Pensiero e Volontà - anno I - n. 22 - 15 novembre 1924

'" I • ' . . . 8 PEN'SIERO E VOLONTA' ________ _:,__ _________________ -· ----·--------· ---~------ - -~------- Ma poiichè si è avuto ocicas[<medi ?iooenn'l~e ad· una posisi-b~1e r-emunell"azione de,l lavoro s~~ la basei del « meiritoi », è bene intendetr-si sul valore tutto 1.'iela,tivo,v.ariabi~e, e molteip1ice di quest,a, · parola. ll criterio di merito non può· essetre unico; esso è mute,voile a· se,cionda <lP-i luoghi, d:el tempo ,e,deJle· circostanze. Per ce,r~ ti rami deJla produz~one il merito può stabilir– si semplicemente: dalla, quantità e per altri da,t La qualità del prodortto, peir altri a.ncoca ditl tempo occupato e, d-aHa diligenz-a, e assidur~à, pe.r altri infine da.i risult,a,ti oittenuti ; e· n r•l g.iudnzio1possono inflwire. i disa,gi ine,renti Rl lavoro, 1e d!Ì:f:fi•ooltà, il clJÌma e cento a,ltre r-:.r– oostanz,e amlb~ 1 entaJ.i che! soJo- i vicini, '.~olor:> ' c.p.e vivono s;ul lu.01gio e, part-eieipa.no al lavoro possono appre~.z.a~e e valutatre, fotl'nendo il più giusto criterio possilhile per la ev,entuule rem une.razJ.one. E.eco pe~chè ogni r,emune,ra,zione al riguardo va la.sciata più che si può al 1ùhero gù-Ufuz:o ed alle decisioni deJle singoJe eate.gorie orga-– njzza.te, di laiy 1 oirat0iri e di oons:umait,oci, e d0gli ag,gruppameillti loie.ali. . ·Que,ste associazioni provvedeiranno, le locali me,ttend,o:si e rie-s bf.t.n– do, in ra,pporto ,con qu\eUe geneil'aJ.i inte 1 reS'3-il,'GC (rE-gionali o naziionali ie magari internalZcr.on~ili.), spe,cialmente. con l' aiJU.todegli a,gg["uppame~lt,i che sà. forrmeranno con s,cùpi artistici, l~tte ra,ri, spo,rtivi,. dii viaggi, · e via diciendo·, i 1un1i più rivoJg,e,ranno 1e lO!ro cure a reilldeT-ehel:a e gradita. la vita, vale a dire a sollevarle; lo spi– rito dalle .a,ngustie ine,vtitalbili d.eH ',eisistenz 9, (•.d a compe.ns ~.re f'umanità dleile fa,ticihe dur1.~e nel ,com:batt-ere -e neJ priogiredfr.~. Con le as,semblee, i congne ,s.si , i r&fe!l'-endam, ed ogni altro modo di li:hera e diretta ooosul– ta,zione popolare, le• colle.ttivi~à intel'\essate do·– vranno, ,e,sse steiss-e diecidere- te vi,e da. seguire. e i m.ez ,zi da ado,p:erare., lasciando natural~e 1 n– tJe a,i te,cnici per l'.es-eèuzione, le ,cose di latro speciale .cmnpete,~za,. I modi d1 remuneraz10- . I ne· cbllet,tiva,, che pot,ranno esseire stabiliti N)l- 1e più grandi assemblee (3) non e.scluderanno qu_elli di remune~azione collettiva decidibili nell'amib.ito più r'stretto delle as,so1C1iazioni-di lavoro loca.li ,· d'offi.cina·, rionali o comunali .. · ' (3) Anche il carattere di queste assembJee andrebpe pre- cisato, per evitare le •deficienze del pàrlamentarisiuo e nel tempo stesso il caso delle .riunioni senza 'norme prestabilite ·Ecc.o un altro argomento che andrebbe sviluppato a parte. - Limitiamoci qui acl accennare. alla norma cli massima, che nelle riunioni di carattere pratico, salvo a sentire il parere di tutt,i, le decisioni debbono essere _prese ~d.ai diretti inte– ressati éhe dalle decisioni stesse possano essere o avvantag– g;iati o chtnneggiati. Fra l'altro, quando non si potessero dar,~ a. tutti i cittadini gli stessi ed ug,uaJi benefici, o vi fossero p,er cause naturali e a' ambiente o– per · difficoltà pratiche delle differenze tra le cose da distribuire (pe!t:'eseimpiio, non ~ po– trannno a,s-seignar,ea tutti de.Ue aibitazio11i ,1- guàlme,nte comode/ e felicemente situate) - tolto sempr,e tutto ciò che sarà prima dovu·to– ai malati o persone al~rimelilti b~sognose di un trattamento spe.ciale, - le associazioni in– ter ,e-ssa.te poitrelbihe•ro accocdarsi peir st.abilire- 1,,maspecie di graduatoria di merito, 1n modo\ che il dirit.to di sce,glier,e: spe,t,ti prima ai rru me,ritieNoli,-e man mano agli altri che lo sono– di m-eno. Ripe,to: le• ipòte,si, previsioni e proposte: J)O~– sihili, come pure le• obìbiezioru e i modi di ri– sponderrvi, · possano ,essere infiniti; e non è i! ·,ca,so di insfat-ervi -~ ,cor~er loiro dietro, ool ri– sc,hio, dii: cadere nel· f a.ntastico. Per tut-te 'le soluzioni 1 preve·dibili, del .re.sto, le dbie,z.ioni possono. ·tu.t-te ridul'si ad una :. « E se, gli uomini « non vorranno »? Ma se non voTTan.no e,s,s,e,relibeiri, s.e non v•ottanno- · piuttosto il mutuo a,ccordo con reciproche ,,.jn:. cess-ioni che il mutuo divorarsi, opprimersi,. sfruttair,si e d~strllJgg;er,siÌ:se pre,feriranno U re– gir,ne deiLla ,co 1 a,zione a vanta1ggio di pochi e· ooill tutte ]e sue, conseguenz,e di mis.erie e di dei1itni,. al !'legime della d.is- ciplina voJrnr:uaria: a he,nJem.,cio di tutti e con i s~ili inoonven1en-~ii derivanti dJalla imp.e1rfettibiilit,à d,el1e -cose u– mane; se non vorranno àoeie,ttare libera.me 1te· ' . i dovie,ri ed i sa,crifici ine,vita'bili · della solida- rietà, ehbeìile s,.a,ssoggettino pure ai maggtr:ri· doveri imposti d'autorìtà ed ai ben più durr sacrifici della. seTvitù ! Per dirla· eorn un v ~r.so di· Dante, in questo caso « nessun riparo vi può far la g.ente » t. Ma gli ana,rchici non so-no di. que-sta q,pinLoi-• ne,; es,si han fiducia neHa forza intima. oh~ ha S'pinto lungo i ~eicoli l 'umanit-à -sulla via dei progre,ssoi: il bisogno individuale e sociaie di miglioraJ'.e matetr1ialmente · e moiraihnente. Il Il'Uill~(['O degli uorminf desiderosi di lilberlà e d.t. gìustiz,ia, ,eihe vogliono unirS1i in una socie,tài fra:terna di uguali e di liberi, pronti a tu~ti i gaic:rifici peir .gi~giern ,e -quindi per ',ma.ute... neirvi.si e progredire:, aumenta sempre. E non B lontano il. giorno in crui queisto loro numer~ -sarà abliastanz.a graind~. e -forte da ha.s,tare· a– ,sé st~sso ,a tradurre il sogno in realt-à. , LUIGI FABBRI.

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