Pensiero e Volontà - anno I - n. 21 - 1 novembre 1924

• " 4 PENSIERO E VOLONTA possibile tutto•, con carattere di rela.tività e di provvisorietà, pronte a m-odificarsi' o riti– rarsi in buon or.dine dinanzi a qualche cosa " di miglior~. Ma fino a quando di megiio non si dica o proponga,, anche i1 nos-tro parere ha il suo valore, e merita d'es,sere esposto, poi– chè -risponde ad una necessità: la necessità dì sapere non il come « si dovrà fare per forz.a » ma quello che /< liberainente noi potremo cer– care di fare )) . gbbi a1tra volta. a dire (mi pare in un ar– ticolo sulla « Ooooperazione » in Libero .Ac– cordo che quando· noi anarchici vogliamo :far– ci un'idea di com,e potrebbe essere organizza– ta economicam,ente una società egualitaria e libertaria, questa organizza,z.ione ci si presenta come una vasta federazione di libere coope– rative di prpduzione e consumo, in cui gli uomini lav,oreranno, dando ciò che loro per– rn.etteranno le proprie :forze e pren . dend0: net limtti del poss·ibile qne-llo che i loro bisogni richiederanno. l Abolito il monopolio e per ciò rinteresse ca- pitalistico, ed ,eliminata l'autorità coerci~iva. statale, tutta la gestione economica si baserà sullo s·cambio dei prodotti tra· paese e paese, tra labora,tnr10 e laboratorio, fra i vari n1a– gazzini di consumo, secondo no-rme generali e ·p~rticolari che le organiz.zazioni stesse stabj- lir-anno .di comune accordo nei loro congressi çorporativi locali, regi,onali, nazionali ed in– ternazionali. La stampa corporativa potrà coùperare efficace1uente, con ,la rapida diffu– sione delle notizie statistiche sulla esuberanza o scarsez~a di questo o quel pro.dotto nell'una o l'altra località, con la, previsione ed elenca– zione dei bisogni, ecc. a stabilire e mantene– re un. relativo equilibrio tra la domanda· e l'offerta, tra la produzione e il oonsumo. l cosidetti socialisti utopistici, specialmen te Fourier, Owen e Cabet, a torto così di_sp 1 ~ez– ·zati dopo che la maldicenza marxista li ha fatti r,elegare · nel dimenticittoio, in mezzo a una farragine di pr,evisioni fantastiche e pue– rili davan<;> in.dicazioni e sugge:r:imenti I che anche oggi potrebbero essere utilmimt'e consul– tati; nè-,..-glistessi romanzi utopistici del Mo-r– rjs_ e · del BeHamy si rileggerebbero ·1nutil– ~.ente. .Qua e là si potrebbe· . cogliere qual– 'eh~ idea molto piratica .. : Ma lasciamo da ~~r– :te que~to campo, in attesà ehe altri ahbia j} t~mpo e 1~ pazienza di e.splorarlo. · , .. La ·rete di" coope-ratÌve d,j lavoro e di ina– g_azzini e spacci di ' distribuzi' one potrebbe, a\ . r .. primo rovesciarsi del regime capitalistico, u– t,ilizzare tutte le form,e di associazioni operaie già esistenti, badando bene di non ripetere un errore che pare sia stato i1npulsivam.ente oon1- 1nesso in Russia nel primo momento: vale a dire a non disgustare ed allontanare o pers.e– guitare il personale amministrativo, tecnico e dirigente, salvo quando non si tratti di ne– mici dichiarati e pericolosi. L'~sperimento del– Poccupaziqne delle fabbriche metallurgiche i– taliane nel 1920 ha suggerito la via, una dell€ v1e. ln s:ostanza si tratterebbe, di continuare il lavoro semplioemente 111 assenza ·del pa- drone. L'idea deì cònsigli di fabbrica venuta dalla Russia e poi colà abbandonata, perchè lo Sta- to ha avocato a sè ogni funzjone, merita di essere ripresa al punto i;n cui essa deviò sot~ to l'impulso accentratore bolscevico e quindi decadtie. Una federazione di consigli, di :fab– hrica, collegata con le organizz·azioni degli o– perai dei trasportì, . dei servizi pubblici, a– vrebbe in mano tutti gli elernenti p,er oonti– nu.are la produzione industriale. L':i'.mpo,rtari– te sarà che ques,ta f~_derazione sappia nel me- . • t" ..,,,._ deshno tempo estendersi abhastanza dà soppe- rire da sè alle proprie necessità di sviluppo· e di rifornimento di materie prìme, e da sfug– gire ai tentativi di ricostruzione o ·di rias– sorbimento statale che potesser.o 'esser fatti. Lo stesso può dirsi per le azi,ende a.gricole, dov,e però bisognerà badare a non urtare v,es– satorj amènte il superstite spirito proprieta- · rio di una parte dei lavoratori dei campì, tra i quali l'impo-,rre per forza una gestione ri– gida;mente comunista potrebbe alimentare pe– ricolosam,ente le correnti reazionarie. Sarebbe troppo lungo ricercare qui u;n modo di · or– ganizz~zione in cui possano,,, coesistere, intrec– ciarsi e mutuamente aiutarsi i vari sistemi dj • conduzione agricola (aziende cooperative, ·co- munali, familiari, individuali, ecc.; ma poichè la terra non è una ·ricchezza che ·può essere ··ra.fugata o distrutta,, jl lasciare opportuna– m~nte sussisteré una· forma di piccola proprie:: tà, dove ciò sia reso necessario. dalla m~ntali– tà dei lavoratori agricoli, non può apporta,:re gran dan;no, purchè non vi siano operai sa– lariati e ciascuno coltivi da sè ò al massimo . . con la sua famiglia la propria terra. Poh· è anche· stabilirsi tra ·c0ndutto,ri limitr,ofi lo scambÌo d' op.ere; ma questo ratto, .che orà vien· deplorato perchè toglie -Iavor,,.oalla mas-sa dei .bracchinti disopcup·ati 2 à,llora p-otr'à al- contra– ~io esser; un avviamento vèrso il regime èèJ .. munista. · 1

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