Pensiero e Volontà - anno I - n. 22 - 15 novembre 1924
I PENSIE;RO E VOLONTA 13 No, si persuadino gli amici repubblicani, se --essi vogliono· fare la re.pubblica debbono far– la per forza, chè · nè la .:Monarchia se .ne an- -drà tranquillamente per fare loro piacere, nè le eia.asi possidenti vorrebbero di buona voglia, senza esser forzate, ·corr,er l' àlea di un · radicale rivolgimento che potrebbe mettere in pericolo le loro posizione. _ Ma, ci pare sentirci dire, non ripetete con– tinuamente, . voi anarchici, che non intendete imporre l' 8.Jlarchia colla :forza 1 Dunque la. repubblica bisognerebbe impor la, mentre l'a.narchia sarebbe fondata sul libero consenso~! Precisamente cosl. Noi vogliamo colla forza abbattere la forza <!he ci opprime,· colla forza. vogliamo conqut: stare la libertà che con· la forza ci vien to-lta; -ma una volta che ci siamo .liberati noi ed ab- bi amo aiutati gli altri a liberarsi, non inten– -diamo imporre_ a · il~ssuno le nost;re idee ed i nostri metodi e_ contiamo per ·la realizzazione generale . dell'Anarchia sulla propaganda . e ~sull'esempio. EPURIAMOCI 'Praducia.m,o dal q'j.iotidiano anarchico fra-n– •Cese « Le Libertaire » il seguente articolo per– chè affronta nettamente e c-oraggiosamente un problerma vitale per l' av1;enire del movimento l , -anarchico non sòlo ùi l!'rwncia rna dapper- tutto. Si tratta di una viaga che ebbe il siw pri– mo e più importante focolare puridento in Francia e di là, grazie ad una certa lette- 1·atiwa dalle apparenze ribelli ma in fonda, -corrutt1"ice e .schia1,•adi ti1,tte le male paBsion1: borghesi, si · sparse negli altri paesi, I tal1ia compresa. Si tratta inso_mma, di veri rna.Tfat– .tori ~hè sono pr:M,eirati in rnezzo agli' anar.– -chici e si sono serviti delle teorie anarchiche mo,lamente int &rpreta.te ~ completamente fal– .sat_e per esaltare le loro niale azioni o, nei casi 1n,iglior·Ì, scusandole col dire che « è la {:ulva della società ». J.lf a lti di quegli elementi si sono niess.1:al . po~to loro,' passando in A.ltq,lia al Fa~cismo, in Francia al nazionalismo cattolico-monarchico, i'J?., Russùi at bolscevismo. 1Va altri ne _restano ed altr·i potrebbero vPnire / perciò è _buono <:cl oppo1·tunò il richiamo dei compagni franc1?,si. Ch1: ha scrùto l'a.rtic.olo si dùhiara indivi– dualista, --rnaciò _non fa che dare maggiore Noi vogliamo disfare lo Stato; ed abbiamo il diritto di domandare ed esig~re piena, li-· b~rtà per noi, poichè lasciamo agli altri piena lbertà. Voi repubblicani - e questo val~ per tutti ' i partiti a.u.toritarii - volete costituire uno Stato e quindi dovete adoperare fa violenza non solo; ,al par di noi, p,er abbattere la forza materiale· che sostiene le istituzioni vigenti, ma anche per imporre le istituzioni vostre. I comunisti almeno parlano chiaro, · e dove– possono agiscono in conseguenza: essi non ri– fuggonq da nessuna violenza, da nessuna pre• potenza per imporre il loro volere, é quindi. ne– gano la libertà, stabiliscono la tirannia e con– seguentemente il privilegio .. Ma quelli che vogliono costituire uno Stato e poi dièono che non vogliono imporre le loro idee si aggirano in una contraddizione. Voler costituire uno Stato ·senza violenza, col libero consenso di tutti è chimera ... o 1p,ocns1a. E. M. importanza a quel eh-e dice, perchè è stato ge– neralmemte colla masciie,ra di e< ·individuali– sti » che i tipi di cui si tratta hanno infè– stato il nostro movimento. E'cco l'articolo: I In _margine a tutti' i partiti politici, il mo– vimento anarchico, a,pp~.na sortito dall'ormbr3 s 'i,nsc ,ris.se al primo posto della lotta sociale e volle rappre.sentair"e una parte· pre,iponderq,n·– te ne.U'a,z,rone virile che menano gli oppre,99ii contro gli oppres,s01"l. La m.inoll"anza anarchica, per quanto p1c– c-0J.a, ha avuto nel pa,ssato un'a.ttitudine e.be la mette all'avanguardia di tutte le org~nizz'-ì- . zjoni riivoluzùonarie e la, sua evoh~.zi~ne ·ci pe~· mette dii. .speira~e eh~ neill'avvenir.e 'essa sarà seguita dalla grande_ ni~ssa dei lavoratori (Oi quali essà co;mhatt'e pèir una causa comune. N-ullameino vi è un·· m~le di c111 soffdam.o. Determinarne le cause, ricercarle e combat– tede, migliorarci ·ogni gi~rnò, trovM"e il nme– dic, ed applicarlo se.n.za esita,zione è una neces– sità. primou. ~dia.le, se. non vogliamo· che la ll'=' · stra orga,nizzazione resti allo -stato emhrionH– le o crolli, comlbattuta e cahm.niata da tutti g-h avversarii .politici che hanno un lnte.resse allà nostra diisp0i:rizione daJl~ soona · sociale. ·Troppo lungamente· noi a;bhiamo aòoolto nel nostro se.no tutti quelli che pe-r caso si sono
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