Pensiero e Volontà - anno I - n. 20 - 15 ottobre 1924
'\ ' , , ' I PENSlER•O E VidDONTA ,, ' ----;.,..-------------------~---~-----------,-~-----------'--'--- ' miço, nien_te Stato monopolizz~tore, ma libe– ra iniziativa sia nell'indus-tria che ~e1 pub– blici servizi. Si , tratta, d 1 tfnque, · d'un pro– _gramma feder-alista. , Questo programma è- appena accennat~ nei gruppi di Rivoluzione ·Liberale. Gli- aderenti · .a questi gruppi sono forse ancora troppo ~t~ -taccati alla tradizione unitaria del .Risorgi- .. .mento. lnoltre, attraverso gli s~ritti di 'Piero Gobbetti - che è l'esponente dei grµppi - non si riesce ad afferrare in modo chiaro ed in;quivocabile qufi.le è il preciso programma Ticostruttore. S'indovina Io spirito autonomi– sta, decentratore e liberista, ma una salda .,affermazione fe-deral_ista non c'è ancora. Il principio federalist,a è invece abbastanz&. accentuato nel progra.m1na deì gruppi di Cri– tica Politica. Si ·tratta però .d'un federali– smo puramente am111inistrativo che lascia in-' tatto il- potere autorit.ario della Stato nella .funzione politica. ·« Organizzazione regionàle e nazionale degli interessi su basi· fede1~aZi: .. a/tttonomia dei co-mu1J,i e delle regioni nella .l(J)__rO costituzione e nella amministrazione de-i, loro affari... L'accentramento è incompa.t,ibl– le colla democrà~ia: di.çtr?_1,gge· la libertà, - non la realizza. Il decentr-.amento, in q'nanto è moì– .teplicità, varietà .ed ec~nomia _ ed autononiia di orrgani e d1.: ·funzioni ed' _in quanto a.v.v·icina ·gli ·interBssi agli interessati, ha conie reç,lizza- zione democrratica un'importanza niòlto mag– giore del t111,J j raa-io ,,,,niversale; della. propor– zionale e di ogni riforma del•mcccanismò e-– lettor~le »~· Co-sì uno dei caposaldi del pro- gramma dei gruppi di . Critica Polfticà. .) La gioventi1 repubblicana riaffern1a il, vec– •chio programma dei federalisti del Risorgi– mento e, basandosi, sui principii di Giuseppe Ferrari ,e di Carlo Cattaneo, propugna un 7 u-. nione nazionàle su ba~i federali, non solò nel senso amministrativo, m'a ~nche nel senso po- ' iì tico. Au tonomià comunale e regionale, 'con– ~epen,do la regione non in senso politico '-' geògrafi~o, ma i'n -senso etnograJico, Ìibertà ' economica ~ell'iridustria, nell'agricoltura, nei pubblici ~ervizii. Lo !Sta~· politico, ridotto il . -<e meno stato n possibile, deve svolge're le sole . fup.zioni di pro:vvedere, col mezzo dell.a· N azio- , ne 'Armata~ alla difesa aeì territorio contro i nemici. esiierni e · di unire . le di verse regioni in vincolo di mutuo appoggio contro le ay– ve;i,·sità ed a profitto· del bene g,ener_ale. Pro– iramma prettamente rivoluzionario, dunque, non ·solo anti--dinastico, ,;ma ànche ant1-parla– me;nt;_3,r e e.cl a,nti-mili_tar,ista. • r , AH' ala estrema· stanno gli ana:rchici o, per esser più pr,ecisi, alcuni anarchici. Per· costo– ro la feder.azione non· è il fine, ma, il mezzo per raggiungere il fine, il primo passo verso l'in- , . ·debolimento\del principio statale che deve -fa- • I ' cilitare la marcia verso l'anti-stato. \ I \ Questi anar,chici attingono il" loro federali- smo alle _fonti di .Proudhon e di Ba~ounine e sono convinti che Proudhon ha avute forti ra:... gioni _di criticare aspramente le· dottrine di Oar lo Marx ed il comunismo di stato ,dei· so- . ' . cialisti autoritari. Giudicano inoltre che il dissi'dio Ba.kounin~lVlr,rx ha avut~ profonde ragioni non ,solo .dottrinarie, ;ma a:Q.che J pia,. -tiche: ,-era il principio di- libertà che si Ùrta. va contro il principio autoritario ed accentTa. tore del marxisino. Essi .sono convinti che uno degli errori ùeI. ~ movimento anarchico italiano sia stato -· ~ sia ancora - quello di ~ppoggiarsi t:r;oppo a1, marxismo div,entando una specie d'appendice estren1a del pesante moviment0 socialista au– torita,rio. L'azione· dei gruppi anarchici ita– liani, anche se ·a volte è arrivata ad; a.spre · crit~che contro l'azione socialista, si è semp1~e li1-U:itata a copiare ·od a secondare il /movimen- . I , to del partito e delle masse socialiste. Unico . ' ' dissidio: il parlamentarismo. Contro l?altani - della Confederazione del Lavoro si è voluto erigere quello dell'Uniòne.. Sindacale ... e negh anni della fortuna l'azione anarchica - S\ parla s-empre dii. azione di gruppi e non d' a– zione indiv.iduale - .si è sempre dibattutà nella str-etta degli scioperi economici. Proprio come ti.1 l'azione socialista. 1 Fra anarchismo e marxis1110 vi· è un abisso; I non occor~e perciò ·che gli anarchici si appog- gino alle dottrine economiche cli Carlo _Ma-:rx. Dottrine rispetta;bili e profonde; ma · autori- , ' tarie. . , Nella filosofia poli~ica j italian'a vi s-onò trac– ce di spiritò libertario.· : il pensiero di Carlo Pisacane e le dottrine di Giuse.ppe Ferrari sono più vicine all'anàrchismo che non le dot- • • - r trine del socialismo- scienti-fico di marca tede- - ' . ~ sca. Si tratta, di aggiorna;re il pensiero di Proudho'.R e di Bahouniùe ififondendo nelle dottrine dei due classici dell'anarchismo spi- ... , ~ I rito di nrodernìtà; si tratta insomma di stu.- . . diare le -te:rid~nze e_d i biso,gn:1 d~l po·polo ita– liano per t~acciare le linee di, {1n ordinamento sociale reali~zabilie ,all'indorri.ani dello sfacelo· - .·dello Stato-fascista. Questo è il punto di vi- - .· , , . . l / \ ... o
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