degli sfor~ zi, dell'auto-disciplina, mentre ap-pa~ono ine– ducativi quelli -che han per· base. il trionfo personale, la vanità, l'interesse, e· sono fatto– ri di animosità. personali e paesane, di emu· lazione viziosa, di creazione d'inganni. In ge• ne1:ale_lo sport esercita una influenza utile, in quanto porta abitudini di vita sana, all'aria aperta, aliontanando dall'~~ria e dalla vita. viziosa e spingendo alla pulizia. In quanto al giuoco, in quanto presuppone un vincitore ed un vinto. un premio ed nna. perdita, ·può generare sentirn.enti di egoismo, van;:i,gloria e cupidigia; rna il desiderio di giocare è così naturale, ,che può diventare ·ati, le m-ezzo per interessare nell'insegnam,ento. Il · ragazzo oppone il diver-timento ed il gioco alla scuol~ e allo .studio, perchè restano più vicini alla sua· personalità. Di qui l'utilità dj interessare i - ragazzi aH~ scuola, associandovi e collegandovi il giuoco.. _ Fr:_a i varii giuochi,_ quello di abilità sembra n1oralmente superiore al gioè9 · d'~zzardo, in quanto premia chi vi ·ha concentrato le sue forze_ intellettua,li e la sua pazienza. -Ma il ·giocò. d'abilità corre il rischio di divenire ~s_er,_cizio di calcolo e d'intrigo, e lo spirito utilitario vi prenderà il sopravvento· sul semplice ~esiderio di un passatempo: E éome passatempo il gio– co d'azzardo ·risponde di più al bisogno d1 ri• poso e ristoro della mente, anche per avere iB
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